Lex Arcana V, il fantasy romano si adatta alla 5e

Acheron trasporta la sua storica ambientazione fantasy storica, nel sistema di gioco più amato al mondo: presto su Kickstarter arriverò Lex Arcana V!

Nicolò Rovai
Lettura da 8 minuti

Dopo aver conquistato i giocatori con la sua visione unica di un’Impero Romano mai caduto, Lex Arcana torna con una nuova incarnazione: Lex Arcana V, l’adattamento ufficiale del classico GDR italiano al sistema di Dungeon and Dragon 5e. La campagna Kickstarter, in fase di pubblicazione da parte di Acheron International promette di fondere la solidità storica e il fascino misterico dell’originale con le regole più diffuse al mondo, permettendo ai giocatori di indossare di nuovo la tunica della Cohors Auxiliaria Arcana per indagare su prodigi, divinità e orrori ai confini dell’impero. Ogi, vi parliamo del quickstart del progetto, in attesa del manuale completo.

Un’Impero vivo, magico e terribilmente umano

Ciò che rende Lex Arcana V davvero unico non è solo l’uso sapiente del sistema 5e, ma la forza della sua ambientazione. In un Impero Romano che non è mai caduto, dove l’ordine e la superstizione convivono in un equilibrio inquieto, la Cohors Auxiliaria Arcana (un corpo speciale al servizio dell’Imperatore) indaga su presagi, culti oscuri e minacce sovrannaturali che si celano ai margini della realtà conosciuta.

Il quickstart riesce con efficacia a far immergere il giocatore in questa ambientazione, offrendo al lettore un tuffo immediato in un universo che unisce il sottogenere sword & sandals al mistero e all’arcano. Roma è potenza militare e burocrazia, ma in Lex Arcana V è anche un crogiolo di fedi, riti e magie che si intrecciano con la politica e la guerra, un mondo dove ogni legione teme più un presagio che una lama. Il risultato è un mondo credibile e in un certo senso vivo, in cui la Storia e il mito si fondono con naturalezza, avvalendosi inoltre di un tono inconfondibile, sospeso tra la grandezza imperiale e l’ombra del soprannaturale.

Non chiamatela 5E, ma V!

L’adattamento di Lex Arcana al sistema 5e è sorprendentemente naturale. Con questa edizione, Acheron dimostra come sia possibile innestare le regole più diffuse del panorama fantasy su un’ambientazione così peculiare senza snaturarla. Tutto risulta familiare ai giocatori di D&D, ma con un sapore profondamente diverso, più austero, rituale e intriso di cultura romana. Il Master diventa il Demiurgo, le classi diventano Qualifiche (Augure, Diplomatico, Esploratore, Sapiente, Guerriero, Assassino) e le loro sottoclassi sono chiamate Curricula, mentre le nuove specie sono chiamate Stirpi. Tuttavia, Lex Arcana V introduce molti cambiamenti, aggiunte e semplificazioni alle regole di D&D, che i giocatori potranno utilizzare anche in altre ambientazioni.

In Lex Arcana V le abilità della 5e vengono reinterpretate in chiave storica e rituale: il linguaggio è più accademico e coerente con l’Impero Romano, alcune prove assumono toni più razionali o religiosi, e l’approccio morale distingue chiaramente tra persuasione, inganno e autorità. Anche la magia cambia volto, non è più un potere spettacolare e caotico, ma un’arte codificata, quasi accademica, fatta di riti, oracoli e formule tramandate da secoli.

Gli incantatori di Lex Arcana non lanciano palle di fuoco, ma evocano presagi, interpretano sogni o piegano le forze invisibili dell’Impero. Il risultato è un sistema che mantiene la solidità e la giocabilità della 5e, ma restituisce intatto il fascino misterioso dell’originale Lex Arcana, sia quello del lontano 1993 sia della più recente reincarnazione del 2020, familiare quanto basta per sentirsi a casa.

Grado di successo, Destino e Fato

Una delle innovazioni più eleganti introdotte da Lex Arcana V nel suo adattamento alla 5e è il sistema dei Gradi di Successo, una meccanica dove non basta più superare una CD, ma conta quanto bene vi si riesce. Ogni tiro del d20 può generare fino a tre gradi di successo, determinati dalla differenza tra il risultato e la difficoltà della prova. Questo consente di graduare gli esiti in modo più sfumato e cinematografico. Un esempio nel Quickstart mostra chiaramente la logica.

Situazione: un Custode tenta di convincere un pastore riluttante a rivelare un sentiero maledetto. Con un tiro appena sufficiente ottiene solo una risposta frettolosa, ma con un successo ampio il contadino potrebbe persino accompagnare i personaggi. Questa semplice regola trasforma ogni tiro in un momento di racconto, dove il risultato non è solo “riuscito o fallito”, ma misura la qualità dell’azione e arricchisce la narrazione con sfumature di realismo e tensione.

Un’altra aggiunta al sistema è quella delle Sfide, una meccanica pensata per rappresentare azioni complesse e di gruppo, come sfondare una porta, decifrare un enigma o sopravvivere a una tempesta magica. Invece di risolvere tutto con un singolo tiro, la Sfida richiede un certo numero di successi cumulativi, con le prove semplici che ne richiederanno tre, fino a richiederne dodici per le imprese “erculee”. Ogni personaggio può contribuire con prove diverse, sfruttando le proprie abilità per portare il gruppo più vicino all’obiettivo: un guerriero può spingere con la forza, un sapiente analizzare la struttura, un magister recitare un’invocazione protettiva. I Gradi di Successo amplificano questa dinamica, poiché ogni risultato particolarmente alto genera successi aggiuntivi, accelerando o complicando l’esito finale. Il sistema rende il gioco più corale e strategico, trasformando gli ostacoli in scene di tensione condivisa, dove la cooperazione e la logica pesano quanto la fortuna dei dadi.

Interessante è poi il sistema di punti Fato, ovvero la rappresentazione del destino e del favore divino che un Custos può invocare nei momenti critici. Il Fato si spende per supportare prove difficili, rituali di divinazione o il recupero delle Invocazioni, e può essere utilizzato attraverso il Tiro del Fato, che permette di aggiungere un dado speciale al proprio d20 per aumentare le probabilità di successo. Il numero di facce del dado dipende dal punteggio attuale di Fato del personaggio, e il punteggio ottenuto viene sottratto dalla riserva: più grande il tiro, maggiore il costo. Così, anche un fallimento può essere mitigato, permettendo al Custos di salvare un compagno in pericolo o influenzare eventi cruciali, rendendo il Fato una risorsa tattica e narrativa che unisce fortuna, strategia e protezione divina in un’unica meccanica elegante.

Il modulo introduttivo

Nel Quickstart è presente una mini-avventura ambientata ai confini dell’Impero, in una provincia remota e carica di mistero e, senza fare spoiler, possiamo dire che è un’ottima vetrina del tono del gioco. I personaggi pregenerati (membri della Cohors) permettono di entrare subito in azione, e il tutto si completa in una singola sessione.

Lex Arcana V ci mostra un gioco che riesce a fondere sapientemente la struttura della 5e con un’ambientazione unica e profondamente romana, dove disciplina, mistero e magia convivono in maniera coerente. Anche dal Quickstart emergono già le meccaniche distintive che promettono un’esperienza ricca di strategia e narrativa. Il nuovo adattamento conserva lo spirito originale del classico, offrendo allo stesso tempo strumenti familiari per i giocatori di D&D, e lasciando grandi aspettative per la campagna Kickstarter ormai imminente.

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