Assassin’s Creed Unity – Recensione

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief Recensioni Lettura da 12 minuti
8.5
Assassin's Creed Unity

L’autunno è arrivato: lo deduciamo dal freddo? Dalle foglie marroni? No, dalla sfilza impressionante di dayone. E di sicuro dall’uscita di Assassin’s Creed Unity.

Come ogni anno, esce il nuovo capitolo di una delle saghe videoludiche più famose. Ma quest’anno si respira aria di cambiamenti!

Ricordo infatti che per la prima volta, Assassin’s Creed Unity è un’esclusiva Next-Gen (accompagnata a braccetto da Assassin’s Creed Rogue, esclusiva Old-Gen). E devo dire che ha portato migliorie spettacolari.

Assassin's Creed Unity

C’era una volta…

Per chi non conoscesse la saga, ci troviamo fra una guerra che vede Assassini (confraternita volta alla libertà del mondo) e Templari (ordine con principi e regole per gestire il mondo) in una battaglia senza epoca, protratta fino ai giorni nostri.

Ma partiamo con ordine: l’assassino di turno è Arno (Arnò) Victor Dorian, e ci troviamo nella Francia del 1789. Tralascio i dettagli della storia, per evitare spoiler non piacevoli. Basti sapere che Arno è un ragazzo molto simile a Ezio da giovane, e prenderà il percorso degli Assassini dopo una serie di vicissitudini.

La storia, come tutti i capitoli della saga, regalerà un intreccio molto curato, una storia appassionante e un’ottima alternanza fra le parti giocate nel periodo storico e quelle contemporanee. Presenti inoltre piccole sessioni ambientate in altri periodi storici, fatte passare al giocatore come falle dell’Animus.

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Welcome, Next-Gen

Siamo quasi ad un anno esatto dall’uscita di Ps4 e Xbox One, alcuni titoli sono usciti, ma pochi sono definibili davvero come titoli Next-Gen. Assassin’s Creed Unity irrompe prepotente in questa lista: dai riflessi di luce sui volti dei personaggi, agli incredibili effetti realistici sui vestiti, la differenza dai vecchi capitoli si vede molto. Leggeri bug e cali di frame rate sono presenti nella versione pre-dayone, ma mi sento di non calcolarli poiché, molto probabilmente, verranno risolti all’uscita del gioco.

La Next-Gen è palpabile soprattutto negli infiniti calcoli che generano una Francia “viva”, piena di personaggi non giocanti impegnati a svolgere le più disparate azioni. Non è raro quindi incontrate litigi, vendite, inseguimenti, o semplici chiacchierate per le strade.

Oltre che viva, la Francia risulta anche ben curata: complice un comparto grafico di eccellenza, le ricostruzioni dei vari edifici storici, tra cui Notre Dame, sono fatte al minimo dettaglio, rendendo il gioco molto immersivo, soprattutto per chi quei luoghi li ha già visitati.

E se la bellezza esterna di tutta la città è davvero ben curata, altrettanto lo è quella interna, sia dei grandi edifici storici, sia delle piccole case: sarà infatti possibile entrare in molte abitazioni e sfruttarle come passaggio al posto dei classici tetti.

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La scalata (quasi) perfetta

Passiamo al lato gameplay già conosciuto dai fan della saga: le scalate e il parkour. Perché ogni assassino deve imparare (sebbene già ne sia in grado prima di diventarlo, ndr) l’arte del parkour. E se prima il nostro personaggio, premendo il tasto dorsale destro più X (o A per Xbox), avrebbe raggiunto ogni vetta possibile, superato ogni ostacolo (e sbattuto contro mille muri per errori di gioco), ora la cosa si fa complicata: perché con R2+X (RT+A) correremo in “modalità parkour” con orientamento verso l’alto, con R2+O (RT+B) lo faremo con orientamento verso il basso.

Un esempio pratico. State correndo sui tetti, e avete il classico spazio che separa un tetto dall’altro: con la corsa verso l’alto, vi fionderete verso l’altro tetto; con quella verso il basso, scenderete utilizzando appigli disponibili.

Questa combinazione, sempre facile ma più complessa della precedente, vi permetterà di avere un controllo maggiore sul vostro Assassino. Inoltre le animazioni delle varie corse e scalate sono state riviste, rendendole leggermente più scenografiche e simili al parkour dei giorni nostri.

La corsa verso il basso vi permetterà inoltre di tuffarvi a volo d’angelo dentro al classicissimo fieno, o anche scendere rapidamente utilizzando gli appigli disponibili da un qualsiasi tetto, evitando le classiche cadute che tutti abbiamo vissuto nei vari Assassin’s Creed.

L’orecchio vuole la sua parte

Se la grafica è ben curata, il doppiaggio un po’ di meno. Le voci dei personaggi principali sono eccellenti, così come quelle dei secondari: al contrario il doppiaggio dei personaggi di contorno sono spesso inespressive. Sarà possibile però, mentre passerete nella città, sentire alcune voci italiane ed altre francesi; ignari se questa sia una scelta stilistica o un semplice errore, la resa però non è male.

Tutti contro Arno

Arriviamo alla parte più odiata dal mondo: il combat system. Saranno riusciti a permettere ai nemici di attaccare in modo continuo e non uno per volta? No. Ma l’hanno mascherato bene.

