Altro giro altra espansione, The Elder Scrolls Online torna con la nuova storia intitolata Greymoor. Certo che, ormai, il lavoro di Bethesda sul gioco è da considerare monumentale, visto che non è mai facile sopravvivere per tutti questi anni con grande successo all’interno del mercato videoludico, sempre in evoluzione e in costante cambiamento. Tuttavia questa volta non troverete la classica recensione, visto che ormai sotto molti aspetti il titolo è più che consolidato, andremo dunque ad analizzare quello che offre la nuova espansione, sia a livello contenutistico che ludico. Come i fan ben sapranno, ogni espansione porta il giocatore ad esplorare ulteriori regioni, questa volta si ritorna nel gelido nord ma ben 1000 anni prima dei noti eventi di Skyrim, pronti a scoprire tutti i misteri che si nascondono tra queste terre pericolose.
Per iniziare
Le sequenze iniziali di The Elder Scrolls Online: Greymoor sono abbastanza ritmiche sotto molti punti di vista, quasi sembrano uscire fuori dai canoni dei classici MMO offrendo, almeno durante il prologo, quasi un’esperienza single player. Dopo poco tempo e conclusa la fase iniziale arriverà la chiamata di Lyris Titanborn, che vi informerà di quello che sta succedendo all’interno della regione. Vampiri e altre forze oscure stanno per emergere, forti della loro magia e della loro potenza. Sebbene ambientato 1000 anni prima degli eventi di Skyrim, anche in questo caso gli uomini del nord faranno fronte comune per fermare questa ignobile minaccia. Tutta la storia corre su dei binari già predefiniti, portando il giocatore a ritrovarsi davanti luoghi già visti, ma sotto una nuova veste. Bethesda inoltre ha pensato bene anche di inserire, oltre ai già citati vampiri, anche licantropi e streghe, offrendo al giocatore un buon numero di nemici da affrontare.
Tuttavia, nonostante gli spunti di trama interessanti che arricchiscono l’intero universo, non è sembrato che il team volesse sbottonarsi più di tanto, rilasciando informazioni più o meno già assimilate. Il vero plus per quanto concerne la narrativa viene dato dagli oggetti collezionabili, ma di questi riparleremo più avanti.
Cosa introduce The Elder Scrolls Online: Greymoor
Per completare l’intera espansione vi saranno richieste circa 15-20 ore, ma Greymoor si preoccupa anche di introdurre nuove meccaniche come le Antiquities, e le tempeste magiche chiamate Harrowstorm. Per la prima si tratta di esaminare alcune zone per recuperare vari tesori nascosti, che non fanno altro che accrescere la ben solida lore dell’intero universo di gioco. La seconda invece non è nient’altro che un evento pubblico, dedicato a tutti gli interessati. Sostanzialmente potrete unirvi ad un gran numero di giocatori per eliminare una grande minaccia – che può variare dal classico boss fino alle orde – in modo cooperativo.
Se gli eventi pubblici sono facilmente accessibili, per Antiquities dovrete prima andare all’ Antiquarians Circle a Solitude e parlare con Verita Numida. Quest’ultima vi darà l’Antiquarian’s Eye, così da poter trovare questi tesori antichi in tutte le regioni.
Conclusioni
The Elder Scrolls Online: Greymoor non offre niente che non sia stato già visto o metabolizzato. Certo, l’introduzione dei vampiri porta alcuni cambiamenti, ma nulla di particolarmente stravolgente. Anche le missioni offrono qualche ora di divertimento spensierato, perfettamente in linea con tutto il lavoro svolto dal team nel corso di questi anni. L’espansione, inoltre, è meno dispersiva rispetto alle precedenti, portando il giocatore all’interno di una sorta di imbuto narrativo comunque ben realizzato e mai banale.
La sensazione è quella che il team voglia continuare ad espandere quando di buono fatto, noncuranti del fatto che due anni fa, durante l’E3, fu presentato con un fugace trailer il nuovo The Elder Scroll. Questo contenuto non si rivolge però solo ai vecchi fan, dato che è una grande apertura anche per chi non ha mai avuto nessun contatto con il prodotto. In caso foste indecisi, il nostro consiglio è quello di sfruttare le missioni gratuite, così da farvi un’idea in prima persona della qualità del prodotto.