Mafia III: la famiglia Marcano

Federico "Alexeij" Zunino
Di Federico "Alexeij" Zunino News Lettura da 2 minuti

Haden Blackman, Bill Harms e Ed Fowler, rispettivamente game director, lead writer e senior writer di 2K Games per Mafia III, in un video pubblicato poche ore fa approfondiscono le dinamiche interne della famiglia Marcano, i signori del crimine della città di New Bordeaux, dove sarà ambientato il terzo capitolo della serie. I Marcano avranno un ruolo predominante nel gioco: la famiglia ha infatti governato il lato oscuro di questa fittizia New Orleans per generazioni quando il gioco comincia nel 1968, ed intende rimanere al potere. Ma in un’ambientazione in cui i valori della famiglia e la lealtà sono due punti focali intorno a cui tutto ruota, la famiglia Marcano viene presentata come sulla via di una prossima frammentazione interna.

Mafia III

Sal “Sammy” Marcano è il capofamiglia e principale antagonista di Mafia III, ma non ha conquistato e mantenuto la sua posizione senza combattereLincoln Clay e la sua famiglia non sono stati infatti i primi a intralciare il Boss e a pagarne le conseguenze. Harms rivela che Sal Marcano risponde alla Commissione, ma che l’unico obbligo che gli viene imposto è quello di accettare chiunque la Commissione gli raccomandi: questo fa sì che la famiglia Marcano abbia fra i suoi ranghi molti “indesiderati” di cui le altre Famiglie volevano sbarazzarsi, come Vito. L’origine del possibile conflitto interno è tuttavia ben più vicina al Boss Sal: il suo figlio ed erede, Georgie Marcano. Il rampollo è giovane, ambizioso e violento, nonché il braccio destro del padre, ma non esita a perseguire una propria agenda quando i suoi interessi e quelli paterni non corrispondono. Questo antagonismo, sebbene non palese, verrà sfruttato da Lincoln nella sua ricerca di vendetta? Non lo sapremo finché non potremo mettere le mani sul gioco. Vi ricordiamo che Mafia III uscirà per PlayStation 4, Xbox One, PC macOS il 7 ottobre 2016 e vi lasciamo qui sotto il video approfondimento. Buona visione!

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Seguace disilluso di mamma Bioware, in un costante odi-et-amo con Bethesda e fanboy di Chris Avellone, nasce, cresce e va a sbattere a braccetto con Pokemon e la FX. Gli anni dei RTS sono lunghi e pieni di gioie, poi recupera American Conquest Serie Oro e rischia l'esaurimento nervoso contro l'IA del gioco. Da quel momento comincia la passione (leggi: ossessione) per gli RPG su ogni piattaforma fino a tornare recentemente su PC, sebbene abbia lacune catastrofiche su alcuni classici che non si può non aver giocato - vero, Final Fantasy? Scrive, legge fumetti da finto intellettuale dopo i traumi dovuti ai manga - ma la Sindrome di Stoccolma è una brutta cosa - e scrive ancora un po'.