Nei giorni precedenti, CD Projekt RED ha cercato di spiegare il motivo che gli ha portati a sviluppare Cyberpunk 2077 con una prospettiva in prima persona. Ora è tocca al creatore del gioco da tavolo cui il gioco si ispira, Mike Pondsmith, a spiegare perché la prima persona è la modalità migliore per questo titolo.
Come primo motivo abbiamo l’immersività: la densità di popolazione che offre il gioco è meglio percepita in prima piuttosto che terza persona. Se, mentre camminiamo, ascoltiamo una persona parlare avremo la scelta se ascoltare quella conversazione oppure ignorarla, come accade nella vita reale. Nella visuale in terza persona questa percezione si perde perché il giocatore sa già chi sta parlando.
Un altro motivo è che la terza persona lascia al giocatore elaborare più facilmente le tattiche: il protagonista deve essere un soldato, non un generale. Avendo la visuale in terza persona, il giocatore potrà organizzare tattiche migliori, rendendo gli scontri molto più facili da gestire e portare a termine.
Insomma, il gioco sembra essere molto più immersivo in prima persona piuttosto che in terza. Voi cosa ne pensate a riguardo? Fatecelo sapere con un commento e continuate a seguirci per saperne di più.