Prima di dare il via a questa recensione dedicata a La Famiglia Addams: Caos in Casa, va evidenziato come il franchise non abbia di certo una grande tradizione per quanto concerne il suo apporto al mondo dei videogiochi, sia in termini di qualità che in termini di numero di titoli sbarcati sul mercato. A parte The Addams Family Mystery Mansion, uscito su dispositivi mobile Android e iOS nel 2019, per trovare il titolo più recente dedicato alla stramba famiglia bisogna tornare al 2001, quando su Game Boy Color venne pubblicato The New Addams Family Series, opera ispirata alla serie televisiva La nuova famiglia Addams.
Già da questi presupposti si intuisce come il marchio non abbia mai allettato particolarmente le case di produzione in ambito videoludico, e solo i recenti film d’animazione dedicati allo storico franchise hanno smosso le acque in tal senso. Dopo il già citato The Addams Family Mystery Mansion, ispirato al film animato La famiglia Addams del 2019, Outright Games ha recentemente rilasciato La Famiglia Addams: Caos in Casa (The Addams Family: Mansion Mayhem in lingua originale), titolo che a sua volta si ispira ai recenti film in animazione 3D.
Mano, dai una mano!
Outright Games si è contraddistinta negli ultimi anni come casa di produzione indicata quasi esclusivamente per un pubblico molto giovane e, come vedremo in questa recensione, La Famiglia Addams: Caos in Casa non si discosta da questo modus operandi.
La Famiglia Addams: Caos in Casa è un gioco platform cooperativo giocabile in single player o con un massimo di quattro giocatori in locale. I partecipanti possono scegliere un membro della famiglia Addams da controllare… anche se tale scelta non avrà alcun impatto sul gameplay, visto che i vari personaggi non avranno alcuna caratteristica peculiare. I quattro protagonisti, ossia Morticia, Gomez, Mercoledì e Pugsley, possiedono le stesse abilità e avranno accesso alla medesima arma, che il giocatore raccoglierà all’inizio di un livello. La scelta del personaggio risulterà quindi puramente estetica.
Divisi in quattro mondi, i livelli di La famiglia Addams: Caos in Casa vedranno il giocatore esplorare le diverse aree dell’inquietante Casa Addams. C’è il mondo della sala da pranzo, il mondo del cimitero, il mondo della musica e il mondo del laboratorio. Sebbene tutti abbiano un’estetica diversa, il gameplay non vedrà sostanziali differenze tra una zona e l’altra, visto che il tutto si riassumerà in saltare sulle piattaforme, evitare i pericoli, uccidere i nemici e raccogliere dobloni. I livelli sono sorprendentemente prolissi, forse un po’ troppo, e i mondi diventano alla lunga (ma anche nel breve) ripetitivi, dal momento che i livelli al loro interno fanno ben poco per differenziarsi l’uno dall’altro.
A rompere un po’ la monotonia che permea il gioco tuttavia, ci sono i minigiochi a che intervalleranno i livelli principali. Per quanto siano progettati per essere giocati in cooperativa, anche quando si proverà l’esperienza in giocatore singolo saremo chiamati ad affrontare queste “sfide”. Sarà possibile, comunque, giocare uno qualsiasi degli undici minigiochi direttamente dal menu principale, cosa che risulta essere un’aggiunta gradita, in particolare per coloro che desiderano un divertimento multiplayer locale facile e veloce.
Tornando a parlare della modalità principale del titolo, denominata Story Mode, la trama che fa da sfondo all’avventura viene narrata senza alcuna recitazione vocale e senza alcuno sforzo nel dare vita ai personaggi, visto che i dialoghi saranno solamente testuali e non ci saranno animazioni a condire i filmati d’intermezzo, dove vedremo solamente gli artwork dei quattro protagonisti alternarsi nei botta e risposta. La trama, quindi risulta un mero pretesto per dare un contesto narrativo al tutto, per quanto l’avventura che ci si porrà d’innanzi non sembra condividere molto con la famiglia Addams, protagonisti a parte.
Oltre a raggiungere semplicemente la fine del livello, il giocatore sarà chiamato a completare degli obiettivi bonus, ossia i Family Crest, i quali serviranno per ottenere l’accesso ai livelli successivi. Dei tre stemmi, uno di essi in ogni livello è sempre legato al raccoglimento di un determinato numero di dobloni, che sono generosamente sparsi lungo il percorso.
Raccogliere gli stemmi è senza dubbio il momento clou di ogni livello e, una volta che li avremo ottenuti tutti, finire il livello diventerà prolisso. Livelli più brevi avrebbero aiutato, in tal senso, e la ripetitività sopraggiungerà in men che non si dica. Risulta evidente, quindi che tale opera sia indicata quasi esclusivamente per un pubblico molto giovane (con tanto di genitori al seguito), e ad avvalorare ulteriormente ciò abbiamo il fatto che non esiste una vera punizione per la morte; quando i tuoi tre cuori, che simboleggiano la vita del personaggio controllato, si esauriscono, verremo semplicemente respawnati in una zona adiacente al nostro fallimento, con la barra della vita rispristinata totalmente.
Come avrete intuito in questa recensione, La Famiglia Addams: Caos in Casa è un platform ben al di sotto delle media. Cerca di andare sul sicuro e non tenta di fare nulla di interessante con la licenza che dà il titolo all’operazione. In quanto tale, è difficile da consigliare ai fan della famiglia Addams, poiché qui c’è molto poco che evoca quanto visto nelle serie animate classiche e si lega maggiormente al discutibile nuovo corso con i recenti film d’animazione. Ci sono molti giochi platform migliori presenti sul mercato, vecchi e nuovi, e per questo Caos in Casa potrebbe annoiare anche i giocatori più giovani. Purtroppo l’opera pecca anche tecnicamente, visto che non esistono animazioni o performance vocali a dare vita ai personaggi, e in generale il sonoro e il comparto grafico risultano mediocri e ben al di sotto degli standard ai quali anche produzione low budget ci hanno abituati negli ultimi anni. Insomma, La Famiglia Addams: Caos in Casa è un titolo che scontenta un po’ tutti.