WestWorld 2×02 – Recensione di “Reunion”

Jacopo Romanelli
Di Jacopo Romanelli Recensioni Lettura da 3 minuti

La seconda puntata di WestWorld non fa altro che aumentare ogni nostro dubbio, domanda o perplessità, non soltanto perché la serie reintroduce due personaggi che pensavamo fossero usciti di scena ma soprattutto perché viene modificato lo stile narrativo, introducendo più linee temporali, due che probabilmente sono separate da due settimane, ma che secondo i produttori potrebbero fornire delle risposte in tempi più brevi.

L’importanza del tempo

In questa seconda puntata è stata appunto evidenziata l’importanza delle linee temporali, non soltanto per quanto riguarda i tempi in cui avvengono le scene ma anche grazie all’introduzione di flashback separati e posti in vari momenti del passato il cui scopo è quello di riempire lacune che volevano colmare assolutamente. L’importanza del passato è talmente ricalcata che in questo episodio non vediamo quasi mai la linea temporale recente, in modo tale che lo spazio narrativo oscilli tra due passati differenti.

Gli host e il loro nuovo ruolo

Scopriamo che gli host vengono utilizzati anche fuori dal parco, come si poteva intuire ma sembrava un’informazione di poco conto e che invece si rivela essere di fondamentale importanza nell’ambito delle nuove vicende.

L’evoluzione personale

Il tema principale resta comunque quello dell’evoluzione, che sia di un host o di un essere umano. Come abbiamo visto nella puntata precedente i personaggi interessati erano Dolores, Maeve, William ma anche Teddy. Ma il cambiamento fondamentale è proprio quello che interessa gli umani, in particolare quello di Logan e William, a partire dall’investimento della Delos fino alla presa di potere di William. Verranno mostrati tutti gli step che faranno diventare William L’Uomo Nero, anche attraverso un profondo monologo. Una visione ben più realistica e tragica è quella che avrà Logan.

Maeve vs Dolores

Un altro punto importante dell’episodio ruota intorno al tanto atteso incontro tra Maeve e Dolores: il paragone tra le due è necessario, sebbene Maeve abbia seguito un percorso disegnato dal suo creatore, mentre Dolores semplicemente ha “rotto” il guscio dove si trovava.

Un altro importante discorso riguarda la libertà: d’altronde, sebbene Dolores stia continuamente cercando di scrollarsi di dosso le catene della prigionia, la sua crociata si porta dietro Teddy, che alla domanda di Maeve riguardante la sua libertà, ormai cucciolo fedele a Dolores, sia vera. La risposta non arriva dal ragazzo, e questo lascia intendere uno sviluppo futuro ancora non noto.

Molti ancora i dubbi e i quesiti, sebbene stiamo andando verso alcune risposte certe. Personaggi sempre più umani e umani sempre più interessanti, storie più intense e misteri che si infittiscono. Ecco perché WestWorld non annoia, o almeno non lo ha fatto con me. La continua evoluzione degli eventi ci rende sempre più partecipi e più attivi durante tutta la storia ed è così che deve essere.

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