Il topos della vendetta dell’uomo contro un Dio ingiusto, con il conseguente viaggio intrapreso per abbattere il giogo di un pantheon apparentemente immortale e invincibile, si ripete ciclicamente nel mondo videoludico. Quante volte abbiamo guidato impavidi eroi in lotta contro divinità malvagie, acquisendo via via poteri leggendari e forza sovrumana, portando l’umanità alla vittoria? Ecco, in Gods Will Fall scordatevi tutto questo. Il titolo sviluppato da Clever Beans è un action GDR con visuale isometrica, caratterizzato da uno stile dark fantasy e ambientato in un distopico universo celtico, che ci metterà alla guida di uno sventurato gruppo di guerrieri sopravvissuti ad un naufragio sull’isola degli dei.
Compito di questo manipolo di soldati sotto il nostro comando sarà quello di abbattere gli dei uno dopo l’altro ma, come vedremo, la vittoria sarà il più delle volte una chimera, e ci ritroveremo a perdere più volte i nostri compagni prima di ottenere l’agognato deicidio. Un titolo oscuro, permeato dall‘esperienza che nasce dal fallimento, ma che condurrà chi non si arrende ad una enorme soddisfazione. Un titolo che apparentemente si rifà a saghe come quella di Diablo, ma che strizza invece l’occhio ai più recenti roguelike, mischiando le carte in tavola per creare un’avventura totalmente nuova dal punto di vista dell’approccio e del gameplay. Un gioco facile da capire, ma difficile da padroneggiare, che richiederà grande maestria ma ancora di più fortuna affinché riusciate a far cadere finalmente tutte le divinità.
Gods Will Fall è un roguelike decisamente anomalo
La peculiarità di Gods Will Fall ci colpisce dritti allo stomaco non appena prendiamo il controllo del personaggio principale, o meglio, dei personaggi. Sì perché non appena ci risveglieremo sulle sponde del regno degli Dei, ultimi sopravvissuti della gigantesca armata celtica lanciata per abbattere i malvagi tiranni, ci ritroveremo a muovere contemporaneamente i 7 campioni rimasti all’umanità. Il nostro obiettivo sarà quello di affrontare i 12 dungeon presenti per sconfiggere i loro abitanti e riportare così la pace; ed è qui che viene il bello. Nonostante infatti non sia propriamente un roguelike, Gods Will Fall ne richiama lo spirito, in quanto ci permetterà di scegliere con quale campione affrontare il livello, e nel caso in cui periremo durante l’impresa, spetterà al nostro successore subentrare al nostro posto, battere la divinità, e recuperare così il compagno perduto.
Gods Will Fall, da questo punto di vista, permette un ampia rigiocabilità. I dungeon da affrontare non sono numerosi, ma ci si presenteranno diversi ad ogni nuova partita, così come il nostro roster di campioni. Ognuno di essi, infatti, avrà abilità peculiari, così come un equipaggiamento di default predefinito. Oltre a personaggi giocabili sempre vari, anche la mappa potrà essere affrontata con approcci diversi ad ogni nuova partita. Sin dall’inizio del gioco, infatti, saremo liberi di scegliere da quale dungeon partire. Attenti, però, poiché non tutti avranno la stessa difficoltà e starà a noi capire quale sia l’ordine giusto con cui affrontarli nella partita corrente. Un ordine che dovremo scegliere in base alle abilità e alle armi ottenute dai nostri eroi, ma anche dal loro background. Un guerriero Valor, infatti, potrebbe essere tormentato nei sogni dal dio Krannus, vedendo così le sue statistiche diminuite mentre affronta il suo dungeon. Ci converrà quindi scegliere un altro combattente che magari, invece, avrà un vigore aumentato di +1 proprio perché in collera contro quel dio.
Difficoltà e rigiocabilità
Se dovessimo descrivere Gods Will Fall con due parole, queste sarebbero difficoltà e rigiocabilità. Quest’ultima, come abbiamo visto, è infatti una componente fondamentale del titolo. Ad ogni nuova partita avremo eroi diversi, con nuove abilità e storie, oltre a ulteriori possibilità di approcciare una mappa che ci pone di fronte diversi dungeon da affrontare ogni volta in un ordine diverso. Per ogni divinità sconfitta, otterremo nuove armi da distribuire alla squadra, mentre i nostri campioni otterranno svariate abilità, e potranno portare con sé il bottino raccolto nel dungeon.
Tuttavia, arrivare alla vittoria non sarà così semplice. I dungeon del gioco sono veramente tosti, ed approcciarne uno senza essere adeguatamente pronti significa perdere un eroe. Una volta entrati nel livello, infatti, non ci sarà più possibile abbandonarlo, a meno che non si scelga di lasciare il nostro campione al suo interno. Molte volte ci è capitato, in sede di prova, di girovagare per l’isola con soli due o tre eroi, mentre gli altri erano caduti e/o intrappolati nei vari livelli (potrete tranquillamente tenere sotto controllo dalla mappa la posizione dei vostri amici scomparsi), con il rischio di perdere la partita. Non solo, ogni boss sarà strutturalmente legato ai nemici sparsi per il dungeon. Nella parte alta della schermata, infatti, potremo tenere costantemente d’occhio la barra d’energia del dio in questione, che si abbasserà man mano che elimineremo i nemici presenti nell’area di gioco: esplorare a fondo tutta la mappa del dungeon ed eliminare ogni mostruosità che incontreremo sulla nostra strada ci permetterà di giungere al boss finale con molte più possibilità di vittoria.
Gli dei cadranno, ma solo dopo che anche noi saremo caduti
Dal punto di vista tecnico, Gods Will Fall si difende bene, rivelandosi un classico Action GDR alla Diablo con visuale isometrica che ci farà affrontare decine e decine di nemici all’arma bianca, con asce, spade, lance e mazze tipiche del mondo celtico, e con qualche abilità e oggetto (assegnati ai tasti direzionali), che ci permetteranno di variare il nostro stile di combattimento. Potremo poi raccogliere e lanciare le armi cadute ai nemici, che tuttavia si distruggeranno per l’usura dopo un certo numero di utilizzi. Per recuperare la nostra energia, invece, potremo acquisire vigore concatenando lunghe combo, così da lanciare un potente urlo di battaglia che ci donerà un momentaneo power-up riempiendo la nostra barra della vita.
Graficamente, Gods Will Fall si presenta con uno stile artistico che ricorda un cel-shading dai tratti acquerellati, molto gradevole alla vista, così come lo saranno i design dei mostri e delle stesse divinità. Ogni livello si distinguerà dal precedente, così come i boss, che posseggono una discreta varietà di move-set ed arene in cui dovremmo affrontarli. Un titolo con una discreta longevità, da riprendere di tanto in tanto per affrontare una nuova run. In definitiva, ci sentiamo di promuovere Gods Will Fall, che tenta di innovare la classica formula del action GDR mischiandola a quella del roguelike, ma attraverso un punto di vista decisamente innovativo.