Spitlings è uno degli ultimi couch game, genere che dopo essere inesorabilmente scomparso nel corso delle ultime generazioni videoludiche a causa dell’insistente spinta dell’online, ha in questi ultimi anni ritrovato linfa vitale grazie al ricco e variegato universo delle produzioni indie, andando così ad accostarsi a titoli quali i ben noti Overcooked e Lovers in a Dangerous Spacetime. Nonostante Spitlings non riesca a rivaleggiare completamente con i due giochi citati, siamo innanzi un titolo indubbiamente interessante che se giocato con qualche amico più diventare davvero divertente. I developer di Massive Miniteam e il publisher HandyGames hanno rilasciato Spitlings per PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, Google Stadia e PC. Dunque, tutte le piattaforme tranne i dispositivi mobile.
Un platform semplice ma efficace
Si potrebbe dire che Spitlings non abbia una trama, ma più un qualcosa che spinga i nostri “protagonisti” a scappare dalla loro casa. Infatti, come viene spiegato dalla silenziosa cutscene iniziale, nel corso di una giornata come tante altre, i nostri protagonisti si rendono conto di essere improvvisamente in pericolo. L’unica cosa che rimane loro è cercare una via di fuga, ma la loro casa è già invasa da nemici pronti a farli fuori. Non tutti gli Spitling sanno però cosa stia avvenendo e sarà dunque nostro compito andare a salvarli. Infatti, in ogni livello di questo simpatico platform, si presenteranno situazioni durante le quali verremo risucchiati in un livello bonus, se volessimo dirlo alla “old-school”, in cui dovremmo eseguire determinati compiti necessari poter sbloccare qualche nuova skin.
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Se si volesse analizzare Spitlings nel suo nucleo, si potrebbe certamente affermare che è divertimento allo stato puro. Il giocatore sarà uno Spitling, un cubo capace di sputare verso l’alto e verso il basso. Il nostro cubettoso protagonista si muoverà all’interno di un mondo pieno di nemici rimbalzanti e nel caso questi dovessero toccarci, il nostro alter-ego digitale morirà, costringendo il giocatore a ricominciare il livello dall’inizio. Sembra semplice, no? Beh, lo è, anche se l’unica cosa della quale bisogna stare attenti è la divisione dei nemici. Quando colpiti dallo sputacchiare dello Spitling, questi si divideranno infatti in altri piccoli avversari, fino a quando saranno talmente piccoli da scomparire. L’unica vera difficoltà di Spitlings è l’imparare a memoria i pattern dei nemici, che comunque non sono particolarmente difficili, dunque l’impegno mentale è quasi minimo.
Inoltre, lo sputare viene usato anche per muoversi in verticale, dato che certe volte bisognerà scavalcare degli ostacoli, e visto che i nostri cubi non possono saltare, dovremo usare i nostri colpi per riuscire a muoverci. Qual è la difficoltà? Beh, i colpi non sono infiniti e dovremo muoverci in degli spazi predefiniti così da recuperare e non rimanere senza “munizioni”, anche se bisogna dire che è davvero difficile finire tutti gli sputi a nostra disposizione. Ma non solo, visto che a volte dovremo fluttuare. Come? Passando all’interno di alcune bolle che ci permetteranno il movimento in verticale (e orizzontale, ovviamente), ma una volta lì dentro non potremo più sparare verso i nemici, e nel momento in cui usciremo, ci sarà un piccolo balzo, con gli avversari che spesso e volentieri saranno lì, pronti per scontrarsi con noi.
Il punto forte di Spitlings è, come si può immaginare, il multiplayer. La modalità multigiocatore è disponibile sia online che in locale, e permette di godersi la “campagna” insieme ai propri amici. La scelta è stata fatta in sede di design per non rendere il multiplayer un mero “giochiamo una partita tutti insieme“, anche se è possibile creare delle partite fuori di testa, grazie ai modificatori disponibili; ma attenzione, in questa modalità si mostra la vera difficoltà del gioco. Sì, perché nessuno può rimanere indietro: se un nostro amico dovesse morire, tutti dovranno ricominciare. Coordinazione, conoscenza dei pattern e abilità sono un must per sopravvivere tutti insieme. Il rovescio della medaglia è che può iniziare a risultare frustrante ripetere sempre le stesse cose, nel caso in cui si dovesse morire sempre nello stesso punto, rischiando di allontanare o annoiare i giocatori.
Lacune tecniche
A ben vedere, sembra che “semplicità” sia la parola chiave dell’intero progetto Spitlings, con una componente grafica 2D ben definita che rende sempre chiaro dove andare e cosa fare. L’opposto lo si trova, invece, nelle cutscene. Queste sono disegnate con uno stile fumettoso e dai tratti esagerati, proprio per dare enfasi a ciò che sta succedendo ai piccolo cubetti sputacchiosi. Per quanto riguarda il comparto audio, le canzoni all’interno del titolo sono parecchio catchy e divertenti. Riescono a essere la perfetta colonna sonora per Spitlings, dato che accompagnano il giocatore livello dopo livello, senza stancare mai. Gli effetti sonori sono anch’essi parecchio divertenti e cartoon, ma soprattutto ben realizzati. Peccato per la troppa semplicità di fondo che si evince in ogni suo aspetto, ma forse non hanno voluto esagerare per non riempire la schermata di gioco con elementi che avrebbero potuto distrarre il giocatore.A questo punto, è giunta quindi l’ora di porsi la fatidica domanda; ne vale la pena? Se avete gente con la quale giocare insieme all’avventura, allora siete davanti al titolo che fa per voi. Altrimenti, sarebbe un acquisto praticamente inutile. Nonostante l’opera presenti una modalità per giocatore singolo, come già detto, la produzione scatena tutto il suo divertimento solamente quando giocata con persone sedute accanto a te… o almeno in chiamata. Il suo prezzo è accessibile ed è disponibile praticamente su ogni singola piattaforma. Forse la sua troppa semplicità lo rende un mero passatempo, ma il gameplay appare sicuramente di qualità. Non siamo insomma davanti a un gioco imperdibile, nemmeno dal punto di vista grafico, ma ricorda molto da vicino il vero concetto di “plug-and-play”, dove si avviava un gioco, collegava il pad e si giocava per ore e ore solo per divertirsi insieme nella più totale spensieratezza, senza doversi per forza concentrare sulla trama.