Il calcio, uno degli sport più amati nel mondo e sicuramente il più apprezzato in Italia, fa sì che ogni anno il nuovo capitolo di FIFA stia per settimane ai vertici delle classifiche di vendita nei primi periodi del lancio del gioco. EA per anni ha dovuto scontrarsi, spesso perdendo il duello, con Konami e il suo PES, per poi riprendersi negli ultimi anni lo scettro di simulazione calcistica preferita dagli amanti di questo sport.
L’anno scorso, però, il divario tra i due titoli, FIFA 15 e PES 2015, si è ridotto moltissimo, tanto da far preferire il secondo a molti videogiocatori: come sarà ricorsa ai ripari EA?
Squadra vincente (non) si cambia
Una delle critiche che più hanno colpito FIFA 15 è stata l’incredibile facilità con cui i giocatori più veloci riuscivano ad eludere la difesa avversaria, rendendo di fatto le partite online, e non solo, monopolizzate dalle squadre e dai giocatori velocisti. Qualcosa andava cambiato, ed EA sembra proprio aver ascoltato i suoi acquirenti con FIFA 16. In che modo? Non diminuendo le statistiche dei suddetti giocatori, ma perfezionando la difesa che insieme ai movimenti dell’intero reparto di centrocampo renderà la vita difficile a chiunque cercherà di avvicinarsi alla porta con la sola “forza” della velocità. Tutto questo ovviamente riguarderà i giocatori controllati dalla CPU, ma ci sono cambiamenti anche per i giocatori controllati da noi stessi: movimenti più fluidi e rapidi insieme a scivolate che sarà possibile interrompere per far sì che il difensore possa rialzarsi in tempi più rapidi.
Anche i portieri, nota da sempre dolente dei vari FIFA, subiranno dei miglioramenti: niente di rivoluzionario, così come dice Sebastian Enrique, ma tanti piccoli “bugfix” che renderanno gli estremi difensori molto più reattivi e umani.
Ma le novità non si limitano al portiere, alla difesa e al centrocampo; anche il reparto offensivo avrà delle skills in più, come un nuovo tipo di passaggio potente ma poco preciso (un misto tra un passaggio filtrante e un lancio lungo) e la possibilità di esibirsi in ulteriori dribbling senza palla (chiamato No Touch Dribbling) per disorientare l’avversario.
Tutto troppo difficile? Nessun problema, per la prima volta in un gioco di FIFA si avrà una sorta di tutorial real time (disattivabile o meno), che in base alla velocità del giocatore, alle sue abilità e alla situazione che si verifica in campo, ci mostrerà a schermo con quali skills possiamo esibirci in quel momento.
A conti fatti, alla fine, il gioco in generale appare molto più fluido nelle manovre sia offensive che difensive, con tutte quelle piccolezze limitanti del passato che sono state limate e che rendevano il gioco in certi momenti alquanto macchinoso.
Uno sport non per soli uomini
Nel pensiero collettivo ci sono sport per il sesso maschile ed altri per il sesso femminile, ma la verità è che ogni sport è praticabile da chiunque, e questo vale anche per il calcio.
Il calcio femminile esiste da tantissimi anni ma solo ultimamente sta prendendo quota, tanto che EA ha deciso di inserire anche le nazionali femminili in FIFA 16. Questa non sarà un’aggiunta puramente estetica, ma le giocatrici avranno caratteristiche diverse rispetto ai giocatori ai quali siamo abituati: probabilmente dovremo controllare delle squadre meno forti fisicamente, ma con magari alcune giocatrici con abilità di dribbling elevate, altre con potenza di tiro limitato e così via.
Sarà compito della software cercare di non creare una modalità “succursale”, in cui le squadre femminili verranno catalogate solamente come versioni più scarse delle controparti maschili. In ogni caso, per chi sogna una sfida uomini vs donne non potrà essere accontentato: le nazionali femminili potranno essere utilizzate solamente per partite amichevoli e tornei tra di esse, con anche l’esclusione dell’utilizzo delle giocatrici nell’Ultimate Team.
Il ritorno del re?
E’ ancora presto per dare un giudizio definitivo: FIFA 15 rispetto al suo predecessore ha migliorato parecchie cose, ma ha fatto anche passi indietro su tante altre; se con il nuovo titolo le varie piccolezze verranno risolte, insieme all’introduzione di nuove tattiche, abilità e in generale con un realismo maggiore, potremmo davvero trovarci di fronte ad un nuovo FIFA che si rispetti, che non lasci l’amaro in bocca ai fan dello sport più amato del mondo.