PlayStation 5: cosa sappiamo della console del futuro?

Giacomo Zanoni
Di Giacomo Zanoni GL Originals Lettura da 5 minuti

Qualche mese fa, poco dopo i primi rumor sulla prossima console di casa Sony dedicata al gaming, avevamo pubblicato un recap generale dei vari rumor fino ad allora circolati sulla fantomatica PlayStation 5. Potete trovare qui l’editoriale in questione. Ad oggi la situazione non è cambiata molto. Le ipotesi sul prezzo intorno ai 400 $ continuano a circolare sui siti di settore, portandoci a dare credibilità a tale informazione. Anche la questione retrocompatibilità è stata affrontata più volte in vari articoli. La futura “Play”, stando a voci non confermate, supporterebbe i titoli già in commercio, per lo meno quelli disponibili su PlayStation 4.

Per quanto riguarda la data di uscita, possiamo ancora rintracciare due correnti di pensiero. Da un lato troviamo molte persone convinte che lo sviluppo di PlayStation 5 non vedrà termine ancora per molti mesi, pronosticando di vedere la nuova console sugli scaffali non prima del 2020. Tuttavia la recente cancellazione della PlayStation Experience 2018 ha portato alla nascita di alcune speculazioni in merito. Secondo i sostenitori di questa teoria, la cancellazione dell’evento sarebbe dovuta al fatto che Sony sarebbe troppo impegnata nella realizzazione della tanto chiacchierata nuova macchina. Questa seconda ipotesi avvalora le tesi di chi crede che PlayStation 5 arriverà nel 2019, forse addirittura all’inizio dell’anno. PlayStation 5

A questo punto iniziamo a toccare questioni più spinose. Se davvero la nuova console è tanto vicina al release, perché Sony non si è ancora pronunciata ufficialmente? Le alte sfere dell’azienda, a partire da John Kodera, CEO di Sony Interactive Entertainment, hanno toccato l’argomento molto alla lontana, senza mai entrare nel dettaglio o nominare esplicitamente la console. Kodera mesi fa disse che PlayStation 4 era entrata nell’ultimo ciclo della sua fase vitale, lasciando intendere che l’attuale piattaforma di punta della casa giapponese non sarà più nel breve futuro al centro dei progetti di sviluppo della compagnia. Kenichiro Yoshida, CEO di Sony Corporation, rincarava la dose, dichiarando pochi giorni fa (come riportato da Repubblica) sul Financial Times che per l’azienda è necessario un hardware di nuova generazione. Affermazioni fatte da voci tanto autorevoli da non lasciare dubbi sul fatto che comunque qualcosa stia bollendo in pentola. Difficile che si tratti di una piattaforma portatile, dato lo scarso successo di PS Vita, della quale è stato annunciato da poco il blocco della produzionePlayStation 5

Di cosa realmente si tratti nessuno però può affermarlo con certezza. Che il misterioso progetto Erebus sia un nome in codice proprio per PlayStation 5? Potrebbe essere vero, dato che la concorrente diretta di Sony, Microsoft, non ha fatto mistero riguardo allo sviluppo del nuovo hardware della linea Xbox, denominato Scarlett, quindi perché Sony dovrebbe voler rimanere indietro sulla concorrenza? Questi elementi ci lasciano sperare di vedere un primo annuncio di PlayStation 5 durante la prossima E3, mostrando così che l’azienda giapponese non è rimasta a guardare il colosso americano.

C’è inoltre un’altra questione da affrontare: l’effettivo cambiamento che la next gen porterà. Le recenti dichiarazioni di Peter Hines di Bethesda fanno supporre che le nuove piattaforme potrebbero non essere così rivoluzionarie come ce le immaginiamo. Forse la rivoluzione consisterà in un nuovo modo di fornire titoli da giocare, magari concentrando le produzioni sulle vendite di contenuti digitali, o andando a investire e migliorare tecnologie come il visore VR, sviluppando più IP a esso dedicate e a costi più accessibili.

L’unica cosa di cui ad oggi possiamo essere certi è che Sony, in ultima analisi, non ci ha rivelato proprio nulla. Dopo mesi di voci di corridoio e rumor su PlayStation 5, tutto ciò che crediamo di sapere sono speculazioni o deduzioni, che troveranno conferma solamente quando gli sviluppatori decideranno di rivelare ciò che stanno preparando.

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Videogiocatore dall'età di cinque anni, passo le giornate a leggere fumetti e libri, a volte mi cimento nella scrittura. Adoro i giochi di ruolo e qualsiasi altra cosa in grado di narrarmi storie e farmi viaggiare stando comodamente seduto.