Il Wall Street Journal ha portato recentemente a termine un’inchiesta che ha fatto emergere che diversi genitori sono pronti a pagare per migliorare le abilità dei propri figli all’interno di Fortnite. Il fenomeno, per quanto strano, sembra piuttosto diffuso, e le motivazioni sono le più disparate.
Ally Hicks, donna inglese madre di un bambino di 10 anni, paga una cifra vicina ai 20$ per consentire al figlio di allenarsi per un’ora, motivando la cosa dicendo:
C’è molta pressione non solo per giocare il titolo, ma anche per essere molto bravi. Immaginate come potrebbe essere per lui la situazione a scuola.
Nick Mennen, padre texano, ha una motivazione totalmente diversa, ovvero, consentire al figlio di diventare un giocatore professionista. Scelta che pare stia iniziando a dare i suoi frutti, visto che le 6 ore di allenamento mensili hanno portato suo figlio a vincere anche più di 10 partite al giorno.
Motivazione ancora diversa, e alquanto bizzarra, per JD Giles, che dice siano servite a migliorare la propria autostima:
In una sola settimana sono riuscito a vincere una partita in singolo. Gli altri papà con cui gioco si sono congratulati con me. Ho ottenuto un po’ di credibilità in più con mio figlio e i suoi amici, mentre mia moglie e mia figlia mi hanno preso in giro.
In breve, gli obbiettivi sono molto vari, ma il punto comune è che tantissimi giocatori sono disposti a pagare pur di vincere più spesso. Voi cosa ne pensate di questo fenomeno?