Days Gone: tra motociclette e apocalisse, cosa sappiamo sulla trama della nuova esclusiva Sony

Patrizio Coccia
Di Patrizio Coccia Analisi Lettura da 7 minuti

Days Gone è stato annunciato totalmente a sorpresa durante l’E3 2016. Da Allora sono passati ben 3 anni e il titolo sarà finalmente disponibile durante questo mese. Ogni volta che il gioco si è mostrato al pubblico ha fatto sempre parlare parecchio, non tanto per i contenuti offerti dal titolo, quanto per un lato tecnico non proprio appagante. Questo ha inevitabilmente portato allo slittamento del prodotto che, come comunicato durante la nostra ultima prova, ha subito dei miglioramenti sostanziali sotto questo aspetto durante il corso dello sviluppo. Tuttavia oggi non siamo qui a parlare di game design o gameplay, ma il nostro focus è indirizzato sulla storia di Days Gone, elemento per certi aspetti ancora “mistico”, ma su cui abbiamo già un’abbondante mole d’informazioni. Nonostante sia stato sulle prime etichettato erroneamente come clone di altre opere – basti pensare a The Last of Us – Bend Studios ha dato una forte identità al suo prodotto, che nonostante alcuni cliché riguardanti le zombie apocalypse riesce a far conciliare sotto lo stesso tetto quello che il trend è riuscito a creare di positivo.

Days Gone

Per prima cosa partiamo col dire che Days Gone racconta una storia in cui gli uomini, almeno gli ultimi rimasti, sono costretti a sopravvivere. La Terra è stata colpita da una misteriosa epidemia che ha trasformato l’intera popolazione nei Furiosi, ovvero una sorta di zombie assetati di sangue. La storia partirà due anni dopo la diffusione del virus, ambientato nella zona settentrionale degli Stati Uniti tra Maine, Vermont e New Hampshire. In questi luoghi la natura regna sovrana, il tutto accompagnato da inverni freddi e tanto altro. Queste condizioni sono sia positive che negative poiché sarete al sicuro dagli infetti, ma potreste morire senza la giusta preparazione.

Anarchy in the USA

Il protagonista di questo racconto si chiama Deacon St. John, un biker, e ora anche cacciatore di taglie. La sua personalità purtroppo non è stata approfondita nel dettaglio, ma grazie ai vari trailer possiamo dedurre che sia un personaggio che ne ha passate davvero tante, con un cruento codice morale che rispetta con molta convinzione. Ha una profonda lealtà verso i compagni, nonostante il suo carattere rude e scorbutico. Grazie al suo passato ha la capacità non solo di sopravvivere in questo inferno, ma anche di diventare un vero e proprio punto riferimento per altri sopravvissuti, che da lì a poco diventeranno i suoi inseparabili compagni. Deacon ha subito la perdita della moglie, evento del quale non sappiamo ancora molto; tuttavia grazie ad alcuni flashback, possiamo capire questa donna ha influenzato in modo significativo l’attuale presente del personaggio.

Tutto questo caos ha dato modo ad alcuni umani di prendere il sopravvento sugli altri, ma loro non sono l’unica minaccia dell’avventura. Infatti, come accennato in precedenza, i mostri creati dal virus si chiamano Freaker. Per quanto possano sembrare una sorta di non morti… sappiate che sono vivi e vegeti. Queste creature sono persone che hanno perso il senno in preda all’epidemia, e sono spinti unicamente dall’istinto di sopravvivenza. Sconfiggerli sarà difficilissimo, visto che non solo possono correre ore senza stancarsi, ma sono anche numericamente superiori a qualunque rifugio. Si muovono in branco e sono sempre alla ricerca di carne fresca, e l’unico modo per batterli è usare l’ingegno o, nei casi più disperati, darsela a gambe.

La cosa positiva è che questi infetti reagiscono ai rumori forti, dunque potranno essere sfruttati a vostro favore in alcuni casi. Il virus ovviamente non infetta solo gli umani, ma anche gli animali: prestate attenzione dunque: se i Freaker sono pericolosi solo in numero, per lupi e orsi il discorso sarà completamente diverso. Uno degli ultimi video rilasciati dalla casa di sviluppo ha mostrato il mondo e l’atmosfera di Days Gone: le location sono naturali, vive, fredde e spietate. Il mondo infatti va tranquillamente avanti anche senza l’influenza del giocatore, con furiosi che si azzannano tra loro, lupi in caccia e tanto altro. La Terra è cambiata e voi dovrete necessariamente adattarvi, altrimenti non riuscirete a sopravvivere. La somma di tutti questi fattori dona al mondo delle proprie regole da rispettare che, ad ora, non siamo in grado di comprendere… almeno fino a quando non vestiremo i panni del protagonista.

La mappa di gioco sarà suddivisa in sei regioni, ognuna caratterizzata da un clima specifico, da una propria fauna e da una propria vegetazione. L’esplorazione, seppur possibile, sarà a vostro rischio e pericolo, visto che tra effetti meteorologi, banditi, infetti e animali selvaggi la morte potrebbe essere dietro a qualsiasi angolo. Un altro elemento da tenere sotto controllo è la – ormai famosissima – motocicletta, nostra compagna fidata per tutta l’avventura. Dovrete occuparvi di lei con benzina, manutenzione e chiaramente power up. Il suo ruolo sarà fondamentale anche a causa della dimensione delle regioni, visto che il modo più “sicuro” per esplorarle è proprio in sella al vostro destriero a due ruote.

Gli elementi della trama di Days Gone sono finora questi, e sebbene non abbiamo informazioni troppo concrete che vadano oltre la nostra anteprima dopo la prova giocata, ne abbiamo abbastanza per farci un’idea piuttosto chiara su come verrà narrata a la storia. Sebbene lo scopo del protagonista sia ancora celato nel mistero, siamo sicuri che verrà svelato molto presto. Ricordiamo a tutti gli interessati che il gioco sarà disponibile a partire dal 26 aprile in esclusiva PlayStation 4. 

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Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.