Dimenticatevi il mitico contrattacco invincibile: sarete costretti ora a prendere bene i tempi per la parata, e seppur riuscirete a parare l’attacco, non potrete uccidere istantaneamente con una mossa ben fatta il nemico, ma semplicemente gli toglierete leggermente più vita. Gli attacchi nemici avranno anche tempi diversi, lasciando il giocatore concentrato nel combattimento. Non vi attaccheranno insieme, ma non ve ne accorgerete perché troppo intenti a rimanere in vita.

Disponibili finalmente nuove animazioni sia per le uccisioni stealth (da una scivolata verso il basso a una rotazione con taglio della gola) che per i combattimenti. I colpi nemici avranno effetto sopra ad Arno, lo feriranno e, nel caso in cui veniste uccisi, l’animazione di combattimento vi mostrerà il colpo mortale e non cadrete invece di colpo a terra.

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L’abito non fa l’assassino

Nella produzione di Assassin’s Creed Unity hanno fatto parte nomi che hanno partecipato a giochi come Fallout: New Vegas, e questo si vede. Perché se anche potrete mettere i vestiti del vostro assassino preferito ad Arno (e i vestiti di Ezio, Connor e co. sono una goduria per gli occhi con questa grafica Next-Gen), potrete soprattutto acquistare con i soldi le varie componenti dell’abito (cappa, torso, avambracci, cinture, gambe e stivali), regolando così i valori del vostro personaggio.

Arno infatti avrà principalmente 4 tipologie di abilità (Attacco a Distanza, Corpo a Corpo, Salute e Furtività), e le varie parti dell’abito potenzieranno più o meno le abilità in questione. Daranno inoltre anche bonus aggiuntivi sotto forma di percentuale alle variabili in gioco.

Disponibili inoltre innumerevoli armi (a una mano, a due mani, a distanza, bombe, armi pesanti) che vi accompagneranno con i loro modificatori e stili di gioco, assieme all’affidabile nuova lama fantasma (lama celata con balestra lancia lame).

Arno potrà infine imparare delle abilità fra le quattro tipologie descritte prima, tramite spesa di punti acquisiti con esperienza. Esperienza che vi farà anche salire di Rango nella Confraternita, da Adepto a Maestro.

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L’unione fa la forza

Arriviamo a una delle parti importanti del gioco: l’online. Ma non il vecchio online multiplayer mal curato e sbrigativo. Parliamo qui di una vera e propria cooperativa, dove vi troverete a effettuare missioni con altri giocatori: missioni pensate apposta per questo. E devo dire che questa è una delle parti che più mi ha impressionato del gioco. Troverete quindi missioni sparse dove, nel momento dell’accettazione, partirà una ricerca giocatori. Nelle missioni co-op inoltre potrete condividere determinate abilità rendendo la squadra più potente del singolo assassino.

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Torna lo stealth

Se siete assassini, difficilmente vi troverete in mezzo a orde di nemici in pieno centro: molto probabilmente vorrete effettuare il compito assegnato in silenzio nell’ombra. Assassin’s Creed Unity lo permette molto più dei precedenti capitoli, poiché adesso potrete ripararvi dietro a delle coperture tramite la pressione del tasto X (o A). Peccato però per la scarsa intelligenza dei nemici, spesso facili da superare.

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Le missioni in gioco

Ma se lo scheletro del gioco è questo, ora vediamo cosa lo rende pieno e polposo: le missioni.

– Nelle missioni primarie, che seguiranno una storia precisa, avrete la possibilità di scegliere come uccidere il bersaglio. Un esempio su tutti: uccisione a Notre Dame, potrete o rubare le chiavi del custode ed entrare dalle porte situate in alto, o andare alla locanda e seguire la persona con cui si deve incontrare il bersaglio, o entrare e uccidere chiunque vi bloccherà la strada. La scelta è la vostra, e seppur limitata a 4-5 scelte, è sempre di più dei precedenti capitoli.

– Nelle missioni secondarie troverete tutta la fantasia dei creatori: dagli enigmi di Nostradamus (davvero odiosi e difficili, poiché indovinelli), alla risoluzione di omicidi (con tanto di indagine effettuata da voi, lettura delle prove e scelta del colpevole), a semplici recuperi del tesoro templare, all’uccisione di bersagli. Insomma, c’è da divertirsi, accostando a queste l’esplorazione del mondo di gioco e le missioni cooperative, tempo da spendere ce n’è.

In conclusione, il gioco si mostra in pompa magna dentro a queste console Next-Gen, che di Next-Gen mostrava poco o niente fino a due mesi fa. La saga di Assassin’s Creed si è adeguata, utilizzando per bene la potenza di calcolo che queste console hanno. Il gioco, seppur innovativo sotto molti punti di vista, ha dei problemi più o meno gravi, che potranno solo che venir risolti nei prossimi capitoli. Se calcoliamo Assassin’s Creed 2 come capostipite per i relativi capitoli successivi, e Black Flag come il capitolo Cross-Gen, siamo di fronte ora, per quanto mi riguarda, ad Assassin’s Creed 3.0. L’evoluzione del marchio è avvenuta, seppur con qualche intoppo.

Assassin's Creed Unity
8.5
Voto 8.5
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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.