I rhythm music hanno sempre avuto un certo ascendente verso di me: vuoi per la sfida sempre più alta, vuoi per il connubio tra musica e abilità, giochi come Guitar Hero e Rock Band sono davvero un eccellente passatempo sia da soli che in compagnia. Tra tutti questi titoli però, l’idea di tamburellare è da sempre stata passione per gli amanti del genere: pensate all’introduzione della batteria nei giochi prima citati, oppure ai bonghi di Donkey Konga. Tra tutti, spicca per notorietà in Giappone (inversamente proporzionale a quella in Europa) Taiko no Tatsujin, che con l’edizione Drum ‘n’ Fun arriva finalmente in Italia.
Divertimento assicurato
Le meccaniche di gioco sono tanto semplici quanto difficili. Su schermo scorreranno orizzontalmente delle note da seguire e riprodurre tramite il metodo di comandi scelto: il suono Don, ovvero il colpo del tamburo pieno, e il Kat, un colpo laterale al tamburo, saranno le uniche due note disponibili nel gioco, rendendo Taiko no Tatsujin virtualmente accessibile a tutti. Il problema sarà nella combinazione di questi colpi, da effettuare a velocità impressionanti. Per farli, potrete sfruttare il touchscreen, i tasti, i movimenti dei Joy-Con o la periferica Hori dedicata (e presente in bundle col gioco). Purtroppo ad ora il miglior modo di giocare al titolo è proprio il tamburello dedicato, in quanto le altre modalità di input hanno pro e contro capaci di rendere l’esperienza di gioco più o meno frustrante. Nonostante questo, picchiare in aria i Joy-Con risulta divertente al punto giusto e, soprattutto, molto facile da fare.
Il parco canzoni si sposterà dal J-Pop alla musica classica, passando per sigle di videogiochi e anime, fino a qualche traccia Vocaloid: menzione speciale per l’opening di Neon Genesis Evangelion, per Jump Super Star di Super Mario Odyssey e una versione giapponese della canzone del cartone animato Oceania. Insomma, il parco canzoni non è dei più vasti (se venite da giochi come Rock Band 4), ma saprà comunque regalarvi ore di spensierato divertimento: qualche DLC è già presente – anche se dei futuri contenuti sarebbero ben graditi – e alcune canzoni originali potrete sbloccarle solo giocando.
La difficoltà di gioco sarà regolabile su quattro livelli diversi, classificati da delle stelline, che daranno un metro di giudizio per capire quale canzone eseguire senza venir colpiti dalla frustrazione di non riuscire. Ad aiutare (e aggiungere particolari condizioni), potrete scegliere oltre a Don-Chan anche altri personaggi, tra cui star Nintendo come Kirby o l’Inkling, ognuno con abilità diverse capaci di aiutare la partita sotto diversi aspetti.
Non solo brani
Nel gioco la sfida sui brani presenti potrà essere estesa a un altro giocatore, permettendo quindi sfide a colpi di tamburo (sia esso virtuale o fisico). La modalità party invece sfrutterà il titolo in modo diverso: togliendo i brani di gioco, questo tipo di gameplay permetterà scontri con 4 giocatori, richiedendo di riprodurre dei suoni dopo averli ascoltati. Niente trafila di note quindi, ma dei piccoli suoni (sempre più difficili) da dover replicare giocando non più sulle immagini a schermo, ma sull’orecchio e il ritmo. Se questo può sembrarvi fuori tono col resto, in realtà è ciò che rende Taiko no Tatsujin un gioco che vale la pena comprare: oltre alla classica sfida a riprodurre determinate canzoni, in questo modo potrete sfidarvi sulla pura abilità.
Insomma, il giusto supporto potrebbe senza dubbio rendere il gioco un valido elemento per il parco titoli Nintendo Switch, aprendo la porta a futuri rhythm game: per ora questo Taiko no Tatsujin, nella sua iterazione Nintendiana, è la versione più versatile – grazie alla presenza praticamente di tutte le tipologie di comandi, dalla più vicina alla versione sala giochi a quella più comoda – ma al contempo più facile: la sfida infatti è decisamente dedicata ai neofiti, scelta del tutto coerente se pensiamo che questo Taiko no Tatsujin è il primo ad arrivare in Europa.