Nell’era delle lunghe saghe e nella moda dei sequel, ogni nuova IP che viene presentata è come una boccata di aria fresca. Per lo meno nel momento in cui viene presentato: naturalmente si genera una determinata hype verso il titolo ma, non avendo nessun metro di paragone, ci si ritrova spesso spiazzati al momenti dell’uscita. E’ quello che succede quando si vede Remember Me, titolo dei Dontnod.
Ma partiamo con la storia di questo gioco: titolo comprato dalla Sony (quindi esclusiva) e previsto per il 2012, Remember Me (che all’epoca doveva chiamarsi Adrift), venne abbandonato completamente dalla casa produttrice, lasciandolo appunto, alla deriva. Successivamente Capcom ha deciso di risollevarne le sorti, suggerendo appunto il nuovo titolo (da non confondere col film di Robert Pattinson)
Gioco stile Cyberpunk (o come lo definiscono loro, Memopunk), con chiari riferimenti a Blade Runner, il titolo presenta subito una caratteristica peculiare: i ricordi. Ma partiamo dal principio: 2084 (chiaro riferimento a Orwell e 1984), NeoParis è una città costruita letteralmente sulle defunte spoglie della vecchia Parigi (il perchè della distruzione verrà spiegato in game): potremo già da subito notare infatti insieme ai vari palazzi tecnologici, le vecchie reliquie, come la torre Eiffel , la Bastiglia o Notre Dame. Il mondo si divide in ricchi e poveri: i poveri per tirare a campare, sono costretti a vendere i propri ricordi ai ricchi. Spieghiamo meglio: la tecnologia permette ora infatti di cancellare, copiare o modificare i ricordi delle persone (da notare la componente scientifica unita a quella spirituale, intesa come ricordi = essenza della persona).
Tutto il supporto scientifico è gestito dalla Memoryeyes, ditta dove lavora la nostra protagonista, Nilin, come cacciatrice di ricordi.
Un giorno Nilin si sveglia senza ricordi: è questa la premessa da cui parte la nostra avventura, in fuga dalla Memoryeyes e alla ricerca della nostra stessa storia. Infatti la protagonista si unirà alla resistenza, cercando di capire perchè le sono stati sottratti i ricordi.
Dopo aver analizzato la trama, analizziamo i due punti fondamentali del gioco: gameplay e protagonista.
Il gameplay presenta tratti noti, come le sezioni platform (alla Assassin’s Creed per capirci), a combattimenti corpo a corpo (Batman Arkham Saga docet), a enigmi e puzzle più o meno facili.
Il gioco ha una struttura lineare, con possibilità di tornare indietro per visitare zone inesplorate.
Infatti durante il gioco, risvegliando i ricordi di Nilin, risveglieremo anche i suoi poteri e le sue abilità, in modo da poter accedere zone che prima era inaccessibili.
Il titolo avrà 8 grandi livelli, e una durata media di 10 ore. Durante le vostre partite noterete degli aiuti visivi, sia per direzioni che per azioni da intraprendere: questi non saranno disattivabili perchè, affermano i creatori, vogliono far assaporare la storia al videogiocatore senza incastrarlo in vicoli ciechi o enigmi irrisolvibili.
Il combattimento è caratterizzato da molte combo, con possiblità di concatenare fino a 8 colpi, compresi colpi speciali, mosse curative e difensive.
Caratteristica peculiare del gameplay la possibilità entrare nei ricordi della gente, cancellarli, copiarli o (qui diventa interessante) modificarli: se, per esempio, una cacciatrice di taglie ci insegue, potremo entrargli nei ricordi, vederli (come una sorta di pellicola) e, nel momento in cui noteremo degli oggetti chiave in questo ricordo, potremo modificarlo, cambiando così il modo di pensare del nemico e, magari, portarlo dalla nostra parte.
Parliamo ora della protagonista, Nilin: si rispecchiano in lei infatti molte caratteristiche delle più famose eroine. Dall’intelligenza di Lara Croft nel risolvere enigmi, ai poteri alla Bayonetta, all’agilità nella scalata di Faith.
Per concludere vi lascio un video/trailer. Il gioco uscirà per PC, XboX 360 e Ps3 il 7 giugno.
Trailer
Gameplay