Sebbene il mercato stia guardando con maggior interesse i titoli con una componente di trama piuttosto sviluppata, la possibilità che tali prodotti possano essere snobbati sia dal pubblico e ancora prima dai publisher è sempre presente. Ciò rappresenta una non indifferente catena che tiene a freno la vena creativa degli sviluppatori, che sono costretti a doversi piegare alle fredde logiche di mercato. Non è questo il caso, però, di Wolfenstein II.
Per questo motivo, si sente fortunato il buon Jens Matthies, uno dei fondatori di MachineGames, che in una recente intervista ha affermato di sentirsi piuttosto fortunato ad aver trovato un valido alleato come Bethesda, per la realizzazione della saga di B.J. Blazkowicz. Inoltre, Matthies è ben sicuro del fatto che un altro publisher non avrebbe mai accettato la richiesta di finanziamento verso tale progetto.
Cosa ne pensate? Siete d’accordo con il fondatore di MachineGames oppure credete che la situazione non sarebbe stata in nessun caso così disperata per Wolfenstein e per gli story driven?