Il Ritorno di Mary Poppins – Recensione del film con Emily Blunt

Pierfranco Allegri
Di Pierfranco Allegri Recensioni Lettura da 4 minuti
8.5
Il Ritorno di Mary Poppins

Torna nelle sale cinematografiche la più amata bambinaia della storia del cinema, Mary Poppins, nata dalla mente della scrittrice P.L. Travers e dopo più di cinquant’anni dal suo esordio sul grande schermo. Londra. Grande depressione. I piccoli Banks sono cresciuti: Jane (Emily Mortimer) è una frizzante sindacalista zitella con il credo della giustizia, mentre Michael (Ben Wishaw) è ormai un uomo adulto con una famiglia tutta sua e ha accettato un impiego temporaneo presso la Banca di Credito, Risparmio e Sicurtà di Londra (la stessa in cui lavoravano suo padre e suo nonno). Michael vive con i suoi tre figli al numero 17 di Viale dei Ciliegi (la casa d’infanzia ereditata dal padre), ma sono tempi duri: il denaro scarseggia e lo stress non manca mai.il ritorno di mary poppins

Come se non bastasse, la famiglia sta tentando di superare la recente morte della moglie di Michael e nonostante gli sforzi della loro inefficiente ma volenterosa domestica Ellen (Julie Walters), la casa è malmessa e in un costante stato di caos. Con la dura realtà del periodo e il peso del recente lutto che gravano sulla famiglia, i bambini sono costretti ad assumere responsabilità da adulti e di conseguenza stanno crescendo troppo rapidamente. A causa di questa situazione, la gioia e il fanciullesco senso della meraviglia sono assenti dalle loro vite. Come se non bastasse, il crudele Signor Wilkins (Colin Firth) , direttore della banca, avvia le procedure per il pignoramento della casa dei Banks, mandando ancora più in crisi l’ormai stremato Michael.Image result for mary poppins returns

Fortunatamente un “vento spira da ovest” e Mary Poppins (Emily Blunt) torna dopo tanti anni a Viale dei Ciliegi, senza essere invecchiata di un giorno. Insieme al lampionaio affascinante e ottimista Jack (Lin-Manuel Miranda), Mary Poppins accompagnerà i piccoli Banks in una serie di bizzarre avventure arricchite da incontri con personaggi stravaganti, riportando vita, amore e risate nella loro casa.

Il Ritorno di Mary Poppins, per la regia del regista di musical più importante della scena cinematografica attuale Rob Marshall, è una festa di colori, danze e canzoni che richiamano la grandezza del primo titolo e aggiungono le moderne tecnologie digitali di oggi, che danno a tutto il film una nuova luce e freschezza. Come c’era da aspettarsi, il film non regge il confronto con l’indimenticabile film del 1964 con Julie Andrews nel ruolo della magica tata e vincitore di ben 4 premi Oscar (tra cui miglior attrice), ma risulta comunque un’esperienza estremamente gradevole, grazie e soprattutto a una colonna sonora e valori di produzione al top della categoria.

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Emily Blunt, che aveva pesanti scarpe da riempire nel ruolo della “tata perfetta sotto ogni punto di vista”, trova un giusto equilibrio tra riferimenti alla Mary Poppins originale e un carisma tutto suo, offrendoci una delle migliori performances della sua carriera, mentre Lin-Manuel Miranda (Hamilton, Moana) ci rammenta ancora una volta il suo indomabile talento per il musical.

Avviso agli spettatori: occhio ai tanti e preziosi cameo all’interno del film, perché resterete incantati o di stucco… o entrambe le cose.

Il Ritorno di Mary Poppins
8.5
Voto 8.5
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Pierfranco nasce a Chiavari il 1 Aprile 1994. Si diploma presso il liceo Classico Federico Delpino e studia Cinema e Sceneggiatura presso la Scuola Holden di Torino. Al momento scrive recensioni online (attività cominciata nel 2015) presso varie riviste tra cui GameLegnds e Cinefusi.it