Barrage è il primo titolo che verrà lanciato su Kickstarter da Cranio Creations domani 12/10/2018 alle ore 17.00, nato dalle menti di Tommaso Battista e Simone Luciani (qui il link alla campagna). Ho avuto molto di provarlo durante la serata organizzata da Ludic Incoming Club Milano di mercoledì 10/10/2018 in collaborazione con Cranio Creations. Le foto ed i contenuti qui proposti sono riferiti ad una versione prototipale del gioco e potrebbero differire dalla versione finale.
Ambientazione
Barrage racconta i fatti di un inizio 1900 distopico in cui tutte le fonti di energia sono esaurite. Le grandi potenze europee rivolgono quindi la loro attenzione all’ultima risorsa rimasta: l’acqua. Con lo scopo di produrre energia idroelettrica, diversi imprenditori si lanciano nella corsa all’oro blu per garantire energia al miglior offerente. Il gioco è ambientato nelle Alpi Francesi, luogo in cui l’acqua scorre fino a valle formando dei bacini; i giocatori, nei panni di imprenditori internazionali, cercheranno di massimizzare la propria produzione di energia grazie alle loro speciali abilità.
Le dinamiche
Barrage è un piazzamento lavoratori con gestione risorse; i lavoratori a nostra disposizione sono gli ingegneri che piazzeremo occupando spazi di un tabellone comune o utilizzeremo sulla nostra plancia personale per fare azioni di costruzione degli edifici. Per fare ciò, utilizzeremo uno speciale componente, una rotella (ogni giocatore ne possiede una) e dovremo fisicamente posizionare l’azione scelta nel primo settore di questa insieme alle risorse richieste e fargli fare uno scatto in avanti.
Le risorse sono la grande innovazione di Barrage. Avremo a disposizione 4 diverse risorse: i crediti HyCU (il denaro), gli escavatori, le betoniere e l’acqua. Se da una parte i crediti si comportano come una normale risorsa, dall’altra escavatori e betoniere sono atipici in quanto ci troveremo ad impegnarli (nella rotella appunto) ma non a spenderli. Riavremo a disposizione l’azione e le sue risorse solo una volta che la rotella avrà completato un giro. L’acqua è una risorsa peculiare poiché non è di proprietà di nessuno, scorre dalla cima della plancia attraverso bacini e fiumi fino a trovare una diga abbastanza grande per contenerla; se ciò non avviene arriva al mare – il fondo della mappa – ed è persa.
Gli edifici che costruiremo tramite la rotella sono dighe (basamenti o livelli superiori), condotti forzati e centrali elettriche.
- Le dighe servono ovviamente a bloccare il corso dell’acqua fermandola nei diversi bacini presenti sulla mappa;
- i condotti collegano questi bacini alle centrali elettriche;
- le centrali elettriche hanno lo scopo di produrre energia; per poterlo fare avremo bisogno di soddisfare 3 condizioni: servirà una nostra centrale elettrica, connessa tramite un condotto (appartenente a chiunque) ad un bacino in cui, tramite una diga di qualsiasi giocatore, ci sia almeno una risorsa acqua. Con l’azione di produzione dell’energia sposteremo fisicamente l’acqua dal bacino alla centrale elettrica, convogliandola poi verso altri bacini più a valle o, addirittura, verso il mare.
Quest’ultima particolare dinamica fa sì che il gioco abbia una fortissima componente di interazione indiretta dal momento che ci si troverà spessissimo a cercare di sfruttare dighe e condotti per “rubare” acqua ai nostri avversari convogliandola nelle nostre centrali.
I materiali
Sui materiali non si può ancora esprimere un’opinione in quanto la campagna Kickstarter ci dirà dove potranno spingersi gli editori in termini di qualità (ad esempio con una plancia tridimensionale); la grafica attuale è molto piacevole ed adatta al contesto: l’iconografia è chiara e a colpo d’occhio si capisce immediatamente la funzione di ogni simbolo sulle plance e sulla mappa.
Tirando le somme
Barrage si presenta come un gestionale molto impegnativo e, in effetti, di carne al fuoco ce n’è molta. La particolare gestione delle risorse stravolge l’approccio alla costruzione degli edifici: è assai difficile ottenere nuove risorse e dovremo quindi gestire al meglio la rotella ed il suo giro. L’interazione indiretta è forte e cattiva, riuscire ad accaparrarsi l’acqua per produrre energia, togliendola ad un rivale, è importantissimo. Dopo lo smarrimento iniziale il gioco scorre bene ed è facile farsi un’idea di cosa serve per sviluppare il nostro motore di produzione ma non è affatto banale, tuttavia, riuscire a metterlo in pratica al meglio.
Non ci resta che attendere la campagna Kickstarter per ulteriori dettagli.