In Italia, oggi l’84% dei player è maggiorenne e l’età media si aggira intorno ai 31 anni. Rispetto all’anno scorso, la quantità di giocatori è aumentata dell’8%, questo significa che i videogiochi sono una routine. Ci sono circa 10 milioni di persone che giocano almeno una volta a settimana e, in media, gli utenti giocano 7,5 ore a settimana. E non è più un settore solo maschile, oggi ci sono ben 5,7 milioni di giocatrici, il 14% in più rispetto all’anno scorso. È chiaro che questo mercato incide anche sull’economia perché, per esempio, stanno andando sempre più di moda le microtransazioni che vengono usate per acquistare le skin o i pass.
Non solo console e PC, cresce l’interesse anche per le piattaforme online
Accanto al gaming tradizionale, una fetta di pubblico si intrattiene anche con i giochi dei casinò online come sportunaapp.com. Le slot e i giochi da tavolo digitali stanno diventando sempre più di moda. Nel 2025 la spesa sui casinò online è aumentata a doppia cifra: a giugno +14,7% e a ottobre +16,2%.
Si tratta di un segmento diverso rispetto ai videogiochi, ma che intercetta parte dello stesso tempo libero digitale. I casinò online propongono tanti titoli a tema in grado di attirare gli appassionati di gaming. Il vantaggio? Niente matchmaking e partite che durano 45 minuti, qui tutto è rapido e alla portata di tutti, perfettamente in linea con i tempi moderni.
Quanti sono davvero i videogiocatori italiani oggi
Secondo l’ultimo rapporto IIDEA, nel 2024 i videogiocatori in Italia sono 14 milioni, pari al 33% della popolazione 6-64. La componente adulta pesa l’84% del totale. La crescita è trainata dalle donne (41% dei player, 5,7 milioni), in aumento del 14% rispetto al 2023, mentre gli uomini raggiungono gli 8,2 milioni.
In termini di frequenza, 9,6 milioni giocano almeno una volta a settimana, 2,4 milioni una volta al mese e 2,1 milioni in modo più saltuario. L’età e le abitudini sono molto varie, le fasce più presenti sono 15-24 e 45-64 anni, ciascuna con circa un quarto del totale.
Dove si gioca e quanto si gioca tra smartphone, console e PC
Lo smartphone è la porta d’ingresso numero uno, ma anche le altre piattaforme sono presenti:
- Mobile: 74% dei giocatori (10,4 milioni)
- Console: 44% (6,2 milioni)
- PC: 34% (4,8 milioni)
Nel Q4 2024 si è giocato in media 7,5 ore a settimana. Sui device mobili spopolano i puzzle e i trivia, su console dominano gli sportivi, seguiti dalle avventure e su PC primeggiano gli strategici, quindi le avventure e gli sparatutto.
I giochi più popolari in Italia tra sport, fenomeni longevi e blockbuster
Le classifiche confermano il feeling italiano per il calcio e per i classici che non mollano mai. Nella prima settimana del 2025 la Top 10 nazionale vedeva ai primi tre posti tre edizioni di EA Sports FC 25 (PS5, PS4, Switch), seguite da Hogwarts Legacy, Nintendo Switch Sports, Mario Kart 8 Deluxe, Call of Duty: Black Ops 6, F1 24, Red Dead Redemption 2 e Grand Theft Auto V. Nel corso dell’autunno 2025, i post social ufficiali continuano a registrare FC e Call of Duty ai vertici della Top 3 settimanale.
Tra i titoli più presenti nelle classifiche 2025 trovi:
- EA Sports FC 25
- Call of Duty: Black Ops 6
- Mario Kart 8 Deluxe
- Hogwarts Legacy
- Grand Theft Auto V
- Red Dead Redemption 2
- F1 24
Questa combinazione racconta bene il gusto locale: sport competitivo, party game da salotto e grandi open world che continuano a vendere a distanza di anni.
Come sta cambiando il modo di spendere tra abbonamenti, microtransazioni e digital first
Il mercato italiano si è spostato nettamente verso il digitale. Nel 2024 i contenuti digitali su console e PC (giochi completi) sono cresciuti del 15%, mentre le microtransazioni e gli abbonamenti hanno fatto un balzo del 24% rispetto al 2023. Il formato fisico pacchettizzato scende del 24%, anche se resta amato dai collezionisti e genera più di 200 milioni di euro.
Nel complesso, il consumo di videogiochi in Italia nel 2024 ha sfiorato i 2,4 miliardi di euro, questo significa che il settore è maturo. Per chi gioca, questo si traduce in pass per i contenuti stagionali, servizi in abbonamento e acquisti in-game.
Nuove uscite e abitudini ormai consolidate
La base dei giocatori è ampia e adulta, lo smartphone resta il dispositivo più usato e in classifica continuerai a vedere gli sportivi, gli sparatutto e i grandi titoli evergreen affiancati dai multipiattaforma di fine anno. La spesa si polarizza fra abbonamenti, microtransazioni e acquisti digitali, con il retail fisico che tiene soprattutto sui franchise iconici.
Per il pubblico italiano, il 2025 è l’anno della normalizzazione del gaming: diffuso, quotidiano, comodo e sempre più cross-device.