Stando a una recente intervista rilasciata da Alain Mercieca, senior writer del recente Assassin’s Creed Valhalla (trovate a questo link la nostra recensione), il finale del gioco apre moltissime possibilità per vecchi e nuovi personaggi, fra i quali potrebbero comparire anche leggende come Ezio Auditore.
Da questo punto in poi, siamo costretti a rivelare importanti dettagli della trama di Assassin’s Creed Valhalla e del suo finale, vi consigliamo quindi di continuare con attenzione nel caso in cui non abbiate ancora terminato nella sua interezza l’opera.
Nel finale del gioco, l’utente scopre che Evior è la reincarnazione di un Isu sinonimo di Odino. Per questo è in grado di parlare con lui nell’animus nel corso del gioco, ed è canonicamente femminile. Partendo da queste basi, vi riportiamo le parole del senior writer di Assassin’s Creed Valhalla, e di come ha accennato alla possibilità che personaggi come Ezio Auditore ritornino nella saga.
Anche se capisco questo dettaglio (il fatto che Eivor possa essere maschio), per me, l’aspetto maschile aggiunto all’arco è connesso alle radici spirituali.
Ha anche aggiunto un bello strato interessante. Non andrò fino in fondo, ma il finale spiega esattamente questa connessione. Abbiamo voluto usare la lore per abbracciare la scelta e anche rendere l’animus una parte intrinseca della storia del presente e non una scelta semplice.
I personaggi di Assassin’s Creed Valhalla sono tutti importanti oltre la loro identità, il che permette loro di giocare in un arco narrativo molto più grande. Inoltre, alcune sequenze hanno rimandato ai giochi precedenti. L’ultima iterazione del brand è in realtà una riproposizione in stile nordico delle storie che abbiamo visto in questi anni, il che implica che ci siano ulteriori Isu, in quanto si tratta di incarnazioni come Eivor, Sigurd e Basim.
In Assassin’s Creed Valhalla Ezio Auditore è anche presente, in quanto anche se non visibile riesce anche a comunicare a un certo punto, come Bayek. Mentre quest’ultimo personaggio ha solo un effetto drammatico, la presenza di Ezio è collegata all’idea che questi personaggi e giochi siano completamente connessi a una storia più grande del semplice brand.
Parlando dell’argomento, Mercieca ha accennato che “è troppo presto per dire come questo si trasformerà nei prossimi giochi“, ed è quindi davvero difficile immaginare come Ubisoft potrà sfruttare il suo universo connesso di Assassin’s Creed nel corso dei prossimi capitoli.