Abbiamo provato Pentiment: Obsidian ci porta nel sedicesimo secolo

Pentiment è stato una piacevole sorpresa durante la Gamescom 2022, dove abbiamo potuto provarlo in attesa del rilascio ufficiale a novembre.

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Impressioni Lettura da 3 minuti

Uno dei titoli più interessanti in assoluto che abbiamo avuto modo di provare alla Gamescom 2022 che si è svolta a Colonia, è senza dubbio Pentiment, il particolare gioco di ruolo presentatoci da Xbox Game Studios, creato da Josh Sawyer e sviluppato niente meno che dai mostri sacri di Obsidian. I maestri del gioco di ruolo ce ne propongono uno molto diverso dai loro standard, sfruttando uno stile grafico ispirato ai libri medievali (font dei testi compreso, che potremo anche scegliere) e con carisma da vendere. Andiamo a scoprire Pentiment più da vicino!

Quest’avventura ci racconta una storia ambientata nella Germania del sedicesimo secolo, dove il nostro protagonista si troverà ad indagare su diverse situazioni insolite (che all’effettivo saranno dei veri e propri casi di omicidio).

Durante la nostra prova abbiamo potuto delineare tramite delle scelte multiple il passato di Andreas, questo il suo nome, compresi gli studi e gli interessi che hanno dato vita alla sua formazione. Questi dettagli non sono da sottovalutare, perché in base a ciò che sceglieremo, ci verranno sbloccate delle azioni o delle opzioni di dialogo uniche, che delineano anche il piglio risolutivo e gli argomenti del nostro avatar.

La nostra breve prova ci ha visto indagare in un villaggio, all’interno del quale ci siamo spostati in lungo e in largo, ammirando il peculiare stile artistico utilizzato: Pentiment infatti si avvale di un piacevole acquerello che vuole richiamare lo stile dei libri medievali, con i testi scritti che possono essere impostati anche con un font affascinante ed estremamente dettagliato di quell’epoca (ad oggi difficilmente leggibile, quindi badate bene prima di selezionarlo).

Quello che abbiamo provato era purtroppo solo un assaggio, ma l’intera storia di Pentiment si dipanerà in un arco narrativo della durata di 25 anni, con la trama che ci vedrà agire all’effettivo quasi come dei veri investigatori – versione seicentesca – e che coinvolgerà Andreas sempre più da vicino.

La prova che abbiamo effettuato non ci ha mostrato molto altro se non una breve fase di investigazione, ma c’è stato anche tempo per provare un minigioco di carte interno a Pentiment, che nonostante la sua semplicità si è rivelato un piacevole passatempo. Che abbia una validità anche nell’avventura di Andreas?

Se alcuni di voi se lo staranno chiedendo, Pentiment sarà a disposizione anche in lingua italiana, quindi gli investigatori che non hanno troppa familiarità con la lingua anglofona possono tirare un sospiro di sollievo. Vi ricordiamo che Pentiment è in arrivo questo 25 novembre.

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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.