Assassin’s Creed Valhalla: L’Assedio di Parigi – Recensione, nessuno ferma i vichinghi!

In questa recensione vogliamo parlarvi di Assassin’s Creed Valhalla: L'Assedio di Parigi, secondo DLC dedicato al titolo degli assassini.

Patrizio Coccia
Di Patrizio Coccia Recensioni Lettura da 6 minuti

Alla fine ci siamo, Assassin’s Creed Valhalla: L’Assedio di Parigi sarà disponibile a breve e, finalmente, possiamo farci un’idea molto più chiara e definitiva dell’esperienza generale di questo capitolo della saga dedicato ai vichinghi. Questa seconda espansione, a differenza dell’Ira dei Druidi, primo vero DLC che vi trasportava in un’Irlanda tutta da esplorare, vi metterà a dura prova fin dall’inizio, visto che sembra progettata soprattutto per quei giocatori che hanno approfondito e non poco la campagna principale. Questo contenuto aggiuntivo sarà accessibile da tutti coloro che hanno completato almeno uno dei primi due archi narrativi dell’Inghilterra, ovvero Grantebridgescire o Ledecestrescire. Senza ulteriori giri di parole, andiamo a vedere come se la sarà cavata Eivor in questa sua scampagnata parigina.

Una nuova terra

All’interno di Assassin’s Creed Valhalla: L’Assedio di Parigi continuerete la storia di Eivor, il quale sarà impegnato a proteggere il suo clan da una minaccia sempre più crescente proveniente proprio dalla Francia. Fin da subito vi unirete ai clan vichinghi Sigfred e Elgring, aiutandoli nella loro lotta contro gli eserciti franchi. Ovviamente, conoscerete tantissimi nuovi personaggi che a modo loro accompagneranno il protagonista in questa nuova “scampagnata” alla scoperta dell’Europa. Certo, non aspettatevi il massimo della caratterizzazione, ma tutto sommato abbiamo trovato questi comprimari allo stesso livello di quelli conosciuti nel gioco base.

Assassin’s Creed Valhalla: L'Assedio di Parigi recensione

Sebbene queste siano delle classiche premesse, una volta arrivati in Francia il ritmo generale cambia, avendo la percezione immediata che si stia affrontando qualcosa di diverso, seppur non nettamente distante dall’esperienza base. Partiamo col dire che il livello di potenza suggerito per affrontare la nuova zona ambientata in Francia sarà di 200, questo significa che cronologicamente il DLC si piazza tra l’arco narrativo di Jorvik (livello di potenza suggerito di 190) e Glowecestrescire (livello di potenza suggerito di 220). La trama generale, seppur non riesca a spiccare, intrattiene e diverte senza troppe pretese. Per il resto la mappa di gioco ha dimensioni contenute, quindi non aspettatevi l’estensione delle altre zone. Le città ovviamente ci sono, ma non riesco a catturare l’occhio e risultano abbastanza simili tra loro. Se vi aspettavate una Parigi bella e articolata come quella vista in Unity, verrete profondamente delusi.

Un vichingo non teme la morte 

Come anticipato in precedenza, un livello suggerito così alto mette ben in chiaro a cosa punta l’esperienza: i francesi sono un popolo che difficilmente si sottomette, per questo sarà richiesto un Eivor in piena forma, pronto ad affrontare questa nuova minaccia che incombe per i clan. Sono state introdotte nuove missioni infiltrazione, che ricordano da vicino i vecchi Assassin’s Creed e che siamo sicuri faranno sorridere i fan più appassionati, quelli cresciuti con fasi stealth molto più pronunciate e marcate. Tuttavia queste sono delle parentesi che nell’economia complessiva donano quel pizzico di varietà in più senza stancare troppo l’utente.

Assassin’s Creed Valhalla: L'Assedio di Parigi recensione

Assassin’s Creed Valhalla: L’Assedio di Parigi vi farà sentire ancor di più il peso della guerra, ma Eivor sarà preparato a dovere. Infatti, il DLC introdurrà anche dei nuovi elementi ludici, come ad esempio ulteriori abilità. Una di queste si chiama Piaga dei Ratti e, come lascia chiaramente intendere il nome, permette ad Eivor di evocare un piccolo esercito di roditori: tutto quello che dovrete fare sarà scoccare una freccia contaminata verso un qualsiasi bersaglio, dopodiché ci penseranno i vostri piccoli alleati affamati per eliminarlo. Non solo questo, perché ci saranno anche nuovi nemici che si aggireranno pericolosamente tra le campagne francesi. Una tipologia di questi sono proprio i Cavalieri Franchi, guerrieri molto pericolosi che si spostano a cavallo muniti di lance.

Conclusioni 

In conclusione, possiamo dire che Assassin’s Creed Valhalla: L’Assedio di Parigi è un ottimo DLC per chi è ormai un veterano del gioco. Il livello di sfida così alto, ovviamente, rappresenta un muro per molti particolarmente proibitivo, ma chiunque avrà la determinazione di arrivarci troverà delle grandi soddisfazioni. Le campagne francesi sono esteticamente splendide e si dividono tra panorami mozzafiato e terre lacerate dalla guerra, ma quello che colpisce maggiormente è come l’offerta del gioco cambi dopo l’uscita di questo DLC. Sono state fatte piccole modifiche richieste dalla community, come l’introduzione delle spade a una mano, l’aggiornamento delle razzie fluviali e tanto altro.

Per la software house cercare di riproporre la battaglia più ambiziosa dei vichinghi è stata una sfida dura, data la complessità e il pericolo di fallire. Tuttavia, ci sentiamo di dire che il team ha superato egregiamente gli ostacoli sul proprio cammino, riuscendo a offrire ai giocatori una vera e propria guerra senza esclusione di colpi. Se Assassin’s Creed Valhalla (qui trovate la nostra recensione) si è rivelata ai vostri occhi un’esperienza di qualità, L’Assedio di Parigi diventa automaticamente un acquisto quasi obbligatorio.

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Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.