L’esplosione di Pokémon GO nel mondo è tale che perfino i male intenzionati hanno colto la palla al balzo. Recentemente stiamo assistendo ai più disparati episodi: c’è chi ha distrutto auto mentre guidava, chi è caduto da una scogliera e, che ci crediate o no, c’è chi sfrutta l’applicazione per adescare e colpire i più piccoli, come gli adolescenti. Del resto, attirare rtagazzini in posti isolati con questa applicazione risulta molto semplice, ed è una vera manna per i malviventi.
Complice l’estate ed il maggior tempo libero dei teen ager, questa applicazione risulta utile per chi vuole compiere piccoli furti o essere in procinto di compiere abusi sessuali su minori. E’ sufficiente attivare un Pokéstop nel gioco ed ecco che gruppi di ragazzi e ragazze possono ritrovarsi nello stesso punto, magari un po’ isolato dal centro urbano ed i malviventi possono colpire indisturbati. Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro e docente di Neuropsichiatria Infantile dichiara:
Nel mondo virtuale, purtroppo, le differenze di età sono annullate. Questo rischia di essere una grossa fonte di pericoli per i minori, che si ritrovano soli e senza difese, esposti alle mire di malintenzionati: è proprio in questi spazi, che si insinuano sempre di più i fenomeni dell’adescamento online e della pedofilia. Da un lato, occorre che bambini e ragazzi sviluppino una maggiore responsabilità nell’uso di questi strumenti. Su questo Telefono Azzurro promuove, da anni, attività di prevenzione, formazione nelle scuole, ascolto e intervento, con l’obiettivo di promuovere un uso sicuro del web. Dall’altro, sono le aziende sviluppatrici di nuove tecnologie a dover giocare un ruolo chiave per garantire che gli strumenti da loro promossi non possano in nessun modo mettere a rischio i minori.
Nasce così il tag #TAdigitalsupporter che mira a diffondere in rete, la nascita di volontari, pronti a tenere sotto controllo il fenomeno ed essere pronti a chiamare le forze dell’ordine qualora avvistino comportamenti sospetti.