Vesper: Zero Light Edition è il titolo di cui oggi vi proponiamo la recensione e sviluppato da Cordens Interactive, team italiano composto da sole sei persone alle prese con il loro primo progetto videoludico. In uscita il 12 maggio 2022 su Nintendo Switch, questa versione è stata perfezionata ed adattata all’ibrida della casa di Kyoto a partire dall’originale Vesper, rilasciato nell’estate del 2021. Il gioco è un platform 2D ricco di rompicapi, enigmi e prove da superare che, man mano che si prosegue nell’avventura, diventano sempre più complesse. Cordens Interactive restituisce al pubblico un prodotto pulito, intrigante e con tanto perfezionismo.
C’era un pianeta molto carino
Uno dei maggiori punti di forza di Versper: Zero Light Edition è sicuramente l’ambientazione. Un prologo introduce inizialmente giocatrici e giocatori a una storia che appare subito drammatica: la distruzione di un pianeta, una landa desolata popolata da macchine, un futuro ipertecnologico che si ritorce su sé stesso e si trasforma in un incubo per la sopravvivenza. Lo stile platform rimanda alla mente titoli come Ori oppure il famoso Hollow Knight, ma Vesper si discosta in modo netto dagli altri videogiochi a tema per via della trama e degli scenari che si susseguono.
Il protagonista, Seven, è un piccolo androide la cui unica fonte di riconoscimento è una luce emessa dal volto. Come leggerete anche più avanti nella recensione, la luce è in generale un tema centrale in Vesper: Zero Light Edition, dominando sull’ambiente, sulle armi e sui nemici. Il giocatore, vestendo i panni di Seven, deve affrontare un percorso lineare addentrandosi in un mondo decadente, e le sue scelte potranno portare alla salvezza o alla distruzione. Nei primi minuti di gameplay, il gioco procede in modo tranquillo, con l’atmosfera scandita da una colonna sonora perfettamente integrata con l’avventura. Il compito principale del giocatore è di proseguire nella mappa bidimensionale per capire come muoversi, benché si tratti di un percorso piuttosto intuitivo.
Con l’arrivo dei primi nemici, e dopo aver appreso i comandi elementari (principalmente quello di saltare, prima che Seven si impossessi di un’arma) inizia una sequenza di puzzle, rompicapo e fughe per la salvezza. L’androide sotto il controllo dei giocatori troverà, nella fase iniziale, una Drive Gun, arma molto potente che sfrutta la luce, e che è in possesso anche di due delle tre tipologie di nemici che si incontreranno durante l’avventura. Il mondo decadente raccontato in Vesper: Zero Light Edition è una poesia di luce e ombre che difficilmente stanca, e il pratico salvataggio automatico permette di riprendere la partita immediatamente dopo la morte, in caso si finisca per soccombere.
I nemici sono, infatti, in possesso di diverse caratteristiche che risulteranno letali per Seven. I cani sono veloci e piuttosto agili nell’inseguire il giocatore, riuscendo a saltare per atterrarlo. Le sentinelle, le prime che si incontrano nel gameplay, sono lente ma in possesso di una Drive Gun, che in pochissimo tempo è in grado di disintegrare Seven. Le sentinelle volanti sono nemici ancora più temibili poiché, grazie al fatto che non devono posare i piedi per terra, sono in grado di inseguire il giocatore a lungo evitando tutti gli ostacoli che li avrebbero altrimenti bloccati o fatti rallentare.
Raccontalo con i colori
Vesper: Zero Light Edition può contare su una straordinaria armonia tra i colori, che trasformano i paesaggi in opere d’arte e permettono a Seven di distinguere nitidamente ogni elemento, creando l’atmosfera perfetta per questo platform. Mondi che si tingono di rosso si alternano al blu e al viola in mille sfumature, lasciando intravedere il nero di un albero, un nemico che si muove, un campo di fiori o imponenti costruzioni. La luce, come accennato in precedenza, gioca un ruolo fondamentale poiché può essere assorbita grazie alla Drive Gun, utilizzata per distruggere i nemici o attivare pannelli che consentono di proseguire nei percorsi.
Il team di Cordens Interactive è stato abilissimo nel trasformare il mondo di Seven in un gigantesco rompicapo a colori, illuminandolo con sfaccettature e ombre strategiche. L’androide protagonista, per esempio, può “chiudere gli occhi” per eliminare la fonte di luce che emette, mimetizzandosi nel buio e nascondendosi in mezzo ai fiori. La stessa Drive Gun non potrebbe funzionare, senza luce. Inoltre, la luce guida e permette di affrontare il quarto nemico, una presenza ben diversa da cani e sentinelle. Si tratta della Luce Nera, un’entità che non si riuscirà mai a sconfiggere in modo classico, come gli altri avversari. Non può essere fermata e possiede un’intelligenza ben superiore al resto del mondo, tanto che si può solo sperare di rallentarla, utilizzando la luce per fuggire, poiché sembra che la faccia ritrarre.
Come avrete capito leggendo la recensione, in Vesper: Zero Light Edition i compiti principali sono quelli di fuggire, sopravvivere e controllare. A un certo punto del gameplay, infatti, cani e sentinelle potranno essere controllati da Seven, poiché la Drive Gun è in grado di hackerarli e, trattandosi di macchine, il controllo passa nelle mani del giocatore. A seconda del nemico il controllo imposto sarà di durata diversa, una punta di perfezionismo che non si può non apprezzare. Uno dei principali suggerimenti da tenere in considerazione riguardo Vesper: Zero Light Edition è quello di giocarlo una seconda volta, dopo aver terminato le circa 5 o 6 ore di campagna. Il secondo gameplay, infatti, non sarà uguale al primo. Elementi di design e trama si aggiungeranno per permettere al giocatore di entrare più in profondità nel mondo creato da Condens Interactive, comprendendo la storia che si è giocata e rigiocandola.
Nintendo Switch è una console che si appresta perfettamente per ospitare la nuova edizione di Vesper, rinnovata e con un gioco di colori che, sulla versione Oled, risalteranno come piccoli diamanti, rendendo l’avventura unica e dando prestigio al team di sviluppatori.