Di giochi da tavolo per due giocatori ne esistono a bizzeffe: parliamo di una valanga di prodotti che vanno dal semplice board game ai più complessi giochi di miniatura. L’idea generale è che un prodotto pensato per due giocatori deve per forza essere lungo e complesso. Ma cosa succede quando invece il gioco da tavolo si fa portatile, veloce e pensato esclusivamente per una sfida testa a testa? Nasce 2 Kings. Il gioco, creato dai Piccini Bros. e da Roberto Bucciarelli, propone una sfida per due giocatori della durata di circa 20 minuti, che ricorda molto Clash Royale e che pone come obiettivo quello di conquistare l’interno regno.
Setup
Il gioco si propone in una piccola scatola che, una volta aperta, funzionerà da board del gioco: da un lato avremo delle magie giocabili e un contatore (dove potremo muovere il nostro segnalino), dall’altro invece ci sarà lo spazio per le tre torri di ogni giocatore, oltre che degli spazi dedicati ai piccoli dadi. La versione che abbiamo provato, un prototipo molto vicino al prodotto finale, non aveva gli slot per i dadi (cosa comoda per il proseguimento della partita) ma comunque mostrava una qualità intrinseca di alto livello. Ovviamente il gioco non è solo la scatola: all’interno infatti abbiamo due set di tre torri (una per giocatore), i vari dadi dei due giocatori, due piccolissime torri segna punti e un dado (che determinerà gli Elisir Points di ogni turno). L’idea alla base di tutto di sfruttare la scatola come mappa di gioco è geniale: questa dinamica toglie gran parte dell’ingombro del tabellone, proponendo davvero un gioco portatile in tutta la sua anima. Altrettanto intelligente il fatto che i dadi colorati siano le pedine: questo toglie gran parte della complessità di un gioco simile e riesce a semplificare ogni regola possibile, così da rendere ancora più agile questo titolo.
Le meccaniche di gioco
Così come il setup del titolo è molto semplice, anche le regole base che muovono 2 Kings sono facili da imparare. 2 Kings si svolgerà quindi procedendo di turno in turno, dove ogni giocatore dovrà fare delle azioni prima di poter passare. La prima cosa che viene fatta dal giocatore di turno è quella di lanciare il dado Elisir: questo, a sei facce, presenterà i valori 3, 4, 5 e 6, oltre che un pallino blu e un pallino rosso. Sebbene la parte interessante arrivi con queste ultime due facce, prima parliamo dei valori sul dado: una volta scoperto il numero di punti Elisir che il giocatore sbloccherà, egli potrà fare determinate azioni. Questi punti dovranno quindi essere spesi per arruolare una pedina (con un valore che va da 1 a 4) e/o muovere una pedina fino a 4 caselle. Ogni casella di movimento e ogni punto della pedina costerà 1 punto Elisir, e questa fase del turno potrà dirsi completata solo quando tutti punti saranno spesi.
Se il movimento è facile da comprendere, lo schieramento ha delle sotto regole molto importanti legate alle zone legali: una pedina infatti dovrà essere sempre schierata nelle caselle interposte tra le torri del giocatore e il fiume, e inoltre non potrà mai essere posizionata più avanti di una pedina già schierata di quel giocatore. Regole legate al movimento invece rendono impossibile lo spostamento diagonale e indietro, lasciando come mosse legali solo l’andare avanti o spostarsi lateralmente.
L’obiettivo del gioco è conquistare 10 punti e concludere la partita, e per farlo dovrete arrecare danno alle torri del giocatore avversario con le vostre pedine: per farlo, potreste incontrare quasi sicuramente delle pedine avversarie sulla vostra strada. In questo caso, appena la vostra pedina ingaggia quella del nemico (serve fare un movimento per finire sopra la casella occupata dalla pedina nemica) partirà il combattimento. In questo caso, una semplice sottrazione tra i due dadi decreterà il vincitore, che cambierà la faccia della pedina col risultato finale. Ovviamente, è possibile fare quanti combattimenti, movimenti e schieramenti si vuole nel turno, a patto di rispettare i punti Elisir.
Per raccogliere i 10 punti finali, la pedina dovrà raggiungere le torri e salire sopra una di esse: dopo aver combattuto con l’eventuale pedina nemica posizionata sopra, farà poi danno del valore residuo: la pedina verrà tolta dal gioco, ma i punti verranno segnati sul contatore accanto alle magie, avvicinando l’obiettivo che porta alla vittoria.
Le ultime due facce del Dado Elisir contengono invece un pallino blu e un pallino rosso: questi risultati sbloccheranno rispettivamente accesso alle Magie Blu e Magie Rosse, che il giocatore potrà utilizzare. A prescindere dal risultato, il giocatore riceverà 2 punti Elisir da spendere: prima o dopo averlo fatto, potrà poi utilizzare una delle 4 magie disponibili (che andranno a diminuire, aumentare, muovere o danneggiare delle pedine in gioco), oppure può optare per un rilancio del dado (scelta azzardata che farebbe mantenere al giocatore i 2 punti Elisir e, nel caso uscisse di nuovo lo stesso risultato, darebbe subito una pedina da 5 da schierare gratuitamente).
Il nostro giudizio
2 Kings è un gioco semplice e veloce: la sua vicinanza a Clash Royale senza però inserire una meccanica di deck building lo rende agile e facile da imparare, e il fatto che una partita duri dai 15 ai 30 minuti permette a questo titolo di scalzare gran parte dei fast game, che spesso peccano di meccaniche. Se infatti un qualunque gioco veloce punterebbe tutto sulla fortuna, qui si parla di strategia e tattica, qualcosa di raro in titoli simili. La bravura del giocatore di saper muovere, posizionare e utilizzare le magie nel momento giusto (nonostante tutto questo sia gestito da un dado) dà uno spessore ulteriore al gioco, che diventa il perfetto connubio tra sfida letale per due giocatori e gioco veloce per occupare il tempo.
Nonostante il prototipo, la qualità del materiale è davvero elevata: le torri sono solide e fatte su misura per i dadi, i disegni sono semplici ma chiari e sicuramente gli slot per i dadi pedina che si vedono nella versione definitiva (che potete trovare su Kickstarter ancora per qualche settimana) renderanno il tutto ancor meglio.