Spesso, il mestiere di game developer non è roseo come ci si potrebbe aspettare: lo sanno bene i ragazzi di Two Tribes, studio Olandese che ha una storia decennale dietro, ma che sta per ritirarsi dalla corsa. Prima di salutare tutti però, lo studio vuole lasciare il mondo dei video games con un ultimo titolo, il loro personalissimo canto del cigno: stiamo parlando di RIVE, un platform shooter in 2D che a lungo è stato tenuto sotto quieta osservazione, e che si appresta ad uscire tra qualche settimana.
Nel gioco controlliamo un piccolo robot a forma di aracnide, e i due stick hanno un ruolo fondamentale in questo: se il sinistro ne governa i movimenti infatti, il destro servirà a direzionare l’arma verso un punto specifico. In questo gioco infatti non ci sono dei pulsanti per sparare, in quanto basterà spostare la suddetta levetta per iniziare a consumare proiettili. Questo sistema di controlli è in realtà congeniale al ritmo di gioco: nel primo livello che ho provato infatti, spesso venivo inseguito da delle sentinelle il quale unico scopo era farsi saltare in aria appena entrato in contatto con il mio mech. L’unico modo per non farsi colpire è appunto iniziare a scappare, e dirigendo i cannoni verso di loro; il risultato è dei più gradevoli, in quanto bisognava spesso avere la prontezza di cambiare direzione all’interno degli stretti cunicoli del livello e intanto tenere a bada le mine ambulanti che cercheranno di annientarvi senza troppi patemi.
In un secondo livello invece, ci veniva data la possibilità di muoversi all’inizio nello spazio aperto, grazie a dei propulsori: anche qui, non sono mancate delle fasi in cui il ritmo è stato più serrato, ma mentre mi facevo strada tra le macerie di altri automi, mi è stata introdotta un’abilità tutt’altro che secondaria. Si può infatti spesso passare alla visuale a raggi X, che permette di vedere parti della circuiteria della base spaziale, così da poterla hackerare se la si inquadra (sempre con lo stick destro!). Questo tipo di power up serve anche contro altri robot “di servizio”, che una volta violati nel sistema vi assisteranno come infermieri: essi infatti rigenereranno la vostra vita, qualora ne avrete bisogno, finché la loro non si esaurisce.
Infine, mi hanno fatto provare una boss fight. In particolare, dovevo sconfiggere un drone enorme munito di scudo, che però abbassava per rilasciare le solite mine auto guidate. La difficoltà del livello sta nel fatto che il drone si muove da una parte all’altra dello schermo, uscendo quindi dalla visuale, mentre dal suolo escono delle vampate di lava che è opportuno evitare, se non si vuole finire male. Fortunatamente ci viene in aiuto una sorta di Shock Grenade in grado di immobilizzare le piccole mine e quindi avere un po’ di respiro. La sensazione una volta finita la mia prova è che Two Tribes abbia cercato, in questo RIVE, di regalarci un gioco che strizza l’occhio sia al genere dei Platform che a quello dei vecchi shoot’em up da sala giochi alla Gradius per intenderci. Ma insomma, se avete amato i due Toki Tori, EDGE e gli altri titoli dei ragazzi olandesi, allora non potete farvi scappare questo RIVE, in uscita il 13 Settembre per Windows PC e PlayStation 4, successivamente sarà disponibile anche Xbox One e Wii U!