Il Codacons chiede che Pokémon GO sia vietato in Italia

Damiano "Xenom" Pauciullo
Di Damiano "Xenom" Pauciullo News Lettura da 4 minuti

Il fenomeno del momento di cui tutti parlano (nel bene e nel male) è sicuramente Pokémon GO, l’app per dispositivi iOS e Android che permette di catturare, attraverso la realtà aumentata, i primi 151 Pokémon, un sogno che diventa realtà per centinaia di milioni di fan delle creature di Game Freak e Nintendo. Purtroppo, però, in queste settimane oltre alle belle notizie abbiamo anche riportato di numerosi incidenti e musei e parchi presi d’assalto proprio per la smania dei giocatori di catturare i mostriciattoli e che quindi, distratti dal gioco per smartphone, hanno avuto “conseguenze” nella vita reale.

Pokemon GOProprio dopo alcune situazioni avvenute anche in Italia, il Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) ha chiesto alle autorità di intervenire poiché Pokémon GO è da ritenere in tutto e per tutto un “attentato alla sicurezza”:

Giochi di questo tipo rappresentano un pericolo concreto perché vengono utilizzati in qualsiasi momento della giornata e distolgono i giocatori dalla dovuta attenzione verso la strada e l’ambiente circostante. Pensiamo a chi usa l’App alla guida di una automobile, ma anche a pedoni e ciclisti a caccia di Pokemon che rischiano di essere investiti perché intenti ad osservare lo schermo del cellulare e non il marciapiede, le strisce pedonali e la strada dove camminano.
Alla luce degli ultimi incidenti registrati in Italia abbiamo deciso di presentare un esposto alla Procura di Roma, affinché apra una indagine per “attentato alla sicurezza dei trasporti” e verifichi se l’applicazione in questione possa rappresentare un pericolo ai sensi del Codice della Strada. Al tempo stesso ci rivolgiamo al Ministero dei trasporti perché adotti le misure del caso a tutela degli utenti della strada, compreso – qualora necessario – il divieto totale di diffusione dell’App Pokémon GO sul territorio italiano.

Ma non è tutto, poiché anche l’Asaps, ossia il portale della sicurezza stradale, non vede di buon’occhio l’applicazione di Niantic e chiede addirittura al Governo italiano di prendere dei provvedimenti seri:

Ora da poche settimane irrompe questa novità del Pokèmon Go, una ulteriore minaccia al sistema della mobilità che oltre a distrarre i conducenti, anche se affiancati dai nuovi navigatori del Pokemon Go, si caratterizza come minaccia altresì per i pedoni e ciclisti come probabili vittime e anche come utilizzatori di questa App, spesso mentalmente assorbente, mentre sono alla caccia dei mostricciattoli.
Prima che la situazione dilaghi con conseguenze serie e preoccupanti, chiediamo ai vertici delle forze di polizia e ai sindaci di intervenire con misure che intensifichino i controlli e al governo con un provvedimento che vieti in modo più severo rispetto alle previsioni dell’art.173 CdS l’utilizzo di questo gioco distrattivo quando si è alla guida, prevedendo il sequestro del cellulare per almeno un mese con estensione del divieto di utilizzo della App anche agli accompagnatori all’interno degli abitacoli dei veicoli, oltre che ai pedoni durante gli attraversamenti stradali anche sulle strisce. O, quantomeno, di inibire il funzionamento della App in Italia durante guida.

Parole sicuramente dure, che solo da chi prende la palla al balzo del successo di un gioco per criticarlo e demonizzarlo ci potevamo aspettare. Che Pokémon GO sia in qualche modo “pericoloso” non lo mettiamo in dubbio: dover camminare e allo stesso tempo tenere sott’occhio lo smartphone può portare a conseguenze anche gravi, ma sta sempre a chi utilizza l’apparecchio fare attenzione a ciò che lo circonda. Cosa ne pensate delle parole del Codacons e dell’Asaps? Pensate che la colpa sia dovuta al gioco o agli utenti?

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Videogiocatore da quando aveva 3 anni grazie ad un bel GameBoy rosso fiammante, si chiede ancora come facesse a quell'età a completare i giochi. Predilige i platform (soprattutto se come protagonista hanno un idraulico baffuto) e i giochi d'avventura (ma solo se il personaggio ha una tunica verde); diciamo che quel 23 settembre del 1889 avevano previsto la sua nascita, fondando quindi la Nintendo.