OBSBOT Tail Air Recensione, la videocamera PTZ smart per creator e professionisti

Con AI tracking, 4K nitido e un ecosistema pensato per multicam e IRL streaming, la Tail Air è una soluzione potente e versatile, ma non priva di compromessi. Ecco la recensione!

Alessio Cialli
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Alessio Cialli
Senior Editor
Eclettico personaggio, ha iniziato la sua carriera videoludica con un Commodore 64. Si consacra nei titoli Platform, Stealth e GDR. Titolo preferito: Alex Kidd in Miracle...
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Recensioni
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8 Ottima
OBSBOT Tail Air

Negli ultimi anni la domanda di soluzioni video flessibili e professionali è cresciuta in maniera esponenziale. Streamer, youtuber, podcaster e creatori di contenuti si trovano spesso a dover scegliere tra webcam consumer troppo limitate e videocamere professionali ingombranti, costose e poco immediate da configurare. È in questo scenario che prodotti come l’OBSBOT Tail Air si ritagliano uno spazio interessante: una camera PTZ compatta che promette riprese fluide, AI tracking avanzato e un ecosistema di accessori pensato per gestire più inquadrature senza dover ricorrere a set-up complessi. Con un prezzo che si aggira sui 500 Euro, non si tratta di un dispositivo per tutti, ma vuole rivolgersi a una nicchia precisa: creator professionali e videografi che hanno bisogno di portabilità senza rinunciare a funzioni avanzate.

Design e costruzione

La Tail Air si presenta con un corpo in plastica resistente e finitura opaca antiscivolo. Al tatto dà una buona sensazione di solidità, e il peso di appena 344 grammi la rende facilmente trasportabile, anche per utilizzi in mobilità. Rispetto a una webcam tradizionale è più grande, ma resta comunque molto compatta se confrontata con videocamere PTZ professionali.

Il gimbal a due assi, abbinato a un giroscopio a 6 assi, consente movimenti di pan e tilt fluidi e precisi. Questo significa che la camera può seguire soggetti o regolare l’inquadratura senza scatti, risultando perfetta per streaming live o registrazioni dinamiche.

Abbiamo molto apprezzato poi la custodia rigida da viaggio inclusa nel pacchetto, con spazio per cavi e adattatori: un dettaglio che conferma la vocazione portatile del prodotto. Unico vero neo di design è lo slot microSD troppo incassato, che può risultare scomodo da usare in situazioni rapide.

Specifiche tecniche

Parlando dell’aspetto più tecnico del prodotto che abbiamo testato, andiamo al cuore della Tail Air: questo è il sensore 1/1.8” CMOS da 8,4 MP effettivi, capace di registrare video fino a 4K 30 fps o in 1080p fino a 60 fps. La lente f/1.8 con lunghezza equivalente a 23 mm offre un campo visivo orizzontale di 77,3°, ideale per inquadrature naturali senza distorsioni eccessive. Non c’è uno zoom ottico, ma solo un 4x digitale. Sorprendentemente, il risultato è comunque pulito e utilizzabile, soprattutto a risoluzioni elevate, ma resta una limitazione per chi cerca più versatilità nelle riprese.

Dal punto di vista della sensibilità, la gamma ISO 100–6400 e lo shutter elettronico fino a 1/8000s permettono di adattarsi a diversi scenari, anche se la camera dà il meglio in ambienti ben illuminati o in studio. Le prestazioni in low light sono buone per il target, ma non paragonabili a videocamere più grandi. Sul fronte audio, la Tail Air integra due microfoni MEMS discreti e un ingresso AUX da 3,5 mm, che permette di collegare microfoni esterni per migliorare sensibilmente la qualità.

Setup e integrazione nell’ecosistema OBSBOT

La configurazione iniziale è estremamente semplice: bastano pochi secondi per accenderla e collegarla via WiFi, Bluetooth o cavo. L’interfaccia è minimale, con i soli pulsanti essenziali e indicatori di stato.

