The Book of Boba Fett – Recensione del terzo episodio, giochi politici

Il terzo episodio di The Book of Boba Fett è stato pubblicato su Disney+ il 12 gennaio, e prosegue la narrazione nella doppia linea temporale.

Martina Lembo
Di Martina Lembo - Contributor Recensioni Lettura da 7 minuti
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The Book of Boba Fett, nuova serie targata Disney+ con protagonista il famoso cacciatore di taglie Boba Fett, è giunta al terzo episodio, pubblicato mercoledì 12 gennaio 2022 sulla piattaforma streaming. Nella serie si può godere del ritorno di Temuera Morrison nei panni di Boba, uno dei personaggi più amati (o più odiati, a seconda del caso) dell’universo di Star Wars. Il cacciatore di taglie si erge al di sopra della legge, ed è uno dei principali nemici in due pellicole della serie originale: L’impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi.

Figlio di Jango Fett, Boba Fett è comparso anche nell’ultima stagione di The Mandalorian, serie che ha molti punti in comune con The Book of Boba Fett, primo tra tutti le inconfondibili atmosfere in stile Star Wars, che avvolgono pianeti ben lontani dalla Terra. Sopravvissuto all’attacco del Sarlacc, Boba Fett torna quindi sul palcoscenico, per raccontare agli spettatori cosa è accaduto dopo la sua presunta morte, da tutti giudicata ingloriosa per un personaggio di tale caratura.

ATTENZIONE: di seguito sono riportati alcuni dettagli sulla trama dei primi due episodi di The Book of Boba Fett.

Un pianeta un tempo verde e rigoglioso

Come già detto nelle precedenti recensioni di The Book of Boba Fett, anche nel terzo episodio è presente una doppia narrazione, che segue due filoni temporali distinti. In uno vengono narrate le vicende che seguono l’attacco del Sarlacc, nell’altro invece si vede Boba ricoprire il ruolo di Daimyo a Tatooine, posto che è sempre stato ricoperto dalla stirpe degli Hutt, come successore di Jabba the Hutt.

Tatooine era un pianeta un tempo rigoglioso, che si è trasformato in un arido deserto, senza più acqua o forme di vita vegetale. Una simile desertificazione causa spesso disagi e mancanza di scorte di liquidi. I Tusken, che abitano il pianeta da molto tempo, si sono adattati a un nuovo stile di vita nella sabbia e nel calore del sole. Il gruppo di Tusken che prende in ostaggio Boba Fett, lasciando poi che egli si guadagni il loro rispetto, si trova nel bel mezzo del deserto e, per sopravvivere, utilizza specifici frutti che crescono sotto la sabbia per trarne acqua.

La linea temporale che coinvolge i Tusken si concentra sull’accettazione di Boba nel gruppo, dal quale l’uomo impara un nuovo stile di combattimento e alcune importanti regole di sopravvivenza, insegnando a loro volta parte delle sue conoscenze (come la guida di alcuni veicoli). Nel terzo episodio di The Book of Boba Fett, un evento sconvolgerà la narrazione di questo filone temporale. I Tusken hanno, infatti, diversi nemici, e molti predoni popolano il deserto di Tatooine, pronti a saccheggiare e razziare senza pietà le abitazioni e gli accampamenti che si trovano davanti. Uno dei compiti che Boba ha intenzione di assumere, per esempio, è quello di riscuotere le tasse per il passaggio nel territorio dei Tusken dai Pyke, cosa che si rivelerà tutt’altro che semplice.

La narrazione del passato, che Boba ricorda mentre è in un sonno curativo nella linea temporale del presente, immerso nella vasca Bacta, è lineare e piuttosto movimentata, con musiche talvolta cupe perfettamente adatte alla situazione e agli scenari di una Tatooine deserta e poco ospitale o adatta alla vita.

La politica è questione di alleanze

In questo episodio si ha una drastica diminuzione delle scene ambientate nel passato, per lasciare posto alla realtà del presente, in cui Boba Fett svolge il suo incarico di Daimyo. Affiancato dalla mercenaria Fennec Shan, interpretata dalla talentuosa Ming-Na Wen, l’ex cacciatore di taglie si inserisce in un contesto di conflitti e giochi politici, dove non tutti sono pronti ad accettare il suo ruolo, in sostituzione di Jabba the Hutt. In particolare i gemelli Hutt, cugini di Jabba e pronti a reclamare il ruolo di Daimyo in successione.

I due Hutt non vogliono spargimenti di sangue, sostenendo che una simile azione “farebbe male agli affari”, ma non sono disposti a lasciare che Boba sieda su un “trono” che vedono come loro per diritto. Anche il sindaco di Mos Espa si dimostra poco collaborativo, inviando un sicario per assassinare l’ex cacciatore di taglie, rifiutandosi di fornire un tributo e di riconoscere la sua autorità. L’intenzione di Boba è quella di fondare il suo ruolo sul rispetto, anziché sulla paura, come fatto da Jabba.

Da un lato ci sono, pertanto, gli oppositori, dall’altro le alleanze che Boba decide di stringere durante l’esecuzione dei suoi compiti come Daimyo. Come nuovi personaggi, introdotti nell’episodio, gli spettatori trovano una banda di giovani con parti del corpo robotiche che, non trovando un impiego retribuito, devono rubare per sopravvivere. La band si muove in sella a coloratissimi speeder, e sarà preziosa per Boba, che decide di assumerli al suo servizio. Verso la parte finale della puntata, inoltre, i gemelli Hutt faranno un’altra mossa, dimostrandosi concilianti con un dono verso Boba Fett, ma senza venire presi sul serio.

Il terzo episodio di The Book of Boba Fett, al fronte di un aumento del tempo dedicato al filone temporale del presente, si mantiene in linea con i due precedenti, sebbene alcune scene rimangano deboli e di scarso impatto. Tuttavia, il disegno politico e sociale in cui la serie è immersa si delinea sempre meglio, donando agli spettatori una piacevole visione.

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Contributor
Cresciuta a pane e videogiochi, la sua passione per il mondo videoludico è nata negli anni '90 e si è sviluppata, un pixel dopo l'altro, a partire dalla sua prima cartuccia, Pokémon Giallo (che tutt'ora custodisce gelosamente). Laureata in Fisica e specializzata in Tecnologie Avanzate, è una lettrice accanita, adoratrice del MCU, divoratrice di film anni '80, amante dei giochi di ruolo e da tavolo, e cosplayer occasionale. Non resiste al fascino del vintage. Potrebbe capitarvi di vederla setacciare il web alla ricerca di cartucce originali per Atari 2600.