Riftbound, Riot punta al mondo dei TCG anche in Europa

Riot Games debutta nel mercato dei TCG con Riftbound: il gioco di carte di League of Legends arriva in Italia con demo, promo card e prime impressioni dalla community.

Simone Lelli
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Simone Lelli
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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri...
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Riot Games ha portato ufficialmente Riftbound in Italia la scorsa settimana durante Lucca Comics & Games 2025, offrendo ai fan l’occasione di provare in anteprima il nuovo gioco di carte collezionabili di League of Legends. Nel Padiglione Carducci era presente un’area demo dedicata, accessibile tramite prenotazione Eventbrite o con fila diretta, dove lo staff Riot ha guidato i giocatori attraverso un primo match 1vs1, spiegando nel dettaglio le meccaniche di lane e il posizionamento dei Champion.

Al termine della partita, i partecipanti hanno ricevuto una carta promo esclusiva di Ahri Alluring e due demo deck tra i quattro disponibili — Jinx, Viktor, Volibear e Yasuo — così da continuare a giocare anche a casa. Noi di GameLegends abbiamo incontrato Nicola Cencherle, figura chiave nel publishing europeo del progetto, per approfondire visione, strategie e obiettivi legati all’arrivo di Riftbound nel mercato TCG.

Il mercato TCG secondo Riot: «Accessibilità e profondità insieme»

Domanda. Entrare oggi nel mondo dei giochi di carte è una sfida importante. Come l’avete affrontata?

Nicola Cencherle: «Ci abbiamo creduto molto. In Riot tantissimi dipendenti sono appassionati di TCG e questo legame ci ha dato la sicurezza di lavorare su qualcosa che i giocatori avrebbero apprezzato. Dal day one l’obiettivo è stato offrire un vero TCG: semplice da apprendere per chi arriva da League of Legends, ma con abbastanza profondità strategica da soddisfare anche i veterani.»

Gameplay fedele al DNA di League of Legends

Domanda. Riftbound è più fedele al MOBA di quanto ci si aspettasse: com’è nata questa scelta?

Cencherle: «Abbiamo voluto mantenere l’identità di League: le lane, i poteri dei Champion, la gestione delle risorse. Non volevamo inseguire modelli già esistenti, ma costruire un’esperienza unica. E ogni espansione introdurrà nuove combinazioni e meccaniche: la varietà è fondamentale per noi.»

La collezionabilità c’è, ma il focus resta il gioco

Domanda. Quanto è stato importante lavorare sulle carte speciali e sulle varianti?

Cencherle: «È essenziale nel mondo dei TCG. Però non vogliamo trasformare Riftbound in un prodotto dominato dalla speculazione. Continueremo a proporre versioni speciali come quelle di Arcane o Worlds, ma sempre dando priorità alla giocabilità.»

Competitivo, multiplayer e meta: un ecosistema in crescita

Domanda. La modalità multigiocatore sembra giocare un ruolo importante. Quanto punterete su di essa?

Cencherle: «Il multiplayer fa parte dell’identità del gioco dall’inizio. Ci stiamo concentrando sul 1vs1 per il competitivo del primo anno, ma continueremo a lavorare su formati e varianti per espandere l’esperienza.»

Domanda. State considerando una banlist?

Cencherle: «Non ora. Il meta è giovane e vogliamo vedere come evolve. Se un giorno qualcosa penalizzerà la salute del gioco, interverremo.»

Il futuro dei TCG parla anche la lingua di League of Legends

Il lancio internazionale del gioco è ora avviato anche in Europa e la risposta del pubblico, già a Lucca, ha mostrato un entusiasmo tangibile. Riot non mira solo a ritagliarsi uno spazio nel mercato dei giochi di carte, ma a portare la sua community a vivere il mondo di League in un formato completamente nuovo.

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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.