Il controllo avviene tramite l’app OBSBOT Start (iOS/Android) o il software OBSBOT Center su PC. Entrambe le soluzioni offrono un’interfaccia intuitiva e accessibile anche a chi non ha esperienza di regie complesse. La Tail Air si integra perfettamente con l’OBSBOT Talent, lo switcher portatile recensito in precedenza: in questo modo è possibile gestire la camera PTZ direttamente dal touchscreen, creando set multicam senza bisogno di PC potenti.

L’ecosistema OBSBOT comprende anche accessori come joystick remoti, basi a 360° e hub multicamera, che rendono la Tail Air ancora più versatile, soprattutto in studi compatti o in produzioni live.

Prestazioni e funzionalità

Dal punto di vista dell’immagine, la Tail Air ci ha sorpresi in positivo. I video in 4K sono nitidi e dettagliati, con una buona resa cromatica e una gamma dinamica più che adeguata per lo streaming. Anche lo zoom digitale, pur essendo un compromesso, si dimostra più pulito del previsto, utile per piccoli aggiustamenti.

Ma il vero punto di forza a nostro avviso è il tracking AI. Grazie a un sistema basato su reti neurali e sensori Time-of-Flight IR, la camera riesce a seguire persone e oggetti con una precisione notevole, regolando automaticamente pan e tilt per mantenerli sempre al centro dell’inquadratura. Questo è particolarmente utile per creator solisti, che possono muoversi liberamente senza preoccuparsi della regia.

Il tracking può essere regolato e attivato anche tramite gesture o comandi vocali, un’aggiunta che rende il workflow estremamente rapido. La possibilità di creare preset di inquadratura permette inoltre di passare da una scena all’altra in un attimo, rendendo le produzioni più dinamiche. L’app di controllo offre anche modalità foto, filtri e un joystick virtuale molto responsivo, che rende facile gestire la camera in tempo reale.

Connettività e flessibilità d’uso

La dotazione di porte è completa e orientata a un utilizzo professionale. Troviamo USB-C, micro-HDMI, ingresso AUX da 3,5 mm e supporto per PoE Ethernet (con adattatore opzionale), utile per chi lavora in studi cablati. La vera arma segreta è il supporto a NDI|HX3, che permette di integrare la Tail Air in produzioni live professionali con latenza bassissima. In alternativa, si può usare la connessione WiFi a 2.4/5.8 GHz o il Bluetooth per set mobili e streaming IRL. Il sistema di montaggio è altrettanto versatile: treppiedi, clamp arm e basi motorizzate opzionali rendono la camera adattabile a qualsiasi scenario.

Autonomia e prezzo

Arriviamo a due dei punti focali, che vanno oltre le qualità tecniche. La prima è la batteria: quella integrata è da 1500 mAh, e garantisce circa 2 ore e mezza di runtime, con una ricarica completa in circa 90 minuti. Non è un’autonomia eccezionale, e rappresenta uno dei principali limiti del prodotto: per eventi lunghi o produzioni continuative sarà necessario prevedere alimentazione esterna o batterie supplementari.

La seconda è il prezzo: questo si aggira come detto in anticipo intorno ai 500 euro, che rende la Tail Air nettamente più costosa di una webcam PTZ consumer, ma anche molto più versatile e potente. Offre 4K nitido, AI tracking di alto livello e una gamma di connessioni difficilmente trovabile in dispositivi di questa fascia. Non è pensata per l’uso casual: sarebbe sprecata per semplici riunioni su Zoom o Teams. Ma per streamer, youtuber, videomaker e doc-maker rappresenta una soluzione dal rapporto qualità-prezzo molto interessante.

OBSBOT Tail Air
Ottima 8
Voto 8
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Senior Editor
Eclettico personaggio, ha iniziato la sua carriera videoludica con un Commodore 64. Si consacra nei titoli Platform, Stealth e GDR. Titolo preferito: Alex Kidd in Miracle World "Sega Master System", gioco più vecchio di lui!