Nintendo Switch è ormai sul mercato da un paio d’anni continuando a inanellare successi e vendite da record in tutto il mondo. I grandi risultati che l’ibrida di casa Nintendo sta ottenendo non hanno però impedito alla società nipponica di continuare a supportare il 3DS, la piccola console portatile che a dispetto dei suoi otto anni d’onorato servizio continua a farsi bramare da molti videogiocatori, in particolar modo dai più giovani. Nonostante l’attenzione generale sia stata chiaramente spostata in direzione di Switch, Nintendo ha infatti continuato ad ampliare la ludoteca 3DS con porting e rifacimenti di vecchie glorie che hanno caratterizzato la storia della società, titoli di grande spessore che hanno dato all’utenza un ulteriore motivo per continuare a sfruttare la propria portatile. Kirby e la nuova stoffa dell’eroe rientra perfettamente in questa manovra di mercato, una versione rivista e migliorata dell’opera originariamente uscita su Wii nell’ormai lontano 2011, che punta a conquistare nuovamente il pubblico grazie al suo stile e a quel senso di freschezza che da sempre contraddistingue tutte le produzione Nintendo. Dopo una lunga attesa anche noi di Game Legends abbiamo infine potuto esplorare nella sua interezza l’avventura della pallina rosa più famosa del mondo e ora, finalmente, siamo pronti a darvi il nostro giudizio finale a riguardo.
Il mio regno per un gomitolo di lana
Nel cuore delle Dream Land, uno strano stregone chiamato Malangrana sta turbando la tranquillità del luogo lanciando pericolose magie capaci di trasformare in lana tutto ciò che toccano. Il crudele mago finisce ben presto con lo scontrarsi con il caro vecchio Kirby che, totalmente ignaro del pericolo, si ritrova a essere inghiottito da uno strano ciondolo a forma di calzino che lo catapulta in un’altra dimensione dove tutto è costituito unicamente di lana. Qualche istante d’assestamento, un veloce sguardo sulle praterie che lo circondano ed ecco che il nostro eroe si lancia alla carica in queste terre sconosciute, pronto a tutto pur di ritornare a casa. Come facilmente intuibile da queste poche righe, Kirby e la nuova stoffa dell’eroe poggia le sue basi su un incipit assai semplicistico e pensato unicamente per spingerci a completare i diversi livelli che andranno presentandosi man mano che avanzeremo nell’avventura. L’opera di Hal Laboratory e Good-Feel si configura in un platform 2D che, come da prassi, fa giocoforza su un level-design particolarmente ispirato che va affiancandosi a idee ingegnose e capaci di lasciare a bocca aperta. La “nuova” avventura di Kirby vedrà infatti la paffuta pallina rosa in una nuova forma lanosa, peculiarità che ha portato importanti cambiamenti sul lato gameplay. Dimenticatevi d’aspirare nemici per ottenerne i poteri e preparatevi piuttosto a sfruttare una pratica frusta tramite cui affrontare i nemici e manipolare gli stage.
Ogni nuova mappa che affronteremo, infatti, basa buona parte della sua progressione sulla trasformazione della stessa, per cui ci ritroveremo ben presto a poter aprire zip per accedere a nuove aree, tirare fili per restringere l’ambiente circostante e molto altro ancora; piccole ma simpatiche idee non solo stilisticamente splendide, bensì anche capaci d’impreziosire l’offerta ludica. A tutto questo bisogna poi aggiungere le tante trasformazioni che permetteranno a Kirby d’ottenere utili abilità e di trasformarsi in vari mezzi con cui affrontare stage creati ad hoc e pensati per variegare una formula di gioco che, altrimenti, avrebbe rischiato di stancare velocemente. In tutto questo, dispiace constatare come la difficoltà generale del titolo sia tarata davvero verso il basso, al punto tale che in game non vi sarà mai un vero e proprio Game Over con cui fare i conti. Ogni qualvolta che verremo colpiti, infatti, finiremo solo con il perdere una parte delle perline sparse in ogni mappa che affronteremo. Queste altro non sono che una sorta di moneta con cui acquistare oggetti per arredare e decorare le case di Kirby e dei suoi amici, i quali alle volte ci chiederanno anche di trovare oggetti specifici con cui abbellire le proprie tenute. Oltre alle perline, ogni stage conterrà poi al suo interno tre tesori nascosti, ovvero due arredi unici e una traccia musicale, il tutto per andare a comporre una colonna sonora ricca di grandi classici che i fan più accaniti non potranno che apprezzare.
La dolorosa scucitura
Kirby e la nuova stoffa dell’eroe resta però una riedizione ampliata e migliorata del capitolo originale e, in quanto tale, presenta alcune novità che invero non ci hanno particolarmente colpito. La prima aggiunta che spicca tra tutte le altre è la presenza della cosiddetta Modalità Demoniaca, un livello di difficoltà aggiuntivo pensato per cercare di offrire una sfida più impegnativa in un titolo che, altrimenti, risulterebbe una vera e propria passeggiata per qualsiasi appassionato di platform. Accedendo a tale livello di difficoltà, vi ritroverete infatti un fastidioso demonietto che nel corso dei vari mondi affrontabili vi seguirà imperterrito, sempre pronto a ostacolarvi tirandovi contro pericolosi gomitoli di lana spinosi, il tutto affiancato a una minor quantità di vita per il nostro eroe rosa. Secondariamente, il titolo presenta sei nuovi copricapi che offriranno al giocatore di turno altrettanti poteri utilizzabili, nuove opzioni di combattimento che purtroppo finiscono solo con il semplificare ancor di più l’avventura senza rivelarsi mai davvero capaci d’offrire qualcosa che possa andare fuori dagli schemi del prodotto originale.
Infine, il titolo si è arricchito con due nuovi minigiochi, ovvero “Fila, Dedede, fila!” – una sfida a tempo con il Re Pinguino in cui dovremo tentare di collezionare quante più perline possibili – e “Meta Knight tritatutto” – in cui dovremo affrontare orde di nemici nei panni di Meta Knight -, aggiunte indubbiamente simpatiche ma al contempo incapaci di motivare l’acquisto del’opera per chiunque dovesse aver già giocato al titolo ai tempi della sua prima release. Dispiace inoltre constatare come la modalità co-op dell’opera uscita su Wii sia qui totalmente assente, una mancanza che potrebbe far storcere il naso a più di un videogiocatore. Sotto un punto di vista puramente tecnico, nonostante l’hardware di riferimento appaia estremamente arretrato, Kirby e la nuova stoffa dell’eroe può far sfoggio di una direzione artistica curata, originale ed estremamente colorata che offre a più riprese degli scorci splendidi e capaci di lasciare senza fiato, un lavoro di gran livello che va affiancandosi a una soundtrack che compie dignitosamente il suo lavoro. A ben vedere, i combattimenti con i boss hanno messo in mostra qualche fastidioso rallentamento su un 3DS base – il tutto affiancato da comandi non sempre tanto responsivi quanto si sarebbe voluto – ma si parla di piccoli difetti che non rischiano mai di portare alla frustrazione del videogiocatore. Infine, dispiace constatare la totale assenza dell’opzione per attivare il 3D, un’occasione sprecata per creare un mondo ludico ancor più profondo e intrigante.