Destiny 2 Anteprima

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Impressioni Lettura da 10 minuti

Attesa da mesi e desiderata da tutti i giocatori più accaniti, è finalmente iniziata la Beta di Destiny 2, titolo di Bungie che va a proseguire gli avvenimenti che abbiamo vissuto nel primo Destiny. Dopo il corposo reveal ufficiale del titolo, che ci ha mostrato un accenno di trama, il gameplay e ci ha rimpinzati di dettagli su cosa ci aspetta, sono state molte le informazioni aggiuntive trapelate in rete e accompagnate anche da vari video. Già da tempo si sapeva che tale versione test del gioco ci avrebbe dato la possibilità di giocare la prima missione della storia (Ritorno a Casa), accedere all’assalto “La Spirale Invertita e usufruire per un’ora della zona social chiamata “Rifugio“. Ovviamente c’è stato modo di testare anche le modalità dedicate al pvp nel crogiolo, che sono Controllo e Detonazione. Com’è stata la nostra prova? Quali sono le sostanziali differenze e migliorie dal fortunato predecessore? Procediamo per gradi.

destiny 2

La premessa più grande da fare, e decisamente doverosa, riguarda la più o meno grande gaffe che di cui Bungie è stata protagonista durante il periodo Early Access della Beta di Destiny 2: centinaia e centinaia di utenti infatti non hanno potuto giocare al meglio (o non giocare affatto) a causa di continui errori di vario genere che portavano a crash improvvisi, o addirittura al mancato spawn di nemici e alleati (e conseguente rigetto). Corretti la maggior parte di questi, abbiamo anche appreso che alcuni di essi erano legati al NAT, fardello che Destiny si porta sulle spalle dall’anno 1 del primo capitolo. A titolo informativo, se riuscite ad impostare la vostra connessione sul NAT di tipo 1, non avrete più alcun problema.

“Benvenuti in un mondo senza Luce”

La nostra avventura in Destiny 2, dopo la scelta della classe, inizierà come ci era già stato mostrato durante il reveal del titolo, con un maestoso video che ritrae l’attacco dei Cabal alla Torre dei Guardiani. Ciò che però ci ha finalmente fatto sorridere e che è mancato terribilmente per quattro quinti del predecessore, è la marcata personalità dei nostri alleati, con i quali potremo finalmente interagire anche durante la missione (e non solo guardarli mentre oziano intorno ad un tavolo). Durante l’attacco apprenderemo che i Cabal invasori sono niente meno che la Legione Rossa, uno degli squadroni di elite della loro razza. Questa missione di apertura è stata dunque il primo banco di prova, dove assaporare le nuove sottoclassi dei tre possibili personaggi e non solo. Sfilano perciò in passerella la Lama Dell’Alba per lo Stregone, la Sentinella per il Titano, e il Fulminatore per il Cacciatore. Ad essere cambiato è anche la vera e propria stratificazione delle abilità, che saranno selezionabili a nostro piacimento (una volta sbloccate, ma nella beta erano già tutte disponibili), e che non vanno a modificare le statistiche base del nostro avatar: scompaiono Intelletto, Disciplina e Forza, e compaiono Resistenza, Mobilità e Recupero, sui quali influiranno solamente gli indumenti del nostro equipaggiamento. Ma da dove potremo (se si potrà) modificare la velocità di recupero delle abilità? Dilemma.

Importantissima anche la classificazione delle armi, che non solo vede comparirne di nuove come mitragliette o i lanciagranate, ma le ordina in modo decisamente più chiaro e ragionato: disporremo di “Armi Cinetiche” (le vecchie primarie, senza danni elementali), “Armi Energetiche” (delle stesse categorie delle cinetiche, ma che dispongono di danni elementali e di conseguenza munizioni diverse), e “Armi Distruttive” (comprendono le vecchie secondarie e le vecchie pesanti, dispongono di danni elementali e utilizzano munizioni viola). Infine, ma non per importanza, segnaliamo l’inserimento della terza abilità speciale, legata alla classe che avete scelto, denominata appunto “Abilità di Classe”. Questa, che va ad aggiungersi al colpo corpo a corpo speciale e alle granate, si attiverà tramite la pressione del tasto cerchio (nel caso della PS4), e anche il tipo di pressione necessaria cambierà da classe a classe.

Con me…

L’assalto che ci è stato fatto assaggiare, Spirale Invertita, è molto simile alle vecchie glorie in quanto a struttura, ma che mi ha lasciato particolarmente felice sul piano del boss finale: questo infatti sarà da sconfiggere in più fasi, e di conseguenza vengono meno le arene “uniche” e a volte mastodontiche dove intraprendere battaglia. A giovarne principalmente è la dinamicità dell’azione, oltre ad una buona dose naturale di istinto di sopravvivenza primordiale che si risveglierà senza dubbio, oltre alle classiche “azioni tattiche furbette” che prima o poi saranno studiate. In questa occasione abbiamo potuto testare il comportamento di Destiny 2 in cooperativa e in presenza di altri giocatori, con un risultato che non chiama né infamie né lodi. Ciò che ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca invece lo ritroviamo nella nuova area social, il Rifugio. Accogliente quanto basta e con una moltitudine di azioni da compiere per passare il tempo (scalate, traversate, e addirittura il calcetto!), ma che però non ci ha nemmeno fatto sentire il profumo di un venditore, o di un semplice NPC. In questa occasione però abbiamo potuto sorridere di fronte alla novità che finalmente Bungie ha inserito, come da annuncio: la possibilità di scegliere e intraprendere un’attività senza dover prima risalire in orbita. Sommandole, vi renderete conto delle ORE che risparmierete.

… o contro di me!

Chiudendo il cerchio, andiamo a parlare del crogiolo. La grande rivoluzione, per cominciare, sta nella scelta di formare squadre da 4 membri rispetto ai 6 visti in passato. Questa scelta ha fatto discutere molti, e fatto gridare al miracolo altri. Prima di giudicare però, dobbiamo scoprire quale sarà lo scopo del multiplayer online competitivo di Destiny 2, e renderci conto se effettivamente si tratti della scelta giusta. La modalità “Controllo” risulta decisamente variata, con la partenza che regala ad ogni squadra una zona conquistata, e con il punteggio attribuito in modo molto più semplicistico. La novità più grande è la modalità “Detonazione“, definita da Bungie stessa di stampo competitivo, che ci vedrà attivare e disinnescare delle cariche a seconda del round in corso, cercando nel frattempo di sterminare i nemici. Per la prima volta ci troviamo di fronte ad una modalità nella quale le condizioni di vittoria sono più di una e non solamente lo sterminio della squadra nemica. Una sfida a tutto tondo. I problemi riscontrati online sono vari e spesso si traducono nello “sparare, colpire, ma non danneggiare”. Decisamente frustrante. Altre volte invece si entra in partita a mappa completamente vuota, con la conseguente comparsa di alleati ed avversari dopo circa una decina di secondi.

Beta di Destiny 2Conclusione

In conclusione possiamo dire che il menù è davvero ricco, ma per ora lo chef non ha fatto del suo meglio per servire i piatti migliori. Sul piano della trama e della narrazione Destiny 2 si presenta come tutto ciò che abbiamo sempre voluto, coinvolgente e con qualcosa da raccontare, ma che soprattutto lo racconti, anche tramite gli altri interpreti. Le magagne a livello tecnico sono state pesanti principalmente sul piano della rete, ma essendo una Beta è esattamente quello che ci si aspettava. Che la scoperta di tutti questi errori sia un bene? Non possiamo dirlo, ma di certo se si conoscono fin da subito i problemi da risolvere, siamo già a metà dell’opera.

Una cosa è certa: Bungie per molti versi ha imparato dai propri errori passati, e ha riproposto contenuti in modo decisamente migliore, riplasmando un gameplay ed un concept che fin ora hanno funzionato egregiamente, inceppandosi però qua e la. Sperando che il team si dedichi attivamente alle migliorie tecniche, non possiamo che aspettarci grandi cose quando il titolo completo si affaccerà sugli scaffali di tutto il mondo. Rimanete sintonizzati per la recensione, ricordandovi che il titolo sarà disponibile a partire dal 6 settembre su console e dal 24 ottobre su PC!

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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.