Wish – Recensione, il film che celebra i 100 anni della Walt Disney

Ecco la nostra recensione di Wish, nuovo film animato che ricorda l'importanza dei sogni e che mira alla celebrazione dei 100 anni dell'azienda.

Giorgio Maria Aloi
Di Giorgio Maria Aloi - Contributor Recensioni Lettura da 8 minuti
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Wish

Wish è finalmente arrivato! Si tratta di un film d’animazione diretto da Chris Buck e Fawn Veerasunthorn, nonché il 62° Classico Disney che celebra i 100 anni dei Walt Disney Studios Animation. Fin da subito abbiamo capito che le tonalità del nuovo film sarebbero state molto sognanti, così come le caratteristiche della trama a fare da sfondo. Andiamo a scoprire Wish nella nostra recensione.

Re Magnifico e sua moglie, la regina Amaya, fondano la  magica terra di Rosas su un’isola del Mar Mediterraneo. Magnifico ha anche studiato magia nel corso della sua vita, e per questo ha acquisito la capacità di esaudire i desideri altrui. Col tempo, Rosas è diventata un’isola di pace e armonia, dove tutti gli abitanti, sia uomini che donne, appena compiono diciotto anni affidano i loro sogni a re Magnifico. Una volta fatto, il Re cancella i ricordi dei cosiddetti sogni e li tiene al sicuro, fino alla loro realizzazione. Una volta al mese, come evento cerimoniale, Magnifico sceglie un desiderio e lo esaudisce.

La diciassettenne Asha è vicina a quel momento, ma in realtà ciò che più le sta a cuore è che venga realizzato il sogno di suo nonno Sabino, nel giorno del suo centesimo compleanno. Per questo motivo, Asha si propone come apprendista di Magnifico e il colloquio va anche a buon fine. Ma dopo il colloquio, scopre un’amara verità che la lascia dubbiosa e sconvolta. Magnifico non è quello che è in realtà, e tutti i sogni delle persone affidati a lui non sono affatto al sicuro. Asha cerca di convincere gli altri di ciò, ma nessuno è disposto a crederle. Disperata, quella sera esprime un desiderio al cielo stellato e con sua enorme sorpresa, la stella prende vita sotto forma di luce antropomorfa, col nome di Star. Incoraggiata da Star, Asha si prepara a lottare perché la verità venga rivelata e Magnifico smascherato.

I 100 anni della Walt Disney

Spero che non ci si dimentichi mai di una cosa: tutto è cominciato con un topo (Walt Disney)

Il 2023 ha segnato il 100° anno della Disney. Sono lontani i tempi in cui un giovane di nome Walt Disney ha avuto l’ambizione di seguire i propri sogni fondando la Walt Disney Animation Studios. È stato un secolo piuttosto magico, capace di emozionare tutti, sia grandi che piccini. Quanta strada ha fatto la Disney da allora, nel bene e nel male? Tantissima.

La Disney ha regalato capolavori e personaggi che sono entrati nei cuori di tutti, iconici, dai primissimi fino ai più recenti, tutti accomunati dallo stesso obiettivo: far capire l’importanza dei propri sogni e trovare il coraggio di seguirli.

«Se puoi sognarlo, puoi farlo»(Walt Disney).

Non è quindi un caso che quest’anno sia stata la volta proprio di un film nominato “Wish”, realizzato palesemente sia per la celebrazione del centenario, sia per riproporre l’importanza dei sogni.

Desiderio esaudito?

Il 2023, però, non è stato un anno brillante per la Disney. Ogni film distribuito nel corso dell’anno non ha soddisfatto le aspettative, flop come La Casa Dei Fantasmi, Ant-Man And The Wasp: Quantumania e The Marvels (per gli ultimi due aggiungiamo però una probabile stanchezza per i cinecomics), o film che se la sono cavata come il live-action della Sirenetta o Elemental.

Ma perché? Le ragioni sono tante, come il rilascio dei film al cinema che pochissimo tempo dopo sono già su Disney Plus (spingendo il pubblico ad aspettare e vederli a casa), oppure l’aver puntato un po’ troppo sulla quantità e meno sulla qualità, o addirittura a volte l’aver mandando messaggi belli, ma in alcune occasioni forzati e non contestualizzati.

L’aspetto più grave e poco considerato è però il pregiudizio, l’errore di fare di tutta l’erba un fascio, e di venire condizionati dai prodotti precedenti per bollare erroneamente i nuovi (i film di quest’anno non sono così male). Ci sono stati film stroncati ingiustamente dalla critica, chiaramente con dei difetti, ma hanno anche regalato intrattenimento ed emozione. Anche Wish, è stato giudicato superficialmente.

Troppo celebrativo, ma piacevole

Wish è stato palesemente realizzato realizzato per celebrare il centenario della Disney, e si vede in modo piuttosto marcato. La trama è molto scorrevole, ma non spicca per originalità, e ci sono diversi rimandi ad altri film disneyani, piacevoli da cogliere. Purtroppo tutto ciò si presenta come un leggero problema, inficiando involontariamente sulla qualità del film, che comunque resta buona.

Il film è realizzato con uno stile d’animazione misto, nato dall’unione dell’animazione tradizionale e dalla computer grafica, che ha reso i personaggi tridimensionali e rappresentati con uno stile piuttosto pittoresco. Una tecnica che tutto sommato funziona, ma a tratti. Infatti questa contaminazione reciproca tra tradizionale e il moderno si avverte anche nello spirito.

Wish cerca in tutti i modi di riabbracciare lo stile classico dei capolavori Disney che hanno fatto la storia, ma ha anche trovato un compromesso con la modernità e i temi attuali, senza risultare forzato.

È una storia  figlia dei tempi moderni, ma che alla fine riporta sempre al motto di Disney: importanza dei sogni il coraggio di volerli realizzare. Perché alla fine, i sogni sono la parte più bella di ogni individuo, ed è questo che lo rende vivo.

Per quanto riguarda i personaggi, Asha è una protagonista che rappresenta l’icona del femminismo e con una grande determinazione, ma manca di una certa caratterizzazione. Lo stesso problema è riscontrato nel villain, che ricorda a tratti Jafar, l’antagonista di Aladdin. Entrambi sono interessanti, ma non si rivelano nulla che non sia stato già visto.

Le canzoni sono carine ed orecchiabili, alcune accompagnate da coreografie simpatiche e che non risultano ingombranti. In quei momenti, i colori nelle risultano più accesi. Invece, per quanto riguarda il doppiaggio, stavolta non è stato il massimo, perché giocare di nuovo la carta di ingaggiare dei non professionisti non è stata quella vincente. Ha funzionato discretamente con Elemental (Stefano De Martino e Valentina Romani per Wade ed Ember) o il live-action della Sirenetta (Mahmood per Sebastian), ma stavolta purtroppo non più di tanto, ad eccezione di Michele Riondino nel ruolo di Magnifico.

Wish
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Voto 7
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