Outriders: Worldslayer – Recensione, è davvero un more of the same?

Outriders: Worldslayer è arrivato, e dopo aver messo mano sull'espansione vogliamo parlarvi di questa nel corso della nostra recensione.

Andrea Pellicane
Di Andrea Pellicane Recensioni Lettura da 6 minuti
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Outriders: Worldslayer

Abbiamo avuto modo di parlarvi di Outriders nella nostra recensione oltre un anno fa, 12 mesi e più che hanno visto un supporto tiepido – a dir tanto – da parte di People Can Fly, che per molto tempo ha lasciato la propria opera in balia di sé stessa, facendole perdere punti nelle classifiche e lasciando anche che i giocatori maggiormente appassionati si scocciassero di quanto giocato, passando ad altri titoli. Outriders: Worldslayer, espansione che vogliamo approfondire in questa recensione dedicata, risponderemo alla fatidica domanda che i fan fin da subito si sono posti: si tratta di un more of the same?

Un more of the same?

Inutile girarci intorno, la risposta alla domanda che da settimane si è espansa a macchia d’olio attorno alla community, è purtroppo un secco sì. Lo sviluppatore, con Outriders: Worldslayer non ha fatto altro che svolgere il proverbiale “compitino”. Un compitino ben sviluppato tuttavia, con una serie di novità solide e interessanti pensate per far impazzire chi ha apprezzato fino a questo momento i contenuti del gioco in questione, seppur ci sia da dire che di sicuro sarebbe stato lecito aspettarsi di meglio dagli autori, visto anche il prezzo dell’espansione non esattamente budget, e i suoi contenuti limitati.

Outriders: Worldslayer

Per fortuna, non si è trattato solamente di un miglioramento dell’endgame, e infatti gli autori sono partiti dal finale di Outriders per sviluppare una nuova trama collegata, non necessaria ma neanche superflua, che vede il personaggio di Ereshkigal diventare un nuovo grosso pericolo dopo quanto visto con l’Anomalia, seppur lo stesso non venga purtroppo approfondito molto, mentre nel giro di una manciata d’ore le nuove missioni si esauriscono. Gli scenari restano spettacolari e la varietà non manca, visto anche l’inserimento di nuovi nemici, ma chi ha passato decine di ore nello scorso endgame si troverà ancora una volta annoiato in vari frangenti, vista la necessità di ripetere alcune sequenze vista qua e là.

Nonostante non si tratti di contenuti chissà quanto avvincenti, c’è poco da fare, il gameplay di Outriders resta vincente e apprezzabile, con lo sviluppatore che ha messo mano alla saga di Gears – che resta un leader in questo campo – e riesce a proporre sequenze e divertenti, diversificando via via il proprio sistema loot and shoot vincente, con anche nuovi alberi delle abilità (goffamente nascosti) e oggetti pensati per fornire ulteriori varietà alle build.

Non si ha mai la sensazione di star giocando un nuovo titolo, ma chi ha apprezzato la campagna principale non dovrebbe di certo restare senza queste novità, vista anche la possibilità di far salire ulteriormente il livello del proprio mondo. Per tutti coloro che a furia di spedizioni avevano iniziato a ritenere il tutto decisamente troppo ripetitivo, allontanandosi dall’esperienza e sperando che una ventata d’aria fresca potesse arrivare, dobbiamo purtroppo confermare che la stessa è giunta solamente in parte, e che infatti si tratta di un DLC in tutti i sensi, e non di una rivoluzione per lo shooter in terza persona.

Ancora tanto da dimostrare

Un’ulteriore risposta che questo DLC doveva di sicuro fornire è quella di avere a che fare con un nuovo endgame con cui divertirsi, pensato per rendere i contenuti sempre più avvincenti ed evoluti per chi apprezza l’esperienza e non vuole limitarsi alla campagna. Gli autori hanno realizzato in questo caso delle mappe in stile roguelike con compiti ed obiettivi ben diversificati, pensati per fornire delle emozioni che si discostano rispetto a quanto visto fino a ora con le spedizioni e il recupero dei pod. C’è da dire che il risultato in tal senso è stato ottenuto correttamente, e che nonostante pad (o mouse e tastiera) alla mano la maggior parte dei feeling rimangano bene o male identici, il risultato ottenuto è riuscito a colpirci in positivo, e speriamo che ulteriori aggiornamenti abbiano modo di migliorare proprio questo aspetti.

Outriders: Worldslayer

Non mancano anche degli accenni legati alla storia, e le missioni riescono infatti di volta in volta ad approfondire ulteriormente il comparto narrativo. Il tutto avviene quando si ha finalmente avuto modo di escogitare una build con il proprio personaggio, che ha portato al massimo i propri alberi delle abilità: ce n’è davvero di tutti i colori, e non mancano continui pericoli in grado di mettere a tacere i giocatori alla prima distrazione, vista la potenza graduale dei nemici.

Possiamo quindi confermare che all’effettivo quanto visto nel nuovo DLC è di sicuro indispensabile per molteplici versi, e chi non ha ancora finito di divertirsi con Outriders avrà di sicuro pane per i propri denti, con i nuovi contenuti che – per quanto brevi nel fronte narrativo – hanno modo di intrattenere per decine di ore quando si ha a che fare con la vera e propria nuova evoluzione delle spedizioni. Questa risulta pronta ovviamente a fornire equipaggiamento pensato per migliorare i personaggi, con nuovi scenari come sempre graficamente appaganti e orde di nemici che ovviamente non possono mancare.

Outriders: Worldslayer
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Voto 7
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Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.