ASUS ROG STRIX XG35VQ – Recensione del monitor che cambia le regole

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor Recensioni Lettura da 5 minuti
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ASUS ROG STRIX XG35VQ

Asus è da sempre uno dei leader del mercato in campo di Personal Computer: con questo monitor il brand arriva a segnare un nuovo punto sul tabellone, alzando l’asticella del riferimento per la concorrenza. Il ROG STRIX  XG35VQ pare un vero gioiellino di tecnologia: andiamo a sviscerare i dettagli tecnici del prodotto e poi seguiranno le nostre impressioni in merito.

Tecnicamente Ineccepibile

La curva del ROG STRIX XG35VQ è l prima cosa che si nota, poi si scopre che l’angolo di curvatura pari a 1800R assicura una visione equidistante di ogni punto dello schermo rispetto gli occhi di chi guarda, in questo modo l’angolo di visione periferica in modalità gioco ne beneficerà non poco, dandovi modo di vedere il pericolo con maggiore accuratezza. La seconda cosa che probabilmente noterete sono le dimensioni del suddetto schermo generosissime nei suoi 35 pollici, ma non meno appariscente è il supporto alla base, in metallo, con il braccio che contiene tutti i cavi del caso in plastica. Il logo Strix sul retro e l’aureola sono in metallo cromato, ma appena si collegano alla corrente elettrica questi si attiveranno, offrendovi tutto il godimento dell’ambient light offerto dal sistema Aura Sync.

Immancabile il logo proiettato al disotto dello schermo, che potrete personalizzare grazie a dei dischi in plastica che, una volta inseriti nel supporto, proietteranno quel che vorrete, perfino il logo di Batman per esempio. La frequenza di refresh dello schermo è di ben 100Hz: d’accordo, non arriva ai tanto agoniati 144Hz, ma considerate che stiamo parlando di un pannello enorme, che supporta una risoluzione nativa in 4K, cosa che la maggior parte delle schede video di oggi non sostiene nemmeno a 50fps. Di conseguenza, a schermo non vi accorgerete della differenza nel novanta percento dei giochi che proverete. Forte dell’Extream Motion Blur, il monitor vi consentirà di eliminare la sfocatura ai bordi delle immagini oltre che il fastidioso effetto smearing. Grazie al Freesync incorporato, la latenza di risposta tra scheda video e processore sarà minimizzata, permettendo di eliminare il fastidioso effetto “blocco” che si nota tra una scena e l’altra dei giochi. La risposta dello schermo è di 4ms, standard per una dimensione simile (siamo al livello televisivo per molti versi). Parlando di connessioni, opportunamente nascoste da un pannello rimovibile sul retro, nel ASUS ROG STRIX Curved XG35VQ troviamo:

  • 2 porte USB 3.0
  • 2 porte HDMI
  • 1 Jack Out da 3.5mm
  • 1 porta DP

Non dimenticate che lo schermo, forte di una sottilissima barra ai bordi, è previsto della tecnologia di sharing dell’immagine: potrete collegare fino a tre di questi bestioni ed avviare il gioco che preferite creando un pannello unico.

In Cerca dell’Incredibile

Il motto di Asus si fa sentire: siamo davvero davanti all’incredibile circa questo ROG STRIX XG35VQ: il design è pazzesco e si integra perfettamente con lo stile che l’azienda adotta sui suoi prodotti, a metà tra il mondo futuristico dei Predator (visti nei famosi film) e la tradizione del popolo Maya. Al tatto lo schermo è solidissimo, specialmente la sua base in metallo: visivamente una volta aperta la scatola e fatto lo sforzo di sollevare questo bestione da quasi 13kg ci si rende conto che si ha davanti un prodotto inusuale, diverso dal resto che troviamo sul mercato e in un certo senso unico. La cura dei dettagli, la raffinatezza dei materiali, valgono il prezzo che, seppur alto e non di certo accessibile a tutti, ci fa capire quanto Asus abbia dedicato al suo pezzo forte. Vi assicuriamo che una volta aperto e messo in funzione non potrete fare a meno di pensare che il prezzo pagato sia stato in fondo basso rispetto alla qualità che si ha davanti.

ASUS ROG STRIX XG35VQ
10
Voto 10
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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.