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Acer SpatialLabs – Provato, il 3D con occhi nuovi

Nel corso degli anni abbiamo visto vari trend tecnologici nascere e morire molto più velocemente di altri. Alcuni, per motivi puramente tecnici, altri per via di uno scarso riscontro da parte del pubblico. Tra tutti questi, ce n’è però uno che ha saputo accompagnarci per più di un decennio: una costante e continua corsa alla creazione di una tecnologia che permettesse di vivere le immagini dal proprio schermo in maniera più reale che mai. Parliamo ovviamente del tanto chiacchierato 3D – tornato ancora una volta in auge negli ultimi mesi grazie all’uscita di Avatar: La Via dell’Acqua – che promette finalmente di affermarsi sul mercato, grazie a dei nuovissimi e intriganti prodotti targati Acer SpatialLabs.

Durante un’esclusiva sessione di prova a porte chiuse, abbiamo infatti avuto l’opportunità di testare con mano alcuni nuovi prodotti targati Acer, che includono due monitor e il laptop da gaming Acer Predator Helios 300, tutti dotati di una nuova tecnologia 3D progettata da SpatialLabs, uno studio acquisito recentemente da Acer.

La particolarità di tutti questi device, come esploreremo meglio nelle prossime righe, è quella di produrre immagini 3D senza l’utilizzo di periferiche accessorie come, per esempio, i più classici occhialini.

Acer SpatialLabs: 3D senza occhialini

Sia i due monitor esterni Acer SpatialLabs View e View Pro, sia il laptop Predator Helios 300, condividono lo stesso pannello 4K da 15.6 pollici e la stessa e innovativa tecnologia 3D stereoscopica che permette all’utente di visualizzare le immagini 3D senza l’utilizzo degli occhialini. Come funziona, però, nel dettaglio?
L’idea di base, senza entrare troppo in ostici tecnicismi, è quella di combinare un pannello speciale a due micro camere in grado di rilevare la distanza e i movimenti degli occhi dell’utente: i device montano infatti un pannello in grado di costruire due immagini con una profondità differente – profondità che viene garantita dal rivelamento della distanza dal monitor dell’utilizzatore – che vengono poi sovrapposte e unite, creando un effetto ottico di vera e propria tridimensionalità.

Nonostante un primo senso di smarrimento, la tecnologia è in grado di regalare in pochi istanti un effetto 3D gradevole e mai troppo accentuato. Forse il punto di forza maggiore è proprio questo: il 3D c’è e si vede, ma non infastidisce e non rende pesante la visualizzazione dello schermo. Vedere modelli 3D letteralmente uscire dallo schermo, con la conseguente sensazione di poterli toccare con mano, è qualcosa che è difficilmente descrivibile, ma che sicuramente vale la pena provare.

Il 3D nel gaming

Pensato come un laptop gaming, Acer Predator Helios 300 – così come Acer SpatialLab View – permette ovviamente di sfruttare questa nuova tecnologia anche, e soprattutto, durante le sessioni di gioco. Il pannello, che come abbiamo detto vanta una risoluzione 4K, scala a 1080p durante l’utilizzo della tecnologia 3D stereoscopica. Grazie a un software hub dedicato, è infatti possibile attivare la visualizzazione SpatialLab e iniziare così a godere dello straordinario effetto 3D. Il tutto, come anticipato, è possibile anche durante l’esecuzione di un videogioco. Sono infatti più di 50, attualmente, i titoli che sono in grado di supportare la modalità 3D e ovviamente la lista è in continua espansione. Tra i giochi attualmente supportati, tra l’altro, troviamo produzioni di un certo spessore, come God of War (2018), Forza Horizon 5 e il sempre verde The Witcher 3: Wild Hunt (che si è di recente arricchito di una preziosissima versione next-gen).

Durante la nostra prova, abbiamo proprio giocato all’ultima iterazione delle serie di simulazione automobilistica di casa Microsoft. Giocare a Forza Horizon 5 e attraversare le aree più entusiasmanti del globo percependone a pieno la profondità è una sensazione incredibile, che merita di essere provata. La sensazione, come ribadito più volte, è leggera e mai aggressiva, e si fa notare anche su un titolo che può essere semplice come un gioco di corse.

L’unica nota stonata, l’abbiamo riscontrata nella gestione delle interfacce, che non sempre mostrano un passaggio da 2D a 3D chiarissimo. Per fortuna, si tratta di micro-glitch facilmente risolvibili e che non intaccano per nulla l’esperienza utente generale.

Ovviamente, la grande limitazione di questa tecnologia, è rappresentata dall’hardware: per permettere una fluida esperienza è necessario disporre almeno di una NVIDIA GeForce RTX 3070Ti.

Il futuro?

Lo abbiamo detto in apertura: il trend del 3D non accenna a svanire, e anzi si ripresenta in forme sempre differenti e più interessanti, oltre che, ovviamente, sempre più tecnologicamente avanzate. Con i monitor esterni SpatialLab View e View Pro – il primo pensato per un pubblico più casual, l’altro per un utilizzo prettamente professionale – Acer dimostra di aver ben chiaro quale direzione intraprendere in questo campo e siamo curiosi di scoprire cosa ci riserverà in futuro. In attesa del lancio ufficiale dei due monitor esterni, soprattutto per poter avere un confronto anche in relazione al prezzo di vendita, vi ricordiamo che SpatialLab View e View Pro e il laptop da gaming Acer Predator Helios 300 saranno resi disponibili nel corso del 2023.

Francesco Samperna
Nato nel mai troppo lontano 2002, la sua immensa passione per i videogiochi nasce quando prende in mano per la prima volta il Dualshock 2. Amante dei titoli action, è sempre alla ricerca di nuovi e luccicanti trofei di platino. Tra una partita e l'altra trova comunque il tempo per un po' di sano binge watching!

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