Overlord – Recensione del nuovo zombie movie prodotto da J. J. Abrams

Stefano Speranza
Di Stefano Speranza Recensioni Lettura da 7 minuti
8.5
Overlord

Il prossimo 9 novembre verrà rilasciato nelle sale cinematografiche italiane un lungometraggio action e dal retrogusto horror intitolato Overlord. La pellicola, distribuita da 20 Century Fox, sembra (a una prima occhiata) l’ennesimo zombie movie basato sugli orrori compiuti dalla Germania Nazista durante la Seconda Guerra Mondiale.

Tuttavia questa volta non è esattamente così, anzi. J. J. Abrams, Lindsey Weber e il regista Julius Avery, sono riusciti a portare nelle sale un film che (pur trattando temi comunque ultimamente ricorrenti) riesce a non essere scontato e a raccontare un’avvincente storia d’azione che a tratti si prende la libertà di gettare lo spettatore nell’ansia tipica di un film horror.

TRAMA

La pellicola tesse la sua trama attorno al personaggio di Boyce (interpretato da Jovan Adepo), un soldato del reggimento americano che dovrà interrompere le comunicazioni naziste per permettere agli alleati di invadere la Francia alla vigilia dell’inizio dell’operazione Overlord, più comunemente conosciuta come “Sbarco in Normandia“.Overlord

Il protagonista, pochi suoi compagni sopravvissuti a un rocambolesco lancio di fortuna nella periferia francese (tra cui Nomad, interpretato da Wyatt Russell), e una famiglia del paese in cui la storia prende luogo (tra i quali membri c’è Chloe, interpretata da Mathilde Olliver), si troveranno a dover affrontare non solo la minaccia che l’esercito del Reich rappresenta, ma anche una forza soprannaturale che i tedeschi hanno scatenato attraverso degli oltremodo disumani esperimenti.

ANALISI DEL FILM

La pellicola, come detto in precedenza, si presenta come un film d’azione dalle tinte horror che sfrutta i bistrattati temi del secondo conflitto mondiale e degli esperimenti che danno vita a dei violenti e sanguinari non morti. Tuttavia questi ultimi temi sono trattati in maniera diversa da come si è abituati a vedere, ponendo la luce dei riflettori sui soldati e la loro missione principale.

I mostri creati dai tedeschi nella pellicola risultano essere secondari, se non addirittura marginali (eccezion fatta per alcune parti del film), al punto che non possono essere definiti di fatto “zombi”Nella storia i personaggi si trovano a dover affrontare diverse situazioni estremamente pericolose e ai limiti dell’umano, ma mantengono ben chiaro il loro obiettivo principale. Insomma, queste creature surreali ci sono, ma non sono il fulcro del film.

Invece risulta realmente importante la complicità e la fiducia che i personaggi sviluppano tra loro nell’avanzare della trama, il che rende bene anche il concetto di “crescita” degli stessi, la quale viene diluita perfettamente durante tutti i 110 minuti di durata del film, senza mai far sembrare un personaggio scontato e alla lunga noioso.

Overlord

Andando a parlare del lato tecnico della pellicola, purtroppo è necessario evidenziare che in alcune occasione il film soffre di incoerenze legate alle immancabili necessità di sceneggiatura, le quali però vengono maldestramente evidenziate con alcune inquadrature e durante la costruzione di alcune situazioni.

Diverso invece è il trattamento che è stato riservato alla costruzione dell’ansia, che risulta spesso palpabile e ben definita con una crescita sempre costante e serrata che in fine sfocia nell’immancabile jump scare (il quale però è facilmente prevedibile se si ha “un’infarinatura” di base dell’horror e un po’ di attenzione nella visione della pellicola).

CREDIBILITA’

Per quanto riguarda il fattore “credibilità” il film è estremamente accurato, mostrando (in determinate sequenze) per filo e per segno allo spettatore la crudezza delle azioni dei reggimenti nazisti e la loro continua smania di potere e supremazia, che segnò indelebilmente e purtroppo realmente ogni paese o città che la Germania di Hitler conquistò durante la guerra. Inoltre un grande aiuto a rendere il lavoro accurato e estremamente godibile è dato dalla meticolosità portata nel comparto grafico e in quello sonoro. Infatti la pellicola gode di ottimi effetti speciali (sia nel trucco che nella computer grafica) e di una colonna sonora che ben regge ogni situazione che viene mostrata a schermo, arrivando addirittura a far sentire allo spettatore tutta l’adrenalina che il film tenta di instillare in ogni scena d’azione.

In questo però è purtroppo evidente un non sapiente uso della camera, che risulta spesso troppo veloce rispetto alla scena che si va a rappresentare, trasformando alcune di quelle che potrebbero essere delle ottime scene d’azione in un’accozzaglia di dinamismo e suoni che rendono la sequenza più confusionaria del necessario.

Overlord

Invece (parlando degli attori), l’interpretazione dei vari personaggi presentati, come detto in precedenza, è davvero ben fatta e curata nel particolare, dall’espressività (spesso catturata con dei più che dovuti primissimi piani), alla gestualità delle azioni, passando anche per la capacità di mostrare i vari aspetti di personaggi in continuo mutamento, costretti ad apportarsi a situazioni di pericolo che sono un misto tra il reale dell’esercito nemico e il surreale degli esperimenti nazisti.

CONCLUSIONI

Dulcis in fundo, il film è una buona pellicola d’azione, con delle leggere tinte horror, e un trattamento particolare e ben dosato di tematiche che ormai hanno “perso il loro fascino”. Si tratta di un opera che riesce bene nel proposito di coinvolgere il più possibile lo spettatore, ma che tuttavia in alcune sequenza lascia da parte il dettaglio per concentrarsi su ciò che è utile ai fini della trama e per confezionare un lavoro che sia nelle corde del “cinema contemporaneo”.

Questa pellicola non va considerata come un semplice film di guerra, ne tanto meno come un classico zombie movie, ma va considerata come un’opera a sé stante, e anche decisamente riuscita (seppur con quale piccolo errore qui e lì). Si tratta sicuramente di una pellicola da non perdere e se si è appassionati di film d’azione e se si vuole “sperimentare” qualcosa che si discosta leggermente dai canoni dei generi dai quali trae ispirazione e struttura.

Overlord
8.5
Voto 8.5
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Potrei definirmi un ragazzo semplice con passioni semplici: quella per i videogiochi, ma soprattutto per il mondo del cinema. Da che ho memoria passo il tempo libero (e anche quello impegnato) a giocare e a vedere film. Il mio obiettivo è quello di condividere con quante più persone possibile queste mie passioni (e anche conquistare il mondo, ma per quello c'è tempo).