La serie di Fairy Tail ha accompagnato i fan per oltre 15 anni, evolvendosi da un manga di successo a un anime amatissimo. Nel 2009 ho iniziato a seguire le avventure di Natsu, Lucy, Grey e del resto della gilda Fairy Tail, affascinato dall’energia e dalla narrazione. Ora, Koei Tecmo ha deciso di continuare questa eredità con Fairy Tail 2, un seguito che punta a migliorare ogni aspetto del primo titolo. Dopo aver avuto l’opportunità di provare il gioco, posso dire che i miglioramenti sono evidenti, ma non mancano alcuni aspetti da affinare.
Un sistema di combattimento rinnovato
Rispetto al primo titolo, Fairy Tail 2 introduce tre novità significative che ridefiniscono l’esperienza di gioco. La più evidente è l’introduzione di un mondo completamente aperto. Se nel primo gioco ci si muoveva in ambienti limitati, qui è possibile esplorare liberamente senza interruzioni, spostandosi dalla gilda fino a Hargeon Town senza caricamenti evidenti. La transizione tra le regioni è indicata solo dall’aggiornamento della mappa nel menu, rendendo l’esperienza fluida e coinvolgente. Tuttavia, la vastità del mondo può risultare poco variegata, con molte zone popolate principalmente da nemici e creature.
Il secondo cambiamento riguarda il sistema di combattimento, che abbandona la griglia strategica del predecessore in favore di meccaniche più tradizionali da RPG. Le battaglie ora sono dinamiche e basate su attacchi diretti, con la possibilità di selezionare bersagli specifici e utilizzare abilità speciali. Questo sistema offre una maggiore immediatezza, ma mantiene una componente strategica grazie agli attacchi ad area e alle debolezze elementali dei nemici.
Infine, Fairy Tail 2 è interamente doppiato, un dettaglio che aggiunge profondità ai personaggi e rende il mondo di gioco più vivo. Durante le cutscene, le voci giapponesi sono accompagnate da sottotitoli, migliorando l’accessibilità e l’immersione.
Il sistema di combattimento rappresenta una delle rivoluzioni più interessanti del gioco. Nonostante la libertà di movimento durante gli scontri sia limitata, le meccaniche sono intuitive e soddisfacenti. Gli attacchi base servono a riempire una barra necessaria per scatenare abilità speciali, ognuna con costi differenti. Queste abilità possono infliggere danni su più nemici o concentrarsi su un singolo bersaglio, offrendo una varietà di strategie.
La componente strategica si amplifica con la presenza di debolezze elementali: sfruttare i punti deboli dei nemici è fondamentale per vincere gli scontri più impegnativi. Inoltre, il sistema introduce una serie di barre e meccaniche aggiuntive, come il Fairy Attack, che permette di concatenare attacchi tra i membri del party, o le trasformazioni dei personaggi, come la forma Sky Dragon di Wendy. Tuttavia, il gioco non sempre spiega chiaramente queste meccaniche, portando a momenti di frustrazione, come l’uso errato di un elemento contro un boss.
L’apertura del mondo di Fairy Tail 2 rappresenta un notevole passo avanti, ma non è esente da difetti. La mappa è ampia e offre numerosi punti di interesse, come campi nemici e zone panoramiche. Durante l’esplorazione, si incontrano NPC bisognosi di aiuto, spesso legati a missioni secondarie come il recupero di materiali medici o il combattimento contro nemici specifici.
I falò, sparsi per il mondo, fungono da punti di riposo e permettono di interagire con i compagni attraverso brevi scene narrative opzionali. Questi momenti sono piacevoli e arricchiscono l’esperienza, ma non sempre sono integrati nella progressione principale. Inoltre, i falò servono come punti di consegna per i duplicati di Plue, offrendo ricompense per il completamento di obiettivi secondari.
Nonostante queste aggiunte, il mondo rischia di apparire monotono. Gran parte delle attività si riduce al combattimento o alla raccolta di oggetti, lasciando poco spazio a interazioni significative o attività alternative.
Cosa non funziona
Oltre alla monotonia del mondo di gioco, ci sono altri aspetti che potrebbero essere migliorati. Uno dei problemi principali riguarda l’interfaccia e la chiarezza delle meccaniche. Durante una battaglia contro un boss, ad esempio, il sistema non ha indicato che stavo utilizzando un elemento svantaggioso, portandomi a sprecare tempo e risorse. Una maggiore chiarezza nelle spiegazioni potrebbe evitare queste situazioni frustranti.
Un altro punto debole è l’impossibilità di disattivare i prompt dei pulsanti durante le cutscene. Sebbene i glossari per i personaggi siano utili per i nuovi giocatori, la loro presenza costante può risultare invasiva. Inoltre, la mancanza di attività significative nel mondo aperto potrebbe ridurre l’interesse dei giocatori nel lungo termine.
Nonostante i difetti, Fairy Tail 2 riesce a migliorare molti aspetti del primo titolo, offrendo un’esperienza più coinvolgente e dinamica. Il doppiaggio completo e il sistema di combattimento rinnovato contribuiscono a rendere il gioco più vivo e accessibile, mentre l’apertura del mondo di gioco rappresenta un passo avanti significativo per la serie.
L’uscita del gioco è prevista per il 12 dicembre su PC e il 13 dicembre su PlayStation 4, PlayStation 5 e Nintendo Switch. Con un po’ di lavoro sui dettagli e una maggiore varietà nel mondo di gioco, Fairy Tail 2 avrebbe potuto puntare un po’ più in alto, sebbene il risultato finale non sia comunque da buttare (e va bene così).