Outgunned – Recensione, un GDR carico di adrenalina

Partiamo alla scoperta di Outgunned, gioco di ruolo dall'animo action che si ispira ai film d'azione dagli anni '80 ad oggi: ecco la recensione!

Francesco Pennacchietti
Di Francesco Pennacchietti - Contributor Recensioni Lettura da 8 minuti

Oggi parliamo di un nuovo gioco di ruolo: Outgunned, distribuito da Two Little Mice, è un GDR in cui l’azione fa da protagonista, una classica missione da film action anni ’90 riproposta sotto gioco di ruolo. Abbiamo avuto modo di mettere le mani sulla versione finale del manuale in digitale, così da analizzarlo e scoprire cosa ha in serbo per noi la casa che ci ha portato titoli come Broken Compass, Household e non solo.

Un “libro d’azione”

Partiamo innanzitutto dal manuale: questo si presenta di ottima fattura e con uno stile accattivante, che gioca molto con i colori rosso e blu che formano un ottimo contrasto e che dividono le sezioni in modo intuitivo. Per quanto riguarda le illustrazioni, all’interno del libro ce ne sono parecchie e tutte hanno uno stile molto particolare. Queste si concentrano perlopiù su scene d’azione come inseguimenti, esplosioni e tutto ciò che nel nostro immaginario ci fa classificare un film come di genere action.

Abbiamo utilizzato la parola “film” perché è proprio così che è stato pensato questo GDR: per giocare abbiamo bisogno di eroi, ma anche di un regista, colui che dirige, che dà il ritmo e mette a dura prova le nostre possibilità di successo. D’altronde, senza un po’ d’azione che rasenta le leggi della fisica, non staremmo parlando di un film action!

Il manuale non manca di citare frasi di famosissimi film, e anche i nostri personaggi sono sicuramente ispirati ai Duri del nostro immaginario, con tanto di riferimenti per poter entrare appieno nella parte.

Adrenalina a 1000

Il gioco è pensato per sessioni che si posizionano temporalmente tra gli anni ‘80 e 2000, dando un ampio range per la creazione di missioni impossibili. Se vi piace l’idea di dover impedire la detonazione di una bomba sotto uno stadio pieno di gente per la finale del Superbowl, da soli contro un esercito di mercenari, questo gioco ve ne darà la possibilità. Tra i tanti ruoli giocabili troviamo:

  • Commando: un ex militare, sicuro del suo addestramento, pronto a tutto pur di portare a termine la missione;
  • Survivalista: capace di usare la maggior parte delle armi e con una buona forza fisica;
  • Asso: il pilota per eccellenza, il malato di adrenalina, quello sempre pronto a sfidarsi in una gara contro sé stesso per arrivare primo;
  • Agente: il detective, oppure un federale sotto copertura, colui che saprà entrare in ogni contesto grazie alle sue credenziali e alla sua caparbietà.

Ovviamente ci sono anche altre possibilità per i ruoli, che sono: il combattente, il volto, il nessuno, la mente, il segugio, il criminale e la spia.

Una volta selezionato il nostro eroe, possiamo scegliere le trope (archetipi) che ci aiutano a entrare appieno nella parte, dandoci una linea guida con un tratto positivo e la sua controparte negativa. Per farvi un esempio, il “bastardo dal cuore d’oro”, il classico personaggio strafottente e sopra le righe, ma che in fondo ci tiene a fare la cosa giusta. Sono molti gli archetipi dai quali possiamo attingere, che daranno sicuramente un ottimo risvolto in termini ruolistici.

Entrando un po’ di più nel comparto tecnico del gioco, questo sistema si chiama Director’s Cut e utilizza dei D6, dove però non viene conteggiato il numero nel lancio del dado bensì il numero di coppie. Ci sono anche dei bellissimi D6 che possono essere acquistati insieme al manuale per semplificare la lettura del risultato.

Non è un gioco in cui si fa affidamento solo sul tiro dei dadi, anzi si tira solamente per le situazioni che potrebbero avere delle difficolta o qualcosa che potrebbe andare storto.

Il turno di gioco si divide in azione e reazione. Per ogni azione e ogni reazione che un personaggio compie dovrà tirare un D6 con una classe difficoltà identificata dal regista.

Per farvi un esempio sulle azioni: l’asso sta cercando di fuggire in auto dagli scagnozzi del trafficante di uomini che lo stanno inseguendo, e al suo fianco c’è un commando che sta cercando di far fuoco su i suoi inseguitori. L’asso cerca di passare con il semaforo rosso in mezzo al traffico ad alta velocità (Azione), per la quale dovrà effettuare un tiro vista la complessità. Il commando si sporge fuori dal finestrino cercando di mirare alle gomme degli inseguitori. Anche lui dovrà effettuare un tiro (azione). Si tirano i dadi e se il numero di coppie supera la difficoltà, l’azione risulta riuscita; altrimenti il regista dirà cosa succede e potrebbe richiedere ulteriori tiri per far sìche i suoi eroi possano sopravvivere.

Per quanto riguarda le reazioni invece, superato il semaforo i due personaggi riescono a guadagnare terreno verso i loro inseguitori. Almeno così pensavano: un SUV sbuca dal lato e cerca di colpirli in pieno. In questo caso l’asso che sta guidando può tentare di fare un tiro con la sua reazione per cercare di spostarsi dalla traiettoria o ribaltare la situazione cercando di frenare poco prima dell’impatto per poi accelerare di nuovo quando il SUV li manca speronandoli. La difficolta per queste azioni verrà gestita del regista.

Non esistono i punti ferita, ma un sistema chiamato Grinta dove ogni volta che si fallisce un’azione dobbiamo annerire una casella finché alla fine non avremo più nemmeno la forza per continuare a lottare. Una volta terminata la nostra grinta, infatti, ogni ulteriore fallimento porterà una pallottola nel nostro caricatore della morte.

Immaginatelo come la pistola di una roulette russa: ogni volta che stiamo per morire o che abbiamo terminato la grinta e la nostra vita sta per terminare dobbiamo colorare una pallottola nella nostra scheda, poi dobbiamo effettuare un ulteriore tiro con un D6 e ottenere un numero inferiore al numero di pallottole che abbiamo colorato. Almeno finché la pistola non sarà carica con sei colpi, a quel punto per noi sarà davvero la fine.

In fine, ma non per importanza, il manuale ha una grande vastità di armi, gadget e veicoli per i nostri eroi con un ottimo sistema di gestione dell’equipaggiamento.

Giudizio finale

Outgunned è un gioco capace di appassionare i giocatori, grazie alle sue dinamiche semplici e allo stesso tempo spettacolari, il tutto ispirandosi e prendendo spunto dai migliori film d’azione. La possibilità poi di calarsi nei panni di questi personaggi d’azione, interpretando il tutto in maniera cinematografica, aggiunge un’immersività narrativa vicina al nostro immaginario collettivo. Insomma, se volete un ottimo gioco Action che non sia legato solo al tiro di dado, Outgunned fa al caso vostro.

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