Come sappiamo da tempo ormai, con Battlefield 1 ci ritroveremo a combattere nei grandi scenari che hanno caratterizzato la Prima Guerra Mondiale, con tutto ciò che ne concerne. Infatti, all’epoca la tecnologia non era come quella moderna, la quale mette a disposizione dei militari degli avanzati sistemi di puntamento, sensori termici e mirini, permettendo loro di essere efficaci e letali anche nelle condizioni meteo più disparate. Ma come dicevamo poc’anzi, nel 1914 la situazione non era certo questa, e perciò in Battlefield 1 il meteo influenzerà di molto le nostre partite.In una nota rilasciata sul sito ufficiale del gioco, gli sviluppatori di DICE hanno spiegato il funzionamento delle condizioni meteorologiche e su come esse andranno ad influenzare il gameplay, grazie al sistema di meteo dinamico implementato in Battlefield 1. Tutte le mappe multigiocatore utilizzeranno questo sistema che mira a coinvolgere ulteriormente il giocatore nell’azione. Al contrario degli ambienti distruttibili, le condizioni meteo sono un fattore esterno, sul quale non si ha alcun controllo con la situazione che potrà cambiare in pochi istanti.
La nebbia fitta, per esempio, limita la visuale. Questo riduce l’efficacia da lontano dei cecchini e modifica anche la distanza d’individuazione. Quando c’è molta nebbia, una mappa in campo aperto può trasformarsi in uno scontro ravvicinato, anche solo per un periodo limitato. Poi c’è la pioggia; non influisce sulla distanza visiva, ma può distorcere le immagini nel mirino. Questo effetto si riflette anche sul modo in cui si pilotano gli aerei: dato che la visibilità ne è influenzata, con la pioggia bisognerà essere più cauti, specie quando si vola in prossimità di montagne o a bassa quota.
Le condizioni estreme, come le tempeste di sabbie che si abbattono nella mappa Deserto del Sinai, non si limitano a bloccare la visuale. Le particelle di sabbia, per esempio, rendono molto difficile il volo, costringendo a terra tutti gli aerei. Anche se sarà sempre possibile trovare una soluzione alternativa, soprattutto i giocatori che conoscono alla perfezione la mappa, potrebbero tentare il decollo, sfruttando la scarsa visibilità a loro vantaggio. Ecco quanto possibile leggere nella nota degli sviluppatori:
“Le condizioni meteo hanno effetto su quasi tutto ciò che accade nel gioco. Le gocce di pioggia sono visibili sulle armi, gli uccelli si allontanano quando si alza il vento, il sonoro cambia durante le tempeste di sabbia. Come per tutti gli elementi di Battlefield 1, volevamo che le condizioni meteorologiche facessero sentire il giocatore parte di un mondo reale, sia visivamente sia dal punto di vista tematico. Sul fronte occidentale imperversa pioggia battente e, nelle trincee, la nebbia è molto più spessa: sembra quasi incollata al terreno. Sulle Alpi italiane, invece, la nebbia è presente sul fondo delle vallate: una volta raggiunta la vetta delle montagne, la visibilità è ottima. E si può vedere la nebbia, in basso.”
Cosa ne pensate? Pensate che il meteo dinamico sia una buona aggiunta per il gameplay del gioco?