Recentemente la rivista giapponese Famitsu ha intervistato il direttore di gioco Nakanishi Koushi e il produttore Kawada Massao per quanto riguarda il loro lavoro su Resident Evil 7. L’ultimo capitolo della serie è stato introdotto durante questo E3 2016 con una variazione molto importante, ovvero la visuale in prima persona rispetto alla classica terza persona dei titoli precedenti. I due game designer hanno dato parecchie delucidazioni sulle scelte operate nello sviluppo di questo nuovo rivoluzionario capitolo della saga nell’intervista che trovate a seguire.
Innanzitutto lo sviluppo del gioco sembra sia iniziato già da febbraio 2014 per volere di Takeuchi Jun (già sviluppatore dei maggiori titoli della saga). Questi anni sono serviti al team di Capcom per poter costruire il motore grafico utilizzato dal gioco, che hanno chiamato RE engine: questo motore dispone di una funzionalità per implementare il supporto del VR, che abbiamo capito non sarà necessario, ma offrirà sicuramente un’esperienza più immersiva di gameplay. Kawada ha poi affermato che gli eventi del gioco saranno successivi a quelli di Residenti Evil 6:
“Non posso andare nel dettaglio in questo momento, tutto quello che posso dire è che è impostato dopo gli eventi di Resident Evil 6. Tutti noi abbiamo deciso di tornare alle origini per progettare una completa esperienza horror anche se abbiamo voluto mostrare la debolezza del personaggio principale.
Impersoniamo una persona normale che viene gettata in questo incubo non sapendo cosa fare o quello che gli aspetta, che è il concetto principale di questo gioco. Una vera esperienza horror ha bisogno del senso di disperazione totale, e stò dicendo più di quanto dovrei”
Koushi ci assicura poi la stessa esperienza di gioco degli altri Resident Evil:
“Il gioco si è evoluto nel corso degli anni, prima con con la variazione dell’angolo di visuale come in Resident Evil 4 e naturalmente anche in Resident Evil 7 insieme al sistema di zapping in Resident Evil 2.
Ci piace che i giochi siano fedeli alla storia, ma ci piace anche la sfida di inserire nuove idee negli ultimi giochi della serie. Resident Evil non sarebbe Resident Evil se non ci sfidassimo di noi stessi e non mettessimo nuove idee interessanti, ma il cuore e l’atmosfera rimarranno fedeli alla serie classica.
Abbiamo voluto che il gioco seguisse l’atmosfera dei vostri titoli preferiti, ponendo ogni passo lento come se qualsiasi cosa potesse esserci dietro l’angolo facendovi mantenere i ritmi cardiaci costantemente alti.”
Siete contenti di queste novità introdotte in Resident Evil 7?