Durante la fiera di Colonia abbiamo avuto la possibilità di provare la vera novità dell’ultima collection in uscita a dicembre su PlayStation 4, ossia Kingdom Hearts 0.2: Birth By Sleep – A Fragmentary Passage. Questo capitolo ci introdurrà alle porte del famoso e attesissimo Kingdom Hearts 3. Come molti di voi sapranno, la storia di Kingdom Hearts è molto complicata, infatti, bisogna aver giocato a tutti i capitoli della serie per capirne l’intero contenuto. Il director Tai Yasue, volto abbastanza noto di casa Square Enix, ha voluto dedicare quest’ultimo capitolo inedito ai fan della serie di lunga data.
Questo episodio va a mettersi in coda al primo titolo uscito per PSP e PlayStation 3, e si focalizza sul viaggio di Aqua, uno dei tre personaggi del gioco. Aqua è un personaggio dolce, ma allo stesso tempo malinconico poiché intrappolata nel mondo dell’oscurità. Dal momento che sarà una delle figure importanti anche per il futuro della saga, Kingdom Hearts 0.2 Birth By Sleep – A Fragmentary Passage è un gioco fondamentale per entrare in sintonia con lei. Dal punto di vista tecnico, il gioco è sviluppato con lo stesso motore grafico di Kingdom Hearts 3, l’Unreal Engine 4. Grazie a quest’ultimo, Aqua si muove dolcemente attraverso gli schermi di gioco fra effetti di luce ed effetti speciali che descrivono benissimo la meravigliosa sintonia tra i mondi Square Enix e Disney. Abbiamo notato come in base alle azioni che compiamo, che siano attacchi combinati o delle magie specifiche, potremo trarne vantaggio per scatenare potenti attacchi o usare tecniche del tutto nuove.
La prima cosa da menzionare è l’aspetto, i 60fps non erano esattamente tali, ma ci si avvicinavano parecchio, c’è quindi da aspettarsi che siano più stabili nella versione finale. Non è presente il deck dei comandi, ma la classica interfaccia vista nei capitoli precedenti. Inoltre, la barra del Focus verrà consumata per eseguire i comandi col mirino (come già visto in Birth By Sleep). I menu scorciatoia hanno pagine multiple e possono essere usati per eseguire magie o utilizzare oggetti, mentre si può usare il D-Pad per cambiare le varie pagine dei menu. La novità che ci ha colpito è stata la barra MP: quando si svuota completamente, poi si ricarica totalmente (come in Kingdom Hearts 2) in automatico, anche se non sappiamo se si tratta di una caratteristica esclusiva della demo. L’aspetto innovativo del gameplay lo si nota sin da subito, poiché risulta altamente fluido e frenetico a differenza del capitolo originale. Tornano le combo con le magie, e se ne eseguiremo molte in serie sbloccheremo la modalità “finisher” con una magia potenziata a seconda dell’incantesimo che abbiamo utilizzato. Abbiamo notato anche la presenza del flowmotion, seppur in maniera minima, ed è possibile attivarlo solo se si lancia Blizzaga sul terreno: questo creerà una scia di ghiaccio sulla quale possiamo scivolare ed utilizzare il cosiddetto flowmotion. Riguardo gli Heartless Shadow, notiamo che si trasformano in ombra per strisciare sul terreno diventando piatti, evitando gli attacchi. Concludiamo con gli unici difetti che abbiamo trovato nel gioco: la telecamera va ancora sistemata, perché alcune volte ha dei problemi di inquadratura che non ci fanno vedere chiaramente quello che sta accadendo intorno a noi. Le troppe lampade presenti nella demo, rendono l’aggancio di un obiettivo molto più difficile.