Hands On Batman Arkham VR – Gamescom 2016

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor Impressioni Lettura da 2 minuti

Il progetto dell’industria videoludica di portare la realtà virtuale nelle case di tutti è sempre più vicino alla realizzazione: Sony parte all’assalto con Batman Arkham VR che punta a fare di noi dei veri Cavalieri Oscuri. Questo è il risultato della nostra prova alla Gamescom 2016.

Batman Arkham VR

E’ proprio il caso di dire Hands On! Perché questa volta ci abbiamo messo le mani sopra nel vero senso della parola. Una volta inserito il visore e preso familiarità con i comandi (vi ricordate il vecchio PsMove? Bene, ora sapete a cosa serve!), ci ritroveremo nei panni di Bruce Wayne che, posto davanti ad un pianoforte, incontra il fedele Alfred. Ci viene consegnata una chiave e una volta inserita nello strumento musicale, scenderemo nella batcaverna. La discesa è lenta e ci dà il tempo di guardarci intorno, di esplorare con lo sguardo ogni dettaglio. E’ difficile da descrivere come sensazione: si ha davvero l’impressione di scendere con un ascensore e di addentrarsi nelle viscere della caverna. Arrivati a metà della nostra discesa ci viene chiesto di indossare l’armatura, la batcintura, l’elmetto e i guanti del Cavaliere. Ci specchiamo e possiamo vedere che all’effettivo siamo Batman.

Facciamo pratica con le armi, il mitico Batarang, il leggendario rampino e il sistema di investigazione. Partiamo per la nostra missione per andare ad investigare su una scena del crimine. Troviamo il cadavere di Dick Grayson, che veste i panni di Nightwing: sta a noi capire come si è svolto il combattimento ed evidenziare i punti di interesse. Non vi riveleremo l’esito dell’investigazione, vi basti pensare che alla fine della prova volevamo correre a comprare il titolo.

Il prossimo 13 ottobre lo troverete nel vostro negozio preferito.

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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.