Star Trek: Picard – Recensione dei primi due episodi della serie

Star Trek: Picard è una serie che sa stregare, conscia del suo passato e proiettata verso un luminoso futuro, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima!

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor Recensioni Lettura da 4 minuti
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Star Trek: Picard

Star Trek: Picard arriva a “velocità curvatura” su Amazon Prime Video, il servizio di streaming dell’e-commerce più famoso del mondo. Il nome Jean-Luc Picard è di per se leggenda. La saga che ha visto il pluridecorato capitano della Flotta Stellare, ovvero Star Trek: The Next Generation, fu un successo “stellare”, al punto che ad oggi lo stesso Patrick Stweart, attore che presta il volto e le sembianze al personaggio, figura come uno dei produttori di questa nuova avventura. Abbiamo avuto modo di vedere le prime due puntate della stagione, ovvero l’episodio “Remebrance” ed il secondo, chiamato “Maps and Legends“: ecco com’è andata!

Ritorno alle origini

Picard è un uomo anziano oggi, vive la sua vita in un piccolo vigneto della sua terra natale, tranquillo per quanto possa esserlo un uomo che ha condizionato, nel corso della sua vita, l’andamento politico dell’universo conosciuto e oltre. Nonostante i suoi sogni, non del tutto sereni, il nostro ex capitano si adopera come può nel suo piccolo per cercare di scacciare i suoi demoni, errori che ha commesso e di cui non va fiero. Quando una però giovane donna venuta da chissà dove lo avvicina e gli chiede aiuto, l’uomo d’azione che è in Picard riaffiora ed è impossibile per lui resistere a quel richiamo. Senza svelarvi nulla circa la trama, possiamo dirvi che il tempo non sembra essere passato e che il capitano Picard è decisamente tornato.

Un nuovo inizio carico di passato

Per chi è vissuto negli anni novanta, sarà facile capire come mai la serie Star Trek: The Next Generation sia stata definita uno dei pilastri della fantascienza, serie che ha poi dato vita a diversi film della saga, ponendosi come tramite tra il vecchio e il nuovo, pompando vita in personaggi quali Data l’androide, Worf il Klingon che si unì alla Flotta Stellare e tanti altri amici e nemici. Incontrare di nuovo il capitano Jean-Luc Picard è un emozione indescrivibile: in primo luogo perché il tempo sembra essersi fermato per riprendere da dove si era lasciato il nostro eroe. Tantissime sarebbero le gesta del protagonista da narrare, ma quello che vibra più forte delle sue avventure è la realizzazione di questa nuova serie, che senza dubbio non è stata presa alla leggera. Nel corso delle prime due puntate da noi visionate, si avverte infatti che c’è molto da aspettarsi da questa nuova incarnazione del mondo di Star Trek.

Rincontreremo amici che saranno felici di vederci e altri meno, così come ci scontreremo con miti e leggende del passato, un passato che grida a gran voce Romulus e Borg, due nomi che non possono passare inosservati alle orecchie di chi è avvezzo a questa saga intramontabile. Come dicevamo, in Star Trek: Picard non si è badati a spese, tra effetti speciali all’avanguardia, campi lunghi dove poter perdersi (non neghiamocelo, fossimo stati a casa e non al cinema avremo messo pausa più volte per ammirare la magnificenza di alcune strutture e navi che si vedono nei primi due episodi. NDR), misteri, sotterfugi e tanti drammi del passato… già il passato; probabilmente questa serie richiede uno sforzo maggiore da parte del fruitore finale,che se l’affrontasse digiuno dal passato che la precede, rischierebbe di godersi un terzo delle chicche e dei collegamenti – nascosti o palesi – presenti nella trama. Non vediamo l’ora di scoprire come si evolverà questa vicenda: una cosa è certa, se avessimo potuto premere il tasto “prossimo episodio” lo avremmo fatto senza battere ciglio!

Star Trek: Picard
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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.