Argylle – La super spia – Recensione dello spy movie più esagerato di sempre!

Argylle - La super spia è il nuovo film di Matthew Vaughn, capace di sorprenderci con un cast stellare dove tutto è il contrario di tutto.

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor Recensioni Lettura da 5 minuti
8.7
Argylle - La super spia

Argylle – La super spia è il novo lavoro di Matthew Vaughn che porta sul grande schermo una storia inizialmente banale ma di conseguenza, ricca di colpi di scena, intrigante e con tutto quel gusto da cinecomic che contraddistingue il regista fin dai suoi primi lavori. In questa recensione andremo a sviscerarne l’essenza, ma ricordate: più grande è la spia, maggiore sarà la sua bugia.

Argylle non esiste

Argylle (Henry Cavill) è una super spia infallibile: forte, bello e tremendamente capace, con il suo super team composto da Wyatt (John Cena) e Keira (Ariana DeBose) nessun super cattivo è al sicuro. C’è un problema: Argylle non esiste. Tutto è frutto della fantasiosa e promettente stella dei romanzi spionistici Elly Conway (Bryce Dallas Howard) che si accinge a scrivere il quinto e clamoroso libro della saga.

Tutto procede bene nella vita di Elly quando su un treno incontra un uomo che si professa un suo grande ammiratore, sebbene abbia delle critiche da muovere ai romanzi: secondo lui, Argylle è poco credibile, del resto un omone di quasi due metri, super palestrato e ben vestito, spiccherebbe troppo in mezzo alla folla e nessuna spia si vestirebbe così.

A muovere queste critiche è Aiden Wilde (Sam Rockwell) che si presenta come “vera spia” mandata a salvare Elly da un’organizzazione super segreta che mira alla sua vita, o più precisamente al contenuto del suo prossimo libro. Elly ovviamente scettica, fa fatica a credere a Aiden fin quando il treno su cui viaggiano non si trasforma in un Kill-box e grazie alla preparazione di Aiden i due riescono a fuggire.

Da qui lo spy movie entra nel vivo in un caleidoscopio di “chi è chi”, mosso magistralmente dal regista che non disdegna, come suo solito, regalarci diversi spunti umoristici da fumetto, proprio come i suoi Kingsman che ci hanno intrattenuto in questi anni.

Due film in uno

Da un lato Argylle – La super spia è un film a se stante che parla di questa scrittrice coinvolta (suo malgrado) in una cospirazione internazionale. Dall’altro lato troviamo Henry Cavill e John Cena alle prese con lo stesso spirito spionistico, facendoci vivere però una versione delle stesse scene più romanzata, come se effettivamente ci fossero due film nella stessa pellicola.

Argylle – La super spia ricorda nella prima parte Innocenti Bugie (Knight and Day) con Tom Cruise e Cameron Diaz: in sostanza qui abbiamo la stessa situazione dove Aiden è la spia professionista che deve salvare il suo bersaglio ovvero Elly, lei è d’altro canto è succube degli eventi (in una prima fase) mentre evolvendo nella trama la nostra scrittrice troverà “se stessa” facendoci vivere una versione inaspettata di lei ma super sperata fin dalle prime inquadrature.

Il cast si conferma stellare fin dai primi trailer e nota di merito va al gatto di Elly che, sebbene sia mosso per la maggior parte del tempo dalla CGI, possiamo assicurarvi che aggiunge quel tocco in più alla pellicola che non guasta assolutamente.

Nulla è come sembra

Argylle – La super spia è uno spy movie, di conseguenza nulla è mai come sembra: eroi possono trasformarsi in nemici, nemici in inaspettati alleati e personaggi scomparsi o appena accennati ritrovarsi a schermo con sorpresa di tutti. Il film abbraccia un ventaglio immenso di cultura pop e cospiratoria come il Progetto MK Ultra, passando per il Candidato Manciuriano e infine toccando Ian Fleming con il suo James Bond.

Ad un certo punto sembra di essere in Kingsman Secret Services ma è solo un’impressione data dal tocco del regista che non disdegna anche qui, l’uso dei fumogeni colorati con tinte forti, risparmiandoci sangue e sporcizie varie, andando però a solleticarci la gola con risate nei momenti più inaspettati.

Il finale ha un cliffhanger davvero interessante, si evince che la produzione (a cura di Apple TV) voglia promuoverne un seguito, sebbene gli eventi possano essersi dichiarati conclusi anche così. Infine, trattandosi di uno spy movie, questa la potremmo definire una spy review, per cui sappiate che contiene diverse bugie che potrete sviscerare solo vedendo tutto il film, superando anche i titoli di coda. O forse no, chi può dirlo?

Argylle - La super spia
8.7
Voto 8.7
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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.