Metal Gear Solid V non è solamente uno stealth

Damiano "Xenom" Pauciullo
Di Damiano "Xenom" Pauciullo News Lettura da 1 minuti

In una recente intervista, Jon Edwards, testa del reparto marketing di Konami, ha espresso quello che è il pensiero della software house riguardo l’ultima fatica di Hideo Kojima, Metal Gear Solid V.

Si parla inizialmente del fatto che è riduttivo catalogare The Phantom Pain come un gioco solo stealth:

“potrei affermare che Metal Gear Solid è praticamente la sola saga stealth vera e propria, ed anche in quel caso [lo stealth] è solo una parte del complesso. L’infiltrazione è una parte chiave del gioco, ma The Phantom Pain trascende quei limiti. Si potrebbe dire che si tratta di un vero videogioco di combattimento con elementi stealth.”

Si parla poi dell’open world, una delle caratteristiche principali del gioco:

“L’open world è un’aggiunta al cuore del gioco. L’enorme area giocabile è di importanza vitale, poiché mostra le dimensioni della guerra. Non trovi la sorveglianza nemica semplicemente in un posto, hanno sentinelle e posti di blocco, e spesso si dividono il controllo dei perimetri. Pattugliano per bene, il che rende la dimensione delle mappe fondamentale, perché il giocatore può scegliere tra diversi percorsi“.

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Videogiocatore da quando aveva 3 anni grazie ad un bel GameBoy rosso fiammante, si chiede ancora come facesse a quell'età a completare i giochi. Predilige i platform (soprattutto se come protagonista hanno un idraulico baffuto) e i giochi d'avventura (ma solo se il personaggio ha una tunica verde); diciamo che quel 23 settembre del 1889 avevano previsto la sua nascita, fondando quindi la Nintendo.