Assassin’s Creed Unity è, senza d’ombra di dubbio, il primo vero “passo” nella next gen di Ubisoft, visto che non ci saranno porting per le console della generazione che si sta per concludere. il level designer del gioco, tale Bruno St-Andrè, spiega che la principale differenza nel concepire un gioco come Unity in un ambiente di sviluppo avanzato rispetto alle tecnologie degli anni passati, risiede nella quantità di persone che affollano il gioco.
Una presenza che non solo deve essere sbalorditiva nelle quantità e nella diversità estetica di ognuno, ma anche una garanzia di risposta a ciò che accade intorno, e a causa, del giocatore, in modo differente e più realistico rispetto al passato (meh, ma il sistema di combattimento non sembra essere poi così cambiato, in questo senso).
Altro aspetto importante riguarda il sistema di illuinazione degli interni, feature mostrata pure nei video gameplay a Los Angeles in sede E3, in cui si vedevano i raggi di luce entrare dalle finestre e creare effetti di ombre e luci molto più realistiche che in passato. Sempre gli interni sono stati profondamente cambiati, in primis, è stato assicurato dal tale Bruno una cura nel design degli ambienti chiusi più modellati rispetto ai capitoli precedenti, e fatto ancora più importante, non ci saranno caricamenti entrando e uscendo da questi .