Iwari: uno sguardo al gioco di Michael Schacht

Claudia Pintore
Di Claudia Pintore Analisi Lettura da 2 minuti

Si è conclusa da poco la campagna Kickstarter per Iwari, gioco di Michael Schacht edito da Thundergriph e Gate on Games per l’Italia. Numeri alla mano, si può dire che è stato un successo: con 5.428 backers, sono stati raccolti 389.552 euro per portare questo progetto alla luce. Complice la stupenda grafica di Mateus Mizak, Iwari ha suscitato l’interesse di tanti, viste le cifre raggiunte; ma di cosa si tratta? Vediamo insieme in sintesi cosa si sa sul gameplay.

iwari contenuto

Iwari: un peso medio con meccaniche di maggioranze

Iwari è un euro game astratto in cui i giocatori impersonano delle tribù che dovranno esplorare e conquistare territori su una mappa (saranno disponibili diverse mappe – 4 per la precisione – in modo da rendere più longevo il gioco). Per fare ciò, si avranno a disposizione delle carte di colore differente, il quale corrisponde al colore delle varie regioni esplorabili: giocando una o più carte sarà possibile esplorare i territori e piazzare i propri accampamenti e totem – i quali hanno regole diverse per quanto poi concerne il punteggio – in modo da ottenere la maggioranza nelle varie aree. Il vincitore sarà colui che è riuscito a guadagnare il maggior numero di punti vittoria tramite il piazzamento dei propri totem e dei propri accampamenti.

carte di iwari

Considerazioni

Iwari è un progetto indubbiamente interessante; se amate i giochi di maggioranze probabilmente dovrete dargli uno sguardo. Uno dei punti di forza, almeno per quanto risulta ad una lettura del regolamento e delle informazioni fornite della pagina Kickstarter della campagna, è la semplicità delle regole unita alla durata contenuta: Iwari potrebbe essere un buon introduttivo per il suo genere. Ovviamente ogni ulteriore considerazione potrà essere fatta solo gioco alla mano, dopo qualche partita.

Se vi siete persi il Kickstarter, è ancora possibile il Late Pledge, effettuabile qui. Altrimenti non ci resta che aspettare per l’edizione italiana Gate on Games.

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Disegnatrice e appassionata di libri, serie tv, cinema e giochi da tavolo