Nightmarchers – Hands On

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief Impressioni Lettura da 4 minuti

Le calme e tranquille isole Hawaii: se dobbiamo esprimere il nostro sogno di scappare, spesso ci casca sempre la parola Hawaii nel discorso. Vogliamo invece dimenticare Lilo & Stitch? Eppure Nightmarchers, titolo che ha trovato il suo fondo di partenza su Kickstarter, ci mostra delle isole Hawaii totalmente diverse dal nostro immaginario.

 

Una terribile maledizione

Vestiremo i panni di Kai, uno dei pochi sopravvissuti ad un terribile cataclisma che ha colpito le Hawaii e le ha fatte finire in una totale apocalisse. Non sappiamo cosa succede fuori da queste isole, sappiamo solo che un male divino sta rovinando questo ex paradiso terrestre. Al protagonista viene ucciso il figlio da alcuni predoni, e nulla gli rimane se non giurare vendetta. Kai è inoltre il prescelto dalle antiche divinità Hawaiane, unico in grado di riprendere Oahu e sconfiggere il terribile dio Kamapua’a.

La colpa per cui ora tutte le isole sono in balia di questa apocalisse è dovuta alla scienza: degli esperimenti fatti 50 anni prima su queste isole hanno portato alla rottura di una barriera tra il mondo reale e quello spirituale, lanciando le Hawaii in un vortice di caos e oscurità, comandate da Kamapua’a e i suoi predoni.

La notte

I Nightmarchers sono degli spiriti guerrieri dell’antica mitologia Hawaiana: soggiogati dalla terribile divinità, saranno uno dei nemici più difficili da sconfiggere, e spesso vi converrà scappare a gambe levate. Potrete fare affidamento su tecnologia, sapere e armi da fuoco classiche; non mancheranno però magie, misticismi vari e oggetti donati in quanto prescelto. Alcune di queste abilità saranno utilitarie, come una sorta di visione specifica che vi permetterà di analizzare l’ambiente e i nemici.

Un modo per riprendere nuovi poteri sarà quello di ricostruire i Tiki dedicati a loro, per onorarli: qui le abilità diventano le più estrose, dal potersi trasformare in un uccello o in uno squalo, a potenziamenti vari.

Dal punto di vista tecnico, il gioco si ispira molto a Just Cause, rendendovi liberi di scegliere il vostro approccio al 100%: sarà quella la difficoltà, a metà tra un survival e un action game, ovvero di dover trovare la vostra strada da soli.

Un forte connubio

La particolarità del titolo è la dissonanza che si crea in molteplici aspetti: le armi da fuoco che si scontrano con i poteri, il paradiso idilliaco delle Hawaii contaminato da una forza maligna. Questa dissonanza sarà padrona del gioco, trasportandovi in un viaggio unico e indimenticabile.

Nella build che abbiamo provato potevamo testare varie tipologie di situazione, da nemici numerosi a Nightmarchers da uccidere: abbiamo subito visto come l’esperienza di gioco ha dell’alto potenziale, e non si fermerà solo al dover avanzare nel gioco. Potrete infatti ricostruire Oahu, liberando avamposti, ricostruendo fazioni (divise in base alla loro funzione) e, di conseguenza, sbloccare skill. Il gioco si ispira fortemente a Far Cry, e molto spesso vi sembrerà di giocare un capitolo apocrifo della serie: le possibilità sono elevate, e il potenziale del gioco fa sperare in un ottimo prodotto futuro.

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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.