Oggi siamo qui per parlarvi di Pillars Of Eternity II: Deadfire, titolo già disponibile su PC ma che dopo una lunga attesa è infine arrivato anche su PS4. L’esperienza è un GDR in pieno stile di gioco D&D, arricchita da nuove funzionalità, una grafica migliorata e meccaniche approfondite. L’avventura sarà completamente nuova e le scelte avranno un peso sulla storia. Avrete la possibilità di esplorare la nuova regione di Deadfire, tracciando la vostra rotta via mare ed esplorando territori incontaminati. La nave sarà la vostra fidata compagna di viaggio, infatti il team di sviluppo ha riposto particolare attenzione a questo elemento. Sebbene ancora non siamo entrati nei dettagli, possiamo dirvi con certezza che se amate i giochi di ruolo non potete perdervi questo prodotto.
Dove eravamo rimasti
Il gioco riprende esattamente da dove eravate rimasti, se avete ancora a disposizione il salvataggio almeno, e una volta creato il nuovo personaggio sarete riempiti di domande riguardanti eventi del passato, così da permettervi di plasmare a piacimento la vostra storia. Come in ogni GDR che si rispetti, questo passaggio è molto delicato quanto importante: oltre alle razze, sceglierete cose come il luogo di nascita, lavoro e tanto altro. In base alle decisioni prese, vi saranno attribuiti determinati valori ad alcune caratteristiche o specialità. L’avventura ufficialmente partirà quando vi risveglierete a bordo della vostra nave, da questo momento preparatevi a tutto. Infatti, il titolo lascia una libertà di azione notevole, dando al giocatore i mezzi per poter essere quello che desidera. Tuttavia, le prime ore di gioco sono per la maggior parte una serie di lunghi tutorial che non fanno altro che inserire gradualmente sempre più informazioni soprattutto sotto il versante del gameplay.
Diciamo che la gita in mare non finirà troppo bene e di conseguenza sarete naufraghi nel giro di poco tempo. Ecco allora che da qui il gioco stesso comincerà a introdurvi nel suo mondo, variopinto e ricco di sfaccettature. Il videogame come novità principale introduce una nuova mappa, così da incentivare l’esplorazione tramite la semplice e pura curiosità, che vi spingerà a visitare ogni zona di questo nuovo angolo d’universo. Se vi aspettavate delle aree non particolarmente ricche vi sbagliate, vista soprattutto la cura che il team ha dedicato a questo aspetto della produzione. Tuttavia, dopo qualche ora, dedicarvi alla scoperta potrebbe portarvi un bel senso di ripetizione, cosa che alla lunga potrebbe stancare.
Per quanto concerne la narrazione pura. invece, sia per quanto riguarda l’incipit iniziale che le sorprese più avanti, troviamo una storia principale ben realizzata e allettante, non condita però da secondarie particolarmente all’altezza. Infatti, le mind quest sembrano essere un mero riempitivo il cui unico scopo è quello di darci oggetti e ore ludiche extra. Alcuni temi affrontati dalla trama sono, ormai, triti e ritriti, il tutto raccontato però con buon ritmo e veemenza. Sebbene non sia dotata di particolari acuti, tutto scorre liscio e piacevolmente senza intoppi, cosa che viene anche aiutata dal ricco cast di personaggi presenti, tutti ben variegati e carismatici. Gli stessi membri del party sono ricchi di personalità, che non si calpestano ma che viaggiano coesi fino alla fine, arricchendo così l’esperienza generale dell’avventura.
Gameplay e battaglie navali
Se sul fronte della trama non siamo rimasti particolarmente colpiti, il discorso appare ben diverso per quanto riguarda invece il sistema di combattimento, il quale presenta modifiche e miglioramenti a quanto di buono fatto nel primo capitolo. Il tutto non appare particolarmente rivoluzionato, ma le novità – anche se poche – danno al giocatore una nuova ventata d’aria fresca. Le battaglie alla lunga funzionano al medesimo modo, dandovi la possibilità di controllare a vostro piacimento o l’intero party o i singoli character. Il lancio delle magie o degli attacchi è rimasto invariato, quindi tutti quelli che avranno fruito dell’opera in passato si ritroveranno immediatamente a casa. Il titolo, man mano che completerete missioni, vi darà un bottino davvero molto ricco, e nelle fase finali dell’avventura vi ritroverete ad essere dei veri e propri ricconi. Sicuramente il tutto è legato al sistema di sviluppo della nave e dell’equipaggio, ma è comunque esagerato e poco bilanciato nonostante le enormi spese che avrete. Oltre a quanto appena detto, in-game è presente anche un classico sistema di crafting basato su ricette, che naturalmente vi richiederà tempo e dedizione.
A tutto questo ci sono da sommare anche le battaglie navali, nuovo fulcro della produzione ed introdotte per la prima volta proprio all’interno di questo Deadfire. Per prima cosa dovrete o attaccare un vascello o essere voi le vittime: in questi momenti i capitani delle rispettive navi dovranno scegliere a turno che mossa fare, come spostare l’imbarcazione o colpire con i cannoni. Sebbene una strategia di guerra sia appropriata, il tutto sarà strettamente legato più al sistema di statistica e a come si è scelto di sviluppare il vascello. Se più che una nave da guerra la vostra assomiglierà ad una bagnarola, ma siete comunque dotati di un party molto potente, non dovrete minimamente preoccuparvi, potrete tentare l’abbordaggio per impadronirvi dei bottini nemici.
In conclusione
Sotto il punto di vista tecnico il gioco si difende molto bene, grazie soprattutto al nuovo sistema d’illuminazione e a una maggiore vitalità delle mappe. Anche le musiche che vi terranno compagnia durante l’avventura sono piacevoli, caratteristiche e ben realizzate. In conclusione, possiamo dire con certezza che questo Pillars Of Eternity II: Deadfire su PS4 è stato una bella sorpresa. Ci siamo divertiti per molte ore e consigliamo l’acquisto a tutti gli appassionati di giochi di ruolo. Obsidian si dimostra nuovamente capace di creare e caratterizzare vasti universi e mondi in maniera davvero eccelsa, cosa che dovrebbe essere presa come fonte d’ispirazione per tante altre case di sviluppo. Il prodotto finale cela dentro di sé un’indubbia qualità, ci siamo divertiti e non vediamo l’ora di tornare sul titolo il prima possibile per dedicarci al ricchissimo end